Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Donixmadness    13/11/2012    4 recensioni
Una piccola One - Shot per rievocare un momento tanto decisivo quanto teso all'interno dell'anime.
Ho pensato che questo attimo dovesse essere sottolineato.
Buona lettura ...
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri personaggi, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Silenzio staziona in quell’oscuro edificio. Il vicedirettore di polizia si muove circospetto, il faretto del fucile squarcia il buio.  Yagami si accosta
alla parete e  punta la canna dell’arma al buio pastoso. Un boato lontano, il pavimento trema. Un’esplosione attira l’udito del
poliziotto.                                                                                                  

Che succede ?”                                                                                                                                                   

-Non muoverti.- un ordine impera dal fondo della stanza. La voce è profonda e autoritaria. – Ho appena fatto saltare tutti e due gli ingressi.
Questo era solo un avvertimento:  la prossima esplosione farà saltare tutta la baracca … Ora fate come vi dico.                                                                                                                                                                                       
Il vicedirettore è oramai alla mercé di quel tizio, di cui sicuramente conosce già l’identità ma non il volto.
Ripone il fucile a terra e si toglie il casco di protezione.  Una luce bianca, proveniente da degli schermi prorompe febbrile  nel nero.                             
Soichiro per un attimo rimane accecato dal cambio improvviso di contrasto: batte le palpebre per permettere alle sue pupille di abituarsi.
Ma quando guarda il volto del rapitore di sua figlia, inarca le sopracciglia sorpreso.                                                                                       

Un ragazzo!”                                                                                                                                                                       

-Aahah – ride beffardo e gaio, Mello. – Di nuovo tu Yagami? Avrei fatto meglio ad ucciderti subito!! Però è buffo che debba essere sempre la stessa persona a consegnarmi il quaderno per due volte! – commenta ironico, sicuro di sé , impavido.                                              
Soichiro sa bene che non può permettersi di fallire: non può lasciarsi abbindolare dal suo aspetto, che sia un ragazzo o meno rimane comunque un criminale.                                                                                                                       

Eppure … a me sembra soltanto un ragazzo … Possibile … NO! Ora devo leggere il suo nome! Sono questi gli ordini!!” .

Mette a fuoco le iridi sanguigne donategli dal dio della morte. Delle lettere galleggiano placide sul capo del ragazzo, seguite da una
successione di cifre. Yagami guarda i caratteri occidentali svettare sul capo di quel giovane viso, contornato da un caschetto biondo.                                                                                                          
M- i- h- a- e- l   K- e- e- h- l “                                                                                                                                                                                                                     
Lo fissa il sovrintendente, deciso e teso al contempo.                                                                                                   
–Il tuo vero nome è Mihael Keehl -. L’ha vista: Yagami ha visto la sicurezza di quel ragazzo, che potrebbe avere l’età di suo figlio,
sgretolarsi irrimediabilmente.                           
I profondi e freddi occhi di ghiaccio, con cui lo aveva scrutato, vengono sgranati all'udire il suo vero nome.                                                                                                                                                                                  

Ora è il  momento del passo successivo …”.  

Un groppo sale nella gola dell’uomo, il cuore batte a mille per la tensione: Yagami deglutisce
per seppellire la paura.                                                                                                 
–Non hai scelta Mello arrenditi! Se non opponi resistenza, prometto che non ti ucciderò.                                                                                                                                                                                                                                
Cosa stai dicendo Soichiro? Davvero non vuoi ucciderlo?                                                                                                  
Mello riprende la sua glaciale fermezza, lo guarda serio. Forse non si aspettava tanta purezza dal vicedirettore della polizia giapponese.
E’ un incompetente? Un idiota, se non riesce ad uccidere in fretta il rapitore di sua figlia? Forse. Ma Mello per la prima volta si ritrova a pensare di comprendere almeno un po’ quell'uomo. Non saprebbe definire una simile percezione, soprattutto da lui.
Uccidere , questo verbo che trasforma la sua saliva in sangue metallico. Come dei flash nella sua mente compaiono le immagini della testa
di quel boss, il quale uccise senza esitazione per procurarsi un posto nella mafia. Lo teneva per i capelli: disgustosi, untuosi e sporchi di
sangue. Schizzi scarlatti avevano deturpato anche il suo viso, che era rimasto tra lo spaventato e l’impassibile. Ricorda ancora con
riluttanza il volto di quel criminale scolpito e deformato dallo shock. Una smorfia insana che pareva l’opera di uno scultore pazzo.
Aveva la fra le mani una testa penzolante con gli occhi completamente bianchi e la bocca contrita dal terrore. Per una volta, si disse Mello, 
quel rifiuto umano si sarebbe reso utile.
Dopo che quel brivido di umanità gli ha attraversato il midollo spinale, ritorna al suo fare glaciale e distaccato.                                                       
Yagami apre immediatamente il quaderno ed impugna una penna.                                                                                  
–Se scrivo il tuo nome su questo quaderno morirai in pochi secondi. Getta quell'interruttore ed alza le mani!                                                                                                                                             
Mello è algido alla sua minaccia, osserva l’uomo sudare freddo pur di portare avanti la sua concezione di giustizia. 
Le iridi cerulee si soffermano serie: il ragazzo l’ha capito. Abbassa la mano con l’interruttore.                                                                                                   
–Yagami – lo chiama, quasi a volergli dire che è tutto inutile.                                                                            
–Non muoverti!! – l’uomo si fa prendere dal panico e comincia scribacchiare sul quaderno. – Devo soltanto scrivere il cognome, mi ci vorrà appena un attimo!!                                                              
-Mi dispiace, lo sai? In realtà non avevo mai pensato seriamente di ucciderti. – chiude gli occhi Mello, medita e sa che in quanto a crudeltà, in quel circolo vizioso, Yagami non può reggere.  “Perderà”.                                                                                                                                                                    
–Yagami  tu … non hai mai ucciso nessuno, vero? – spudorato, il biondo mette a nudo la debolezza di quell'uomo, il quale cerca tanto di attenersi ai suoi ideali e al rispetto della vita umana. Gli risulta terribile l'idea di uccidere qualcuno. Persino Mello stesso, ammette di provare un barlume di rispetto nei suoi confronti, ma è troppo tardi.  “Era una trappola Yagami”.                                        
Soichiro non può replicare poiché il suo corpo comincia ad essere martoriato dai proiettili. Crivellano inesorabili la muta di protezione. Le onde d’urto sono troppo forti. Si accascia al suolo….                                                                                            

“Debole”.









  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Donixmadness