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Autore: __Lily    12/11/2012    0 recensioni
Come era possibile che Chuck Bass avesse distrutto Blair Waldorf? No, Blair Waldorf non poteva essere distrutta nemmeno da lui.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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Sono solo sette giorni che sei nata e finalmente abbiamo potuto portarti a casa, la tua casa.

La casa per la quale abbiamo lottato per anni, la casa che sarà sempre lì ad accoglierti, la casa che ti vedrà crescere, giocare, ridere e piangere.

Sei così piccola, i tuoi piedini mi entrano in una mano e sei così fragile che ho paura di farti cadere, di farti del male.

Aveva ragione Lily quando mi diceva che l’amore incondizionato esiste, ed è quello che provo per te.

Ti sento piangere e subito mi alzo dal letto, mi metto le ciabatte e corro alla tua culla, mentre tu piangi e con i piedini sollevi le coperte facendo aria.

Ti prendo in braccio e ti porto di sotto, non voglio che Blair si svegli ha bisogno ancora di riposarsi.

Ti tengo in braccio mentre ti preparo il biberon con il latte.

E chi l’avrebbe mai detto che Chuck Bass un giorno sarebbe diventato quel tipo d’uomo?

Io non lo avrei mai detto, nemmeno Blair.. nessuno.

Sto attento affinché il latte sia alla temperatura giusta non voglio che ti scotti o che sia troppo freddo.

Lo faccio stare un po’ sotto l’acqua fredda e poi lo provo sulla mano, perfetto!

Con te ancora in braccio e il biberon in mano mi siedo sul divano, facendo attenzione mentre tu curiosa ti guardi in giro, ispezioni il posto che sarà per sempre casa tua.

Mi sporgo un po’ prendo il bavaglino che si trova ancora sul divano, lo metto sopra al mio petto e poi ti adagio a te, mentre i tuoi occhi mi guardano con curiosità.

Sei bellissima, non ho parole per descrivere quanto sei bella o quanto io ti ami.

Inizio a darti il latte e tu lo gusti con calma, goccia dopo goccia, sei davvero adorabile e vorrei che tu potessi vedere questa immagine nello stesso modo in cui la vedo io.

Hai appena finito il latte, e mentre ti tiro su per farti fare il ruttino vedo Blair ferma sulle scale che ci osserva.

Non riesce a dire niente, è come persa tra i suoi pensieri.

I suoi capelli sciolti che le ricadono con grazia sulle spalle la rendono ancora più bella.

Scende le scale con grazia fino ad arrivare al divano e poi si mette seduta vicino a me, e io ti passo a lei.

Non passa nemmeno un minuto che finalmente hai fatto il ruttino, adesso potrai dormire serena piccola mia.

« Sei un bravo padre Chuck » mi dice lei e poi mi bacia.

« E tu una madre stupenda Blair » le dico prendendo la sua mano destra e baciandola.

« Avresti mai creduto a questo se te lo avessero detto sette anni fa? » mi chiede lei.

« Si »

« Davvero Bass? » domanda, alzando i sopraccigli.

« Si Blair, da quella notte al Victrola io non ho mai desiderato nessun’altra » le rispondo, guardando quei meravigliosi occhi nocciola, gli stessi occhi di nostra figlia.

« Saremo in grado di aiutarla a fare le scelte giuste? »

« Dovrà fare degli errori, per fare le scelte giuste Blair.. come abbiamo fatto noi » le dico io e vedo il suo volto cambiare espressione.

« So di aver fatto molti errori Chuck, e non ne vado fiera »

« Blair io.. » inizio, ma non riesco a finire perché mi zittisce con un dito.

« Non avrei mai dovuto dire di si a Louis, ciò che provavo per lui era vero.. io non l’ho mai usato come diversivo per dimenticarti Chuck »

« Lo so, ma quello non è stato un errore Blair » le dico io.

« Si invece. Lo so io, tu, tutti lo sanno »

« Allora si sbagliano e di grosso Blair »

« Perché? »

« Tu dici che è stato un errore, io dico di no.. se non fosse accaduto tutto ciò che è successo, ora non avremmo lei » le dico io, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Spesso i legami che vengono instaurati con le persone, sono più forte dei legami di sangue.

Blair mi guarda per qualche secondo, poi facendo attenzione prende la bambina si alza e inizia a salire le scale mentre io resto nel divano a guardarla.

Poi si ferma e si volta a guardarmi e così la raggiungo.

« Ho paura Chuck » mi dice lei, stringendomi una mano.

« Non devi Blair, quello che succederà lo affronteremo insieme » le dico dandole un bacio e facendo una carezza alla bambina che sta rannicchiata contro il petto di Blair, « Lei è mia figlia, lei è Evelyn Cornelia Bass » aggiungo stringendo le due donne più importanti della mia vita contro di me, perché so che così niente e nessuno potrà ferirle. 

  
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