Fanfic su artisti musicali > Altri
Ricorda la storia  |      
Autore: katvil    14/11/2012    2 recensioni
[Altri]
Non sò se vada inserita in questa categoria o meno, mal che vada me la faranno spostare :) Ho ascoltato una canzone che mi ha colpito particolarmente e il video l'ho trovato disarmante tanto che mi ha ispirata. Questa è "A piedi nudi sui vetri" degli Epo, guardatevi il video prima di leggere la mia storia http://www.youtube.com/watch?v=Oipug5i2Ic0 (spero che gli Epo non leggano mai questi deliri... o che almeno non si offendano...)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Cosa mi è successo?
Qual è il punto esatto in cui mi sono perso?
Mi sono visto di spalle scappare,
verso il mare.

Sara sta lì, seduta su quella sedia nera di pelle e con le gambe di metallo, gli occhi persi tra le immagini che passano su uno schermo. Si sente vuota, incapace di muovere un qualsiasi muscolo e soprattutto si sente così sola. E’ come se la vita si fosse fermata: da due settimane, da quando Francesco se n’è andato, sente un vuoto dentro di se, come se con lui fosse morta anche lei. Davanti agli occhi le scorrono immagini di una vita felice che le sembra così lontana. Se lo ricorda bene quel giorno: era una bellissima giornata di sole, il giorno del suo trentesimo compleanno e Francesco le aveva regalato quel libro che cercava da una vita. Non le aveva mai detto come aveva fatto a trovarlo, visto che lei aveva girato tutte le librerie, pure quelle on-line, ma niente. Invece lui l’aveva trovato e l’aveva resa davvero felice, ma d'altronde lui sapeva sempre come renderla felice. Aveva tanti piccoli segreti, segreti che adesso non avrebbe più potuto raccontarle. Il nastro corre e sulla parete passano altre immagini: lei e Francesco felici, nella loro nuova casa da arredare, da rendere un posto dove mettere le radici, dove costruire la loro famiglia. I loro giochi, la complicità negli sguardi, quegli sguardi che le mancano terribilmente. Abbassa gli occhi e cerca di cacciare in dietro le lacrime che vorrebbero scendere. 

E come sono i vani
i tentativi discreti
di dirci qualcosa di sensato.
Siamo spezzoni di monologhi.
 
A piedi nudi,
a piedi nudi sui vetri.
Sono state notti furiose,
giorni lividi.

Cristina e Luca osservano la mamma, in silenzio, seduti sulle scale. Da quando il papà non c’è più l’hanno vista spegnersi un po’ ogni giorno, diventando sempre più triste. Se ne sta tutto il giorno su quella sedia a guardare le immagini della sua vita, di quando era felice e piange. Vorrebbero tanto aiutarla, riportarle il sorriso, ma come? Cosa possono fare loro? In fondo sono solo dei bambini…
La sera è il momento più triste: la cena, quella sedia vuota che la mamma guarda come se sperasse che da un momento all’altro il papà tornasse da un lungo viaggio e si sedesse lì vicino a loro. Poi va a letto, raggomitolandosi nel suo angolino, come a volersi chiudere ancor di più nel suo guscio. Luca e Cristina quella sera si guardano e decidono che devono fare qualcosa e adesso sanno cosa. 

Quanto siamo falsi
stretti vicino a un dolore
mentre con la testa siamo altrove.
Ci siamo già perdonati.
E cosa ci è successo?
Non eravamo diversi
da tutta questa gente che ci ingoia?
Siamo noi i nuovi cannibali?

 La luce che filtra dalle persiane sveglia Sara come ogni mattina. Mentre cerca di alzarsi per cercare d’incominciare la sua giornata, si accorge che vicino al letto c’è qualcosa: una piccola telecamera, quella che Francesco portava sempre con se e con la quale ha fermato tutti i momenti più felici della loro breve vita insieme. La raccoglie e toccandola sente come se la mano di Francesco fosse ancora lì, sotto la sua. Uno strano calore le invade il braccio. Poi si accorge di un bigliettino attaccato alla telecamera: “x mamma”… Cosa avranno mai combinato quei due? Curiosa si siede su quella solita sedia nera e fa partire il video: sullo schermo passano immagini dei suoi bambini. Luca indossa una giacca da “grande”, una cravatta mentre Cristina si è infilata un suo maglione, la sua gonna nera e le sue scarpe. Si atteggiando, fingono di essere due innamorati e la sua mente non può che correre per un attimo alle immagini di lei e Francesco felici. I ricordi le fanno uscire una lacrima, ma vedere i suoi bambini che “sfrecciano” su un Vespa, che lottano con un dinosauro robot allontana per un attimo quei pensieri e ride. Da quanto tempo non la faceva? Ormai credeva di non esserne più capace. Luca con una spada di legno cerca di combattere il dinosauro, ma lui sembra avere la meglio, così come la malattia aveva vinto la battaglia con il suo Francesco. Ancora una volta le tornano alla mente il volto di Francesco, il suo sorriso, i suoi abbracci. Inizia a piangere come non era ancora riuscita a fare da quel giorno. Poi la mente torna alle immagini del video: Cristina non si lascia abbattere dalla tristezza, impugna la spada e sconfigge il terribile dinosauro mettendosi in salvo.

 A piedi nudi,
a piedi nudi sui vetri.
Sono state notti furiose,
giorni lividi.
Ora portami a casa,
portami a casa,
portami a casa.

I suoi bambini, che fino a quel momento erano rimasti nascosti in un angolo a guardarla, escono, ancora con gli “abiti di scena”. Sara li guarda, si asciuga le lacrime e sorride. Luca impugna la spada di legno e la porge alla mamma: adesso sa cosa deve fare. Non lascerà che il dinosauro distrugga anche lei, ma lotterà come una vera guerriera perché deve vincere assolutamente la battaglia, lo deve fare per lei, per Luca e Cristina, ma anche per Francesco. Non lo dimenticherà mai, il suo ricordo sarà sempre vivo nella sua mente, ma lei non permetterà alla vita di metterla in un angolo, se la riprenderà e andrà avanti. Non sa ancora come farà, ma adesso è sicura che ci riuscirà perché non è sola. “Portami a casa” Abbraccia forte i suoi bambini, finalmente consapevole che può tornare a casa e tornare a vivere.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Altri / Vai alla pagina dell'autore: katvil