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Autore: Stra_98    12/11/2012    2 recensioni
Una storia triste ma piena d'amore tra Agnes ,la mamma di Celia, ed Hector Bowen. Spero vi piaccia ,Il Circo della Notte è il mio libro preferito in assoluto!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La vedevi camminare sola ,ma non ti curavi di lei. Pensavi solo che fosse una ragazza come le altre che aveva ricevuto l’ennesima delusione d’amore. Oh ,se solo avessi saputo che in realtà quella ragazza era sposata con un uomo rude e violento ,non saresti stato così superficiale nel giudicarla. Purtroppo lei non poteva farci niente. Sua madre era morta quando lei aveva solo 4 anni e suo padre l’aveva data in sposa a 17 anni ad un uomo di 50 anni solo per levarsela dai piedi. Suo padre non si era mai preoccupato di lei ,né era mai andato a farle visita quando si era sposata. Per non parlare poi del marito. Era l’uomo più vile e disprezzabile del pianeta ,un uomo violento che se la prendeva sempre con la povera moglie. Lei non ce la faceva più con quella vita che conduceva ormai da 3 anni. Fortunatamente quella sera ,chissà come, suo marito le aveva dato il permesso di uscire. Era nata ed abita ancora a Londra ,ma per il modo con il quale il marito la trattava si sentiva tanto una donna araba.
Stava camminando triste e sconsolata quando vide affisso al muro di una tavola calda un volantino. Si avvicinò attratta dai colori vivaci del foglio e lesse cosa c’era scritto.
“Prospero L’Incantatore solo per voi stasera a mezzanotte” .Lei sorrise e ,senza farsi vedere, prese il volantino e se lo mise sotto il cappotto.
“Devo vederlo” disse tornando a casa correndo e sorridendo. Si ricordava di Prospero .L’aveva visto a 4 anni quando era andata a vedere uno spettacolo di magia con sua madre. Da allora era rimasta incantata da quel giovane ragazzo così pieno di talento per la magia. All’epoca Prospero aveva solo 14 anni ma si esibiva con l’eleganza e la bravura di un mago con 30 anni di esperienza.
“Sono a casa” disse lei chiudendo la porta alle sue spalle. Lei e il marito vivevano in un piccolo appartamento in un palazzo nel centro di Londra. Lui faceva il calzolaio e portava a casa una modesta quantità di denaro. L’omone grasso ,pelato e con una lunga barba bianca che era steso sul divano a leggere il giornale non si degnò nemmeno di guardare la donna che era andata subito in cucina a preparare la tavola per la cena.
 
“Sai ,stavo pensando” disse lei con un filo di voce mentre guardava il marito che mangiava in fretta e furia la zuppa di piselli che gli aveva cucinato.
“Che forse noi potremmo andarci” disse mostrando al marito il volantino dello spettacolo di magia. Questi diventò rosso in faccia ed iniziò a sbraitare.
“E vorresti spendere i nostri soldi per un maghetto da quattro soldi?!”
“E’ solo che pensavo che sarebbe stato divertente …” disse lei stringendosi nelle spalle.
“Tu non devi pensare Agnes” disse infine serio l’uomo che ritornò alla sua zuppa di piselli.
 
Agnes si alzò dal letto e in punta di piedi prese il volantino ed uscì di casa con i soldi per poter vedere lo spettacolo. Era mezzanotte e lei indossava una lunga camicia da notte senza spalline azzurra e delle ballerine bianche .I riccioli biondo cenere le ricadevano sulle spalle e il vento le faceva finire qualche ciocca sugli occhi neri. Corse più veloce che poteva e ,seguendo le indicazioni del volantino, si ritrovò davanti al tendone dove si teneva lo spettacolo. Entrò e prese posto proprio accanto al palco. Sul palco si innalzò del fumo blu e si vide una figura nera. Il cuore di Agnes batteva all’impazzata ,quasi non riusciva a trattenerlo. E finalmente lo vide :Prospero ,colui che per una notte forse l’avrebbe salvata da se stessa. Per un lungo e meraviglioso attimo gli occhi neri di lei trovarono quelli nocciola di lui. Lui sorrise e iniziò lo spettacolo. Era proprio come se lo ricordava. Le carte volavano e si disponevano in modo da formare delle figure nell’aria. Poi Prospero prese il cappello bianco di una signora anziana e lo fece diventare una colomba. Agnes lo guardava divertita e ammaliata. Finalmente sorrideva. A fine spettacolo ,quando lei si stava alzando e stava uscendo ,Prospero la prese per il braccio e la guardò profondamente negli occhi.
“Vi ammiro molto ,siete in ottimo illusionista” disse Agnes sorridendo.
“Questo e altro per ammaliare una donna bella come voi” disse baciandole la mano. Agnes sorrise a abbassò lo sguardo. Non era abituata a ricevere complimenti ,anzi, quello era il primo.
“Le andrebbe una tazza di tè con un ottimo illusionista?” disse lui facendole l’occhiolino. Agnes annuì con la testa e ,prendendo sotto braccio Prospero L’Incantatore, si avviò verso la saletta da tè accanto alla tenda.
“Il mio nome comunque è Agnes” disse la ragazza. Prospero L’Incantatore la guardò e sorrise
“Allora gli angeli esistono” disse tra se e se ,facendo in modo che Agnes non sentisse.
 
 
Parlarono tutta la serata del più e del meno davanti a due tazze di tè fumanti e un piatto pieno di deliziosi pasticcini .Agnes non aveva mai mangiato dei dolci così buoni e la compagnia di Prospero era alquanto incantevole.
“Da quanto tempo lavorate  come illusionista Prospero L’Incantatore?”
“Praticamente da quando sono nato” disse lui prendendo un sorso di tè.
“Oh e vi prego” disse guardando profondamente negli occhi Agnes.
“Il mio nome è Hector Bowen .Mi chiami così d’ora in poi” .Agnes annuì e controllò l’orologio che era appeso all’ingresso. Quando vide che erano le tre di notte passate si alzò in fretta e furia dal tavolo e andò accanto la porta. Hector la seguì ,le prese un braccio e lei si girò per guardarlo.
“Io devo scappare ,mi dispiace” disse Agnes liberandosi dalla presa e correndo subito a casa. Fortunatamente suo marito stava ancora dormendo e ,senza far rumore, si rimise nel letto accanto a lui. Ripensò a quanto era successo e al suo incontro con Hector Bowen .Non sapeva descrivere le emozioni che provò quella notte ,ma sapeva di certo una cosa: la voglia di rivedere quei riccioli neri e quei meravigliosi occhi color nocciola era enorme.
 
I giorni seguenti passavano veloci tra pulizie ,cucine e camomille che Agnes preparava al marito che in quel periodo era abbastanza nevrotico. Anche se fisicamente si trovava in casa ,con la mente Agnes volava dritta tra le braccia di Hector e ci rimaneva per ore infinite. No basta ,doveva rivederlo. E così fece un sabato sera. Uscì di nuovo di nascosto e andò ad uno spettacolo di Prospero. Stavolta si mise nelle ultime file perché si vergognava a farsi vedere da lui. Aspettò qualche minuto quando finalmente eccolo lì ,sospeso in aria sopra al palco. Non poteva fare a meno di sorridere: era troppo bravo. Lo spettacolo andò avanti tra orologi che si scomponevano per poi ricomporsi di nuovo magicamente e foulard neri che diventavano corvi. Lo spettacolo finì ed Hector si avvicinò ad Agnes.
“Avevo voglia di rivedervi” le sussurrò dolce all’orecchio. Lei si girò e gli sorrise.
“Secondo te perché sono qui?” disse Agnes che gli prese la mano e lo portò fuori .Hector era come ammaliato da quella donna. Non solo era bella ,ma era anche una donna colta ed intelligente. Si sentiva come stregato da lei ,era un tipo di magia che non aveva mai provato prima.
Passeggiarono per le strade solitarie di Londra. Parlarono molto .Hector parlò dei suoi successi ,del duro allenamento e del fatto che era diventato orfano all’età di soli 2 anni.
Agnes invece parlò del suo violento marito e del desiderio di scappare. Hector si accorse delle lacrime che Agnes stava cercando di trattenere e così le accarezzò la mano con l’indice.
“Le persone migliori meritano le cose migliori. E lui non ti merita” .Agnes accarezzò Hector con la mano destra e sorrise.
“Perché siete tanto gentile con me?”
“Perché vi amo” disse Hector prendendole il volto tra le mani e dandole un lungo ,desiderato bacio.
 
 
 
Andava tutte le notti al circo per Hector ormai. Lo amava ,non c’era una legge che lo negasse .Per la prima volta anche lei sentiva quegli animaletti nello stomaco e la voglia di vedere qualcuno che la faceva stare bene . Ogni volta che i loro occhi si incrociavano durante lo spettacolo entrambi sapevano che non era per pure caso: entrambi si ricercavano in un disperato desiderio di amarci reciprocamente. Dopo lo spettacolo uscivano sempre a fare qualche passeggiata e ogni volta i baci non potevano mancare.
Poi una sera Hector la condusse nel suo appartamento ,un piccolo monolocale accanto al tendone dove si tenevano gli spettacoli .Lì Hector mise in scena lo spettacolo più bello di tutti: quello dell’amore intenso che provava per Agnes.
Erano stesi nudi sul letto sotto le lenzuola .Hector abbracciava la sua amata dietro da dietro e le accarezzava delicatamente i capelli. Agnes si girò e si ritrovò a sfiorare con la punta del suo naso quella del naso di Hector. Finalmente dopo tanto tempo si sentiva davvero una donna.
“Era la prima volta?” le sussurrò dolcemente all’orecchio Hector. Lei scosse la testa ,ma cercò di non pensarci.
“Hector ,dato che sei un’illusionista,anche quest’amore potrebbe rivelarsi una delle tue illusioni?” Hector sorrise e le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Credo proprio di no mia cara .Questa è pura magia” disse e continuarono a baciarsi e a dirsi cose dolci per tutta la notte.
 
 
Agnes non rivide Hector per qualche settimana .La scorsa notte suo marito Calvin l’aveva sorpresa che rientrava in casa e l’aveva picchiata con un mestolo da cucina. Ma non le importava ,i ricordi di quella sera curavano ogni botta che riceveva .Però non poteva più uscire di nascosto dato che Calvin aveva cambiato le serrature e solo lui possedeva le chiavi .Non poter vedere la persona che si ama è un suicidio interno.
 
 
Passavano le settimane e i mesi .Erano passati ben tre mesi da quella notte con Hector e Agnes sospettava di essere incinta dato che aveva nausee continue e la pancia stava iniziando ad ingrossarsi .Era di Hector ,se lo sentiva nel cuore. L’idea di aspettare quel figlio le riempiva il cuore di gioia .Doveva assolutamente vedere Hector e dirglielo .Così una sera fece quello che doveva fare da ormai tre anni :scappare da quell’inferno. Rubò le chiavi e ,senza farsi sentire, aprì la porta e con i pochi soldi che era riuscita a prendere scappò .Una volta chiusa la porta alle sue spalle sentì Calvin sbraitare .Subito iniziò a correre velocissima ,ma era inutile: Calvin era riuscito a raggiungerla e l’aveva presa per il braccio vicino al portone del palazzo nel quale abitavano .
“Non vai da nessuna parte!” iniziò ad urlare .All’improvviso Calvin si accasciò a terra e Agnes iniziò a correre ,con la mano che stringeva quella di Hector .Corsero per quasi un’ora e finalmente arrivarono alla stazione.
“Hector” disse lei con il fiato in gola. Prospero L’Incantare le prese il volto tra le mani e le diede un bacio in fronte.
“Non ce la facevo più così sono venuta a cercarti Agnes”
“Sono incinta” disse lei all’improvviso e scoppiò a piangere.
“Perciò ho cercato di scappare ma Calvin ,mio marito, ha scoperto tutto e mi ha cercata” Hector annuì ,prese la mano di Agnes e la spinse su un treno che era appena arrivato. Salì anche lui con lei .
Agnes lo guardò curiosa di sapere cosa avesse in mente ,ma Hector le mise un indice sulle labbra e la guardò intensamente negli occhi.
“Ora ascoltami .Tu aspetti una meraviglioso figlio. Io vi ho abbandonati perché in realtà non volevo rogne .Tu hai sempre vissuto in Irlanda ,non sei mai stata a Londra” una volta concluso l’incantesimo Hector scese dal treno ,lasciando Agnes sola e confusa. Una volta che il treno partì Hector si accasciò a terra ed iniziò a piangere .Non aveva mai amato una donna e solo Dio sapeva quanto era contento di aspettare una figlia da una donna come lei .Ma era troppo pericoloso: non aveva ucciso Calvin e se le avrebbe portate con se Calvin le avrebbe sicuramente trovate ed uccise .Lo faceva per il bene per le persone che amava ,e averle fatto credere che era uno stronzo era il modo migliore per far in modo che lei non lo amasse più.
Anche se faceva male ,malissimo ,ma lo faceva per la donna che amava e questo lo faceva stare meglio.
  
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