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Autore: emme30    13/11/2012    11 recensioni
Tantissimi auguri di buon compleanno a spuffina
Daddies!Seblaine. Perchè Sebastian e Tommy condividono il compleanno.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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Regalino numero due per la mia Fede.

Sono tremendamente scontata, ma non potevo non scriverti una daddies per il compleanno tutta incentrata sui tuoi ciccini preferiti :3

Tutta per te

 

 

Sebastian e il compleanno perfetto.

 

Sebastian non era mai stato uno che festeggiava i compleanni.

Quando era giovane, la cosa non gli importava più di tanto; le immense feste che organizzava nella villa dei suoi non lo avevano mai entusiasmato più di tanto e, più che altro, le faceva perchè si sentiva in dovere, non perchè ci tenesse particolarmente. Passato il periodo dell'adolescenza poi, aveva deciso che alla fine il giorno del proprio compleanno era esattamente come gli altri, che non desiderava feste o occasioni particolari per ricordarlo.

Ovviamente Blaine non era d'accordo e, da quando si erano messi insieme, cercava ogni anno di sorprenderlo in ogni modo possibile. Certe volte ci riusciva, altre Sebastian riusciva a capire le intenzioni della sua metà e mandare all'aria i suoi piani ma, in un certo senso, era sempre bellissimo sapere che Blaine ci tenesse così tanto a festeggiare una data importante sul calendario.

La sorpresa più grande, però, era arrivata il giorno del suo ventottesimo compleanno; insieme al regalo di Blaine, era arrivata anche la telefonata dall'ospedale e la notizia che, nel giro di poche ore, sarebbero diventati papà.

Tenere suo figlio tra le braccia per la prima volta quella sera era stata l'emozione più bella che avesse mai provato, nonostante tutte le sue paure e insicurezze e, per quanto amasse la sua metà di una vita, sapeva benissimo che nulla sarebbe mai riuscito a eguagliare quel momento.

Sebastian si svegliò presto la mattina del suo ventinovesimo compleanno, come al solito, dopotutto. Si rigirò nelle coperte cercando il corpo caldo di Blaine che ronfava accanto a lui, tutto avvolto nelle coperte come un salame. Era incredibile quanto suo marito si muovesse durante la notte; per fortuna si era abituato ai calci con il passare degli anni. Si tirò su sul gomito e lo guardò dormire ridacchiando, per poi chinarsi e lasciargli un bacio sulla fronte prima alzarsi in silenzio.

Cercò i pantaloni della tuta ai piedi del letto e sbadigliando uscì dalla loro camera, diretto in bagno e pronto a cominciare la giornata. Si sciacquò bene il volto e sorrise al suo riflesso nello specchio, pettinandosi i capelli all'indietro e prendendo due ditate di quella crema per il viso che Blaine lo obbligava sempre a usare. Si massaggiò il volto uscendo dal bagno, ansioso di dirigersi nella camera accanto a quella sua e di Blaine. Aprì la porta leggermente accostata e intravide subito la culla di legno scuro, facendo un gran sorriso quando notò che Tommy era già sveglio che si succhiava la copertina e guardava il gioco appeso sopra il suo lettino. Era una piccola giostra a cui erano appese tante api colorate la quale, una volta caricata, suonava una ninnananna.

Sentì il cuore quasi scoppiare nel petto al pensiero che era già un anno che lui e Blaine avevano la fortuna di definirsi padri di quella meraviglia di bambino e si appoggiò al bordo della culla con gli avambracci, osservando Tommy succhiarsi l'angolo della coperta.

Il bambino vide subito il padre non appena entrò nel suo campo visivo e iniziò a ridacchiare contento, mostrando una fila di dentini piccoli e bianchi.

Buongiorno anche a te,” sussurrò dolcemente Sebastian, allungando una mano per accarezzargli i riccioli scuri così simili a quelli di Blaine.

Tommy rise di nuovo e sporse le braccia verso Sebastian, desideroso di farsi prendere dal padre, e come al solito l'uomo cedette a quegli occhi chiari, chinandosi per sollevarlo da sotto le ascelle.

Se lo portò al petto sentendo le sue manine aggrapparsi ai bordi del colletto, come faceva sempre, e lo strinse forte, lasciandogli un bacio sulla fronte e cullandolo un poco.

Quello era sempre il momento che preferiva di più di tutta la giornata: quando era solo con il suo Tommy e poteva coccolarlo senza sentire Blaine fare le fusa e dirgli quanto era dolce e tenero e che doveva assolutamente fargli una foto o tirare fuori la videocamera.

Amava Blaine ma, certe volte, aveva bisogno anche di quei momenti in cui poteva pensare solo a Tommy e a quanto fosse perfetta la sua vita da quando c'era anche lui. E a Blaine, per fortuna, non dispiaceva neanche un po' che fosse così possessivo e protettivo nei confronti di loro figlio; poco contava che non fosse il suo padre biologico, a nessuno dei due davvero importava nulla di chi avesse i geni, l'importante era che fosse il loro bambino.

Sebastian continuò a girovagare per la stanza colorata e piena di giochi mormorando parole e una canzoncina a Tommy, finchè non sentì la voce di Blaine arrivare alle sue orecchie.

Ecco dove erano finiti i miei festeggiati.”

Sebastian si voltò con un sorriso e un finto sospiro e, in quel momento, anche Tommy sollevò la testa dal petto di Sebastian per notare la presenza di Blaine.

Subito si protese in direzione del genitore per farsi prendere in braccio e Blaine, ovviamente, non se lo fece ripetere due volte. Ripetè bene o male i gesti di Sebastian, baciandogli la fronte e coccolandolo.

Buon compleanno al mio bambino!” gli disse poi, in un attimo che lo stava guardando in volto.

Sai Blaine,” Sebastian ridacchiò, appoggiandosi al bordo della culla dopo aver ripescato il ciuccio azzurrino sul cuscino e averlo messo in bocca a Tommy. “Sono abbastanza sicuro che non abbia idea di cosa sia un compleanno.”

Buon compleanno anche a te, brontolone,” lo ignorò Blaine, sistemandosi in mezzo alle sue gambe e avvicinandosi per baciargli a stampo le labbra, sentendo le mani di Sebastian posizionarsi come al solito sui suoi fianchi.

Sebastian rise ma approfondì il bacio, attento a non schiacciare Tommy accoccolato contro il petto di Blaine con il ciuccio in bocca, intento a stringere la maglietta del padre nei pugni.

Che orari fai oggi?” chiese Sebastian mentre scendevano in cucina per la colazione con Tommy in braccio, seguito da Blaine.

Sono pienissimo fino a stasera, ho provato a liberarmi e stare a casa ma non ci sono riuscito,” disse triste, tirando fuori il biberon dal frigo per scaldarlo mentre Sebastian si sedeva al tavolo con Tommy sulle gambe.

Papà cattivo,” esordì Sebastian guardando Tommy con tono giocoso. “Diglielo anche tu Tommy: papà sei cattivo!”

Il bambino inclinò la testa, fissando curioso gli occhi chiari del padre e non riuscendo a capire cosa stesse dicendo.

Papà cattivoooo! Dillo anche tu Tommy, papà cattivo.”

Uhmmmmm,” Blaine si lamentò tirando fuori il barattolo di muesli dalla credenza e lasciandolo sulle tovagliette della colazione. “Lo sai che preferirei stare a casa con voi oggi!”

Sebastian rise, ma non smise di guardare il figlio. “Non è vero papà, sei cattivo! Non vuoi stare con noi!”

Al tono giocoso di Sebastian, Tommy fece un sorriso e cominciò a ridere quando il padre iniziò a fare tutte le voci possibili e guardarlo facendo smorfie ridicole.

Blaine scosse la testa nel vederli sghignazzare seduti al tavolo, preparando il caffè per lui e per Sebastian, non riuscendo a non unirsi alla risata quando si sedette anche lui.

Vorrà dire che prenderò una bella torta prima di venire a casa stasera, abbiamo da festeggiare oggi,” mormorò con un sorriso portandosi la tazza alle labbra.

Ti conviene papà, altrimenti qui ci arrabbiamo... vero Tommy?”

Il bambino guardò divertito Sebastian annuire e lo imitò, facendo su e giù con la testa e facendo ridere gli adulti.

Cosa faranno i miei festeggiati oggi?” chiese Blaine, sgranocchiando i muesli che Sebastian aveva sparso sulla tovaglietta, ben attento che non finissero tra le mani di Tommy.

Andrò a fare la spesa, visto che il frigo è quasi vuoto, e poi magari se non si fa tardi, facciamo un salto ai giardini prima di pranzo. Vieni a casa a mangiare?”

Non lo so mica, ti faccio sapere come sono messo.”

La risposta giusta da dare era Sì amore della mia vita, ovviamente vengo a casa a pranzo il giorno del tuo compleanno.

Amore della mia vita? Guarda che non ti ho messo lo zucchero nel caffè io, eh.”

Sebastian ridacchiò e lo guardò male, togliendo dalle mani di Tommy un pezzo di muesli che il piccolo era riuscito ad afferrare.

Beh, se non vieni ti perderai la pennichella pomeridiana di fronte ai cartoni animati. Diglielo Tommy che si perde le Tartarughe Ninja.”

Blaine rise e scosse la testa. “Cavoli, come posso sopravvivere senza le Tartarughe Ninja?”

Eh, non puoi, quindi vedi di venire a casa.”

Blaine si alzò e annuì convinto, afferrando la sua tazza vuota e porgendo il biberon con il latte caldo a Sebastian, per poi avvicinarsi a lui e baciarlo sulle labbra.

Farò il possibile,” affermò convinto, facendo le fusa e guardandolo negli occhi.

Sebastian annuì, per poi dargli una pacca sul sedere quando si allontanò per uscire dal vano.

Che modi!” commentò Blaine, ridendo. “Aspetta almeno stasera per il regalo di compleanno!”

Vai a vestirti prima che decida di volere il mio regalo di compleanno in questo momento!”

Blaine sorrise e annuì, prima di sparire dalla porta e andare in camera.

Sebastian si voltò per cominciare a dare da mangiare a Tommy, scuotendo il biberon e assicurandosi che fosse della temperatura giusta, ma si voltò non appena sentì la voce di Blaine chiamarlo.

Papà,” Sebastian si voltò e incontrò il suo sorriso e i suoi occhi chiari. “Ti amo, lo sai vero?”

Rise per l'appellativo, ma non gli dispiacque in verità. “Vai che sei in ritardo!” lo intimò, sapendo benissimo che Blaine avrebbe inteso quelle sue parole come un anche io ti amo.

Infatti sorrise e si avviò definitivamente sulle scale, lasciandogli un sorriso sulle labbra che non sarebbe scomparso per tutto il giorno.

Perchè poi che senso aveva festeggiare il compleanno se tutte le sue giornate erano assolutamente e inequivocabilmente perfette?

   
 
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