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Autore: Lily Inuzuka    14/11/2012    4 recensioni
Dodici drabble (o anche con meno parole).
«Aveva alzato la cupola di vetro e lei era volata via, libera.»
«La sua voce era dolce, lieve come il battito d'ali d'una farfalla.»
«Il ricordo delle mani calde di Victoria gli logorava l'anima, così come l'immagine dei sorrisi freddi ma amorevoli di Emily.»
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ieri ho riguardato il magnifico film di Burton "La sposa cadavere." e, durante il susseguirsi delle scene, mi sono venute in mente queste dodici cosine, di cui la maggior parte non arrivano ad essere drabble, per cui le ho riunite tutte e ho deciso di pubblicarle solo per il grandissimo affetto che provo per questo splendido film. Non penso che siano granché, ma spero le gradiate comunque. 
Scritte di getto, tra uno stop fra scena e l'altra. 

The butterfly.
 
-Un cuore può ancora spezzarsi una volta che ha smesso di battere?-
La sposa cadavere.

 
Aveva alzato la cupola di vetro e lei era volata via, libera.
Libera come lui che la osservava con occhi estasiati non avrebbe mai potuto essere.
 
 
Quell'azzurro quasi stonava nel cupo grigio della città, ma a nessuno importava. Più importanti erano i sorrisi che scaturivano sui volti dei bimbi e dei barboni alla vista di quell'innocua ed effimera farfalla.
 
 
Le note risuonavano nell'ampio e scarno salone, le sue esili e lunghe dita carezzavano delicatamente i tasti del pianoforte, il viso chiaro disteso in un fievole sorriso. Victor non era mai stato felice, ma quella melodia così malinconica forse era ciò di più vicino che lui avesse alla gioia.
 
 
La sua voce era dolce, lieve come il battito d'ali d'una farfalla e Victor, per la prima volta, in lei aveva visto la speranza e l'amore che sempre gli erano stati negati. Negli occhi gli stessi sogni privati e le stesse passioni distrutte. La libertà non era mai stata cosa loro.
 
 
Il bianco velo s'inceppava di tanto in tanto fra gli sporchi rami e le fronde degli alberi, le gambe procedevano lente, intorpidite, e solo una voce roca e strascicata riusciva a fuoriuscire dalla sua fredda bocca. Il viso indurito dai tanti anni di prigionia, nemmeno l'ombra del sorriso che lei avrebbe voluto fare, nemmeno il fantasma della gioia che portava nel cuore freddo ed inanimato.
 
 
La farfalla svolazzava gioiosa illuminata dalla fioca luce della Luna, così Emily, nei suoi logori e malconci abiti, volteggiava accanto a lui come avesse ancora un cuore battente capace di donare amore.
I lunghi capelli blu scossi dal fresco venticello ed il sorriso disteso sul rigido viso, come per magia. Per un attimo, le era quasi sembrato di essere ancora viva.
 
 
Il battito del suo cuore le arrivava dritto alle orecchie. Quell'incessante martellare. Avrebbe voluto toccarla solo per sentire quanto calore aveva la sua pelle, le sue guance eccessivamente rosa e la sua carne non ancora putrefatta. L'avrebbe fatto, se solo avesse potuto, se solo la sensazione che si prova carezzando qualcosa non le fosse stata privata tempo addietro.
Lo invidiava da morire, quel cuore che batteva così forte.
 
 
Victor la osservò attentamente muovere rapidamente le dita su quel pianoforte, l'entusiasmo e l'amore che trasparivano da quel cuore affranto l'avevano colpito fin nel profondo. Si domandò se anche un cuore che ha smesso di battere ormai da tempo, avrebbe potuto spezzarsi come aveva fatto il suo, vedendogli negata la donna che amava.
Poi capì che forse, lui ed Emily, avevano fin troppe cose in comune, come il sorriso triste che aleggiava sui loro volti scarni.
 
 
I petali del ramoscello fluttuavano in aria, per poi depositarsi delicatamente a terra. Il ricordo delle mani calde di Victoria gli logorava l'anima, così come l'immagine dei sorrisi freddi ma amorevoli di Emily.
La farfalla azzurra si librava in aria accanto a lui, il fiore delicato appassiva lentamente.
 
 
Si era librata in aria come mille azzurre farfalle, illuminate dalla dolce luce della luna, il sorriso sul meraviglioso volto e la libertà che sempre aveva desiderato, finalmente, restituitale.
Lui l'aveva osservata andare via, conscio che l'amore di lei l'avrebbe accompagnato per sempre, neanche la morte avrebbe potuto separarli. 


 
   
 
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