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Autore: Liz98    14/11/2012    4 recensioni
"E.. come mai sono così, oggi?
Per tutto quello che dicono e che hanno detto. Per tutto quello che non sono. Perchè quando mi guardo allo specchio, e vedo quell'immagine riflessa, non mi ci riconosco. E penso sempre 'no, non posso essere io'. Perchè riesco a commettere errori, in qualsiasi occasione. Perchè riesco a combinar casini anche non facendo praticamente niente. Perchè sono quella che sono. Perchè non mi piaccio abbastanza. Perchè faccio stare male le persone, anche non accorgendomene. Perchè sono sbagliata, ecco perchè.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                               Autolesionista.




1..2..3....zzac.
Un taglio netto e poi..sangue, sangue, sangue.
Tampono la “ferita” e quando questa smette di sanguinare mi faccio coraggio, e poi ancora ..1..2..3..zzzac.
Un altro taglio
, un po' più profondo, ma non più doloroso degli altri, a parer mio.

La procedura si ripete per altre due o tre volte. Poi..sposto lo sguardo, dallo specchio davanti a me, al mio braccio, guardandolo quasi compiaciuta ma allo stesso tempo terrorizzata.
E' così tutte le volte: mi chiudo in bagno e o per un motivo, o per un altro sono sempre lì, con quella lametta in mano.. e dopo pochi istanti, senza essermene nemmeno resa conto, mi ritrovo dei tagli, anche abbastanza profondi, sul fondo del mio braccio.
Va avanti così da troppi anni ormai..
                                                                                                                                         ***
Era Settembre di 4 anni fa, il primo giorno di scuola esattamente, era il mio primo anno alle medie, così, non conoscendo ancora nessuno, mi diressi verso il mio gruppo d'amiche d'elementari che sarebbero state in classe mia anche quest'altri anni. Attendemmo impazienti il suono della campanella, che non tardò ad arrivare, e ci fiondammo subito dentro l'edificio. Chiedemmo informazioni ai bidelli su quale direzione prendere per arrivare a quella che sarebbe stata la nostra classe e una volta ricevute le seguimmo alla lettera, così ci ritrovammo, dopo pochi minuti, dinnanzi ad un enorme porta grigia, già aperta e piena di altri ragazzi e ragazze seduti ai propri posti. Mi rifilarono un posticino in fondo alla classe, dietro avevo le finestre e accanto un ragazzo, il quale subito iniziò ad squadrarmi. Lo odiavo già, così come tutti quelli che si soffermarono a guardarmi da capo a piedi. Okay, ero la più bassa di tutte le ragazze lì presenti, e  forse anche la più brutta per via dei miei occhiali e l'apparecchio, ma ciò non li autorizzava a trattarmi male, come mi ero immaginata avrebbero fatto. 
Dopo poco meno di una settimana le mie previsioni si rivelarono esatte, lui diventò un pò il leader della classe: ciò che diceva o faceva lui era uguale per tutti, e così come lui era definito tale, io ero ormai classificata come "la sfigata". Quel giorno, quel 2O settembre, non lo scorderò mai. Fu quella la mia prima volta: arrivata a casa cominciai a pensare a tutto quello che dicevano di me 
"potremmo chiamarla betty" "o anche puffa-patty"  .. cominciai a piangere a quel pensiero e mi chiusi in bagno per non essere vista, lì la prima cosa che trovai fu una lametta e con essa decisi di "graffiarmi" il polso. 

Il primo anno lo passai così poi, il secondo, decisi di darmi una sistemata: lenti a contatto e vestiti molto più decenti. Per l'apparecchio non potei fare nulla, ma per allora era più che sufficiente. Così, per i primi tempi, tutti meravigliati smisero di darmi fastidio ma quello che ormai era, era. Ed io ero la sfigata, e dovevo rimanere tale. Cominciarono a dire in giro che ero una zoccola. Senza alcun motivo e anche la mia reputazione andò a puttane. Così come anche il mio secondo anno di medie. E ovviamente, passai un'altro anno a tagliarmi. 

Il terzo lo passai serenamente per la prima metà, poi, Dio volle farmi innamorare del 'leader' e stranamente lui ricambiava. Ci fidanzammo. Rimanemmo insieme per poco più d'un mese e poi ci lasciammo; solite scuse "la nostra storia non va più" e bla bla bla.." fu la mia rovina. La voce che sembrava essere cessata su di me, tornò di nuovo in circolazione. Ormai, niente da fare, ci avevo provato, ma non era semplice: io ero una semplice ragazza indifesa, loro erano... loro erano quanto bastava per farmi stare male. Ormai ero diventata "la puttana". Anche peggio di prima. E anche quest'anno lametta, graffi, sangue

                                                                                                                                                  ***

E come mai sono così oggi?
Per tutto quello che dicono e che hanno detto. Per tutto quello che non sono. Perchè quando mi guardo allo specchio, e vedo quell'immagine riflessa, non mi ci riconosco. E penso sempre "no, non posso essere io". Perchè riesco a commettere errori, in qualsiasi occasione. Perchè riesco a combinar casini anche non facendo praticamente niente. Perchè sono quella che sono. Perchè non mi piaccio abbastanza. Perchè faccio stare male le persone, anche non accorgendomene. Perchè sono sbagliata, ecco perchè









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Dunque,
Ho cancellato la storia che avevo iniziato, non mi convinceva.
Di conseguenza per non lasciarvi soli vi pubblico questa os.

Spero vi piaccia, è la mia storia. 

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Liz.

 

   
 
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