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Autore: Vale__91    30/05/2007    8 recensioni
E se Sana e Akito si fossero finalmente sposati e vivessero insieme da ormai sei anni? Quali incombenti disturberanno la quiete di casa Kurata/Hayama?
14° e ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sana si alzò alle 7.00 della mattina spaccate. Si stropicciò gi occhi e si girò subito verso l’altra parte del letto dove c’era ancora la sua metà che ormai dormiva affianco a lei da oltre sei anni.
Uscì dalla camera cercando di non fare troppo rumore per non disturbarlo. Adorava guardarlo mentre dormiva, ma quel giorno per sua sfortuna non aveva tempo di farlo a causa dei troppi impegni di lavoro. Da quando si erano sposati e vivevano insieme era diventata una donna più responsabile, ma sempre con quella voglia intensa di vivere le giornate appieno senza perderne un istante. Era diventata anche meno ritardataria e di questo il suo inseparabile collega le era riconoscente.
In corridoio posò gli occhi su alcune foto poste su un mobile di legno. Il giorno delle sue nozze. Sana radiosa e bella come sempre e lui infinitamente dolce per lei che amava alla follia. Il suo abito bianco era stato fatto appositamente per lei dai migliori sarti di tutta Tokyo e anche se diceva sempre che non era necessario preoccuparsi tanto per un vestito, sua madre le aveva sempre ripetuto che quel giorno ogni cosa sarebbe dovuta essere perfetta. Non si intromise più di tanto con i preparativi, ma lasciò scegliere tutto ai neo sposini, anche se ad Hayama i centrini per i tavoli non importavano più di tanto. Lui aspettava soltanto quel momento tanto agognato in cui le avrebbe promesso per l’ennesima volta che l’amava, donandole l’anello, simbolo in cui credevano molto entrambi, che li avrebbe legati in una cosa sola. Tutti i loro più cari amici erano presenti: Aya ( Alissa ) e Tsuyoshi ( Terence ) che si erano uniti in matrimonio ancor prima di loro, i loro compagni d’ infanzia sino ad arrivare a quelli del liceo. Trascorsero una giornata piena di emozioni che non avrebbero mai dimenticato. Mancava solo una persona.
Tornò alla realtà e si incamminò verso un’altra stanza quella accanto alla sua e di suo marito. Era più piccola, ma lo stesso accogliente ancora buia coperta dalle tende e dalle veneziane. Si avvicinò al piccolo letto posto su un lato della stanza e si chinò ai bordi del materasso. Accarezzò la piccola testolina poggiata sul cuscino che iniziò a muoversi disturbata dalle carezze. Aprì gli occhi a fatica, ma riconobbe subito chi aveva di fronte.
<< Buongiorno tesoro mio >> gli disse lievemente.
Iniziò a mugugnare qualcosa che Sana non riuscì a decifrare e poi vide le sue piccole braccia chiedere un abbraccio.
<< Forza Jin svegliati…altrimenti chi ti porta all’asilo >>
<< P-papà… >>
Si staccò dall’abbraccio e lo guardò nei suo profondi occhi scuri per quanto riuscisse a vederli dato che la stanza era per metà buia.
Il giorno del parto, un altro momento indimenticabile. Le riaffiorarono alla mente tutti quegli istanti. La prima volta che lo ebbe fra le mani. Era come avere un piccolo Akito tra le braccia, anche se aveva gli stessi suoi occhi. Scelsero subito il nome del loro bambino.
<< Visto che sei un maschietto ti chiameremo…come lo chiamiamo Aki? >>
<< Mhh…ecco a me il nome Jinsei non dispiace…non ti ricorda niente? >>
<< Ora che ci penso, no non mi viene in mente… >>
Hayama sgranó gli occhi dallo stupore, ma si rialzò subito e ricordò a Sana che era il nome del suo maestro di Karaté che se n’era andato prematuramente in seguito ad un incidente.
<< Beh dato che il nome non mi dispiace…vada per Jinsei >>
Da allora lo avevano sempre chiamato Jin, ma entrambi andavano fieri del nome di battesimo del loro primogenito.
Ancora una volta ritornò al presente, si alzò in piedi e aprì di scatto la tenda facendo filtrare la luce del sole già alto.
<< Dai mamma… >>
<< Su alzati pigrone…intanto vado a preparare la colazione…cosa preferisci stamattina? >>
<< Frittelle… >>
<< Allora vada per le frittelle… >>
Scese le scale e si avviò verso la cucina. Tutte le camere della casa erano spaziosissime. Vivevano in una villa poco lontano dall’abitazione d’infanzia di Sana. Non avevano una domestica perché Akito odiava vedere una persona estranea girare per casa, così dovevano arrangiarsi da soli oppure, se capitava, la sig.ra Patricia si recava a casa loro per sbrigare qualche faccenda senza impegno.
Sana ormai era una donna di successo e girava di continuo spot, sit-com, piccole serie. Tutti in Giappone la conoscevano, ma era anche molto famosa all’estero.
Attualmente si stava preparando alla conduzione di un nuovo programma molto simile a “ Kodomo No Omocha ” ( Evviva l’Allegria ) a cui era stata sempre molto riconoscente. Le piaceva molto lavorare con i bambini perché riusciva ad avere da loro tutta l’energia necessaria per affrontare gli imprevisti della vita che il destino le aveva riservato. Basti pensare che quando seppe di essere incinta della persona più importante della sua esistenza rimase con un sorriso a trentadue denti stampati per tutti i nove mesi nonostante i vari dolori che provò durante la gravidanza. Tutto questo per il desiderio più grande: diventare mamma e avere un bimbo tutto loro che avrebbero accudito meglio di qualunque altra cosa.
Aprì il frigorifero e prese tutto l’occorrente per preparare una buona colazione alla sua famiglia. Da pochi anni aveva preso dimestichezza nel cucinare, ma era finalmente riuscita a farlo senza far saltare la casa o a preparare cose immangiabili.
Un quarto d’ora più tardi scese suo figlio già vestito e pronto per uscire.
<< Hai visto mamma…tutto da solo! >>
<< Ma Jin sei stato bravissimo… >>
Si chinò per abbracciarlo, poi lo prese in braccio e lo posò sulla sedia.
Aveva solo 5 anni, ma sembrava già un ometto. Era un bambino curiosissimo, e dolcemente ingenuo. Amava moltissimo ridere e stare insieme ai suoi genitori a cui voleva un bene immenso.
<< Mamma, ma papà non scende? >>
<< Oggi papà dorme un po’ di più e dato che non deve andare a lavoro viene a prenderti lui all’asilo così poi passate la giornata insieme, sei contento? >>
<< Sì che bello viene papino >>
Gli sorrise dolcemente e si sedette di fronte a lui per fare colazione insieme. Dopo aver lavato le due tazze lasciò la colazione anche per Hayama e salì al piano di sopra per cambiarsi.
<< Vai a lavarti i denti Jin! >>
<< Va bene mamma…ma tu non venire faccio tutto da solo >>
Rise tra sé e sé poi entrò in camera da letto e si preparò per uscire. Prima di chiudere la porta tornò indietro e lasciò un impronta di rossetto sulla guancia di suo marito.
<< Buongiorno amore >> gli sussurrò.
Guardò l’orologio e andò di corsa verso il suo bambino.
<< Sei pronto Jin? >>
<< Sì andiamo mamma… >>

Vi piace come inizio? Spero di sì...questa era solo una breve introduzione per raccontarvi come sono andate le cose "prima"...il bello ovviamente deve ancora venire...vi prego recensite in tanti e fatemi sapere come vi sembra così so anche se ne vale la pena di continuare...un baciooooooo!al prossimo cappy!ciaooo!

   
 
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