Empietà mentale.
Sogno una collina.
Neve rosso sangue scende,
come fiocchi di rose nel vuoto.
Tento di gridare.
Lamento la mia muta solitudine al mondo.
Apro gli occhi,
la mia stanza è ora color porpora,
sospiro, nel timore di una gioia mai provata.
Sento quelle tenebre cremisi avvicinarsi,
avvilupparmi in un cieco abbraccio.
Corri.
Fuggi, fuggi via da me.
Vola via almeno tu.
Mente mia, lascia il mio corpo.