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Autore: fearless13k    14/11/2012    1 recensioni
Tratta dal nuovo album di Taylor Swfit, questa OS è stata ispirata dalla canzone Starlight. Dal testo:
"Bobby era tutto il mio opposto, era alto, i suo capelli erano mori e lisci, aveva un po’ di lentiggini sul suo volto abbronzato e era muscoloso ed elegante, sebbene fosse soltanto l’aiutante del fornaio. Fu amore a prima vista"
Spero abbiate voglia di una storia d'amore... :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stralight

 

Conobbi Bobby l’estate del ’45, mi ero trasferita da poco assieme a mia madre e a mia cugina Bernadette. Eravamo partite da Londra subito dopo l’attacco aereo, non appena ci eravamo rese conto che non sarebbe andata a finire bene per nessuno dei paesi che avevano preso parte a quell’infinito massacro.
- Andiamo in AMERICA! A Nuova York!- aveva esclamato mia madre, rientrando dal lavoro di cameriera con tre biglietti di sola andata per la terra dalle mille promesse, e due giorni dopo eravamo in viaggio su una super nave enorme.
Mia cugina era rimasta orfana all’inizio della guerra e aveva perso il suo fratellino per la febbre sette anni prima, ma era la mia migliore amica e non so come era riuscita a non crollare, a mantenere tutti insieme i pezzi del suo cuore infranto. Era la persona a cui tenevo di più, la mia compagna di avventure e adesso sarebbe venuta con me in quel paese sconosciuto per conquistarlo.
Quando eravamo salpate a Nuova York, mia madre aveva preso contatti con delle parenti della sua precedente datrice di lavoro e quindi aveva un posto dove andare, negli Hamptons e aveva degli impieghi anche per me e mia cugina. La signora Periwinkle aveva appena quarant’anni e tre figli piccoli, tutti inferiori ai dieci anni. Il compito mio e di Bernadette sarebbe stato di badare ai bambini mentre la madre “governava” la casa e andava in giro per gli Hamptons a mantenere i rapporti sociali con le altre famiglie.

- Wow, è una reggia!- esclamò Bernie quando vide le due stanze che ci erano state assegnate nella Villa Periwinkle. Due camere con la carta da parati a larghe righe color crema e avorio, un letto da due piazze in una stanza e un letto singolo nell’altra e in ciascuna un armadio e una toletta. Ripensando a quello che avevamo a Londra mi venne da commuovermi vedendo dei letti così grandi e in buone condizioni e delle pareti pulite. Abbracciai mia madre, grata del regalo che aveva fatto a me e a mia cugina portandoci via.

Io e Bernie ci adattammo presto alla vita negli Hamptons, mentre mia madre stava in cucina a preparare i vari pasti e spuntini, io e lei andavamo a passeggiare con i piccoli : Sophie, di nove anni, Charles di sette e Micheal di sei, tre angioletti e tre pesti messi insieme, quando volevano erano i bambini più buoni del mondo, altre volte riuscivano a farci faticare sette camicie per farsi fare il bagno.
E fu mentre camminavamo lungo la strada dei negozi che lui mi vide per la prima volta. Charles si era seduto per terra e non aveva assolutamente voglia di tirarsi su a meno che Sophie non gli avesse dato il permesso di giocare con il suo orsacchiotto di peluche, Micheal era entrato con Bernadette nel negozio di animali a comprare del mangime per il suo coniglietto e io ero accovacciata davanti a Charlie cercando di farlo ragionare.
- Signorina, se fossi in lui e avessi tutte le sue attenzioni per me, non mi tirerei su mai e poi mai!- aveva esclamato prima di presentarsi, -Robert J. Peterson.- e mostrarmi il suo stupendo sorriso.

Bobby era tutto il mio opposto, era alto, i suo capelli erano mori e lisci, aveva un po’ di lentiggini sul suo volto abbronzato e era muscoloso ed elegante, sebbene fosse soltanto l’aiutante del fornaio. Fu amore a prima vista.

- Bernie! Non ci crederai mai! Bobby mi ha chiesto di vederci questa sera!- esclamai tornando in camera con la posta. Bernadette si stava lavando nel catino e la trovai nuda e bagnata mentre saltava dalla felicità. Mi abbracciò ancora svestita, - Ethel! È la cosa più bella che tu mi abbia detto da quando siamo qui! Sono così felice!- mi disse all’orecchio, sembrava quasi che si stesse commuovendo. Le accarezzai la pelle nuda.
- Dai, vestiti, che mi devi aiutare a scegliere cosa mettere e come acconciarmi i capelli!- le dissi, mettendole sulle spalle un asciugamano.

Erano le sette e mezzo quando finalmente finimmo di pettinare i miei capelli biondi e ricci. Era tutta la vita che mi creavano problemi per fare acconciature, ma Bernie era una maestra in questo ed era riuscita a fare un capolavoro anche con quei dannati capelli ribelli.
Indossavo un suo abito azzurro in stile impero e una stola di seta blu. Le scarpette erano di mia madre e mi andavano un po’ strette, ma avrei sopportato quello ed altro per essere stupenda agli occhi di Bobby.
- Tesoro mio, sei stupenda!- commentò mia madre quando mi vide, poco prima che uscissi dalla porta sul retro per incontrarmi con Bobby. Le sorrisi riconoscente, arrossendo leggermente e  abbracciandola riconoscente.
-Mamma, tutto questo, tutta questa felicità è solo grazie a te.- le sussurrai ad un orecchio prima di uscire.
 
- Allora, mio cavaliere dove mi porterai stasera?- domandai a Bobby, che era stupendo con la giacca e il papillon, prendendolo sotto braccio.
- Mia signora, ho un’idea folle, che sarei felice di esporle- mi disse, facendomi ridere per il suo tono serio. Lo guardai negli occhi.
- La prego, mi esponga i suoi pensieri!- lo spronai, continuando a sorridere felice.
- Allora, come tutti i venerdì sera, al Club c’è una serata molto chic e se ci giochiamo bene le nostre carte, potremmo riuscire ad imbucarci!- mi disse con un luccichio irresistibile negli occhi. Iniziai a ridere, pensando che scherzasse, quando poi mi accorsi che era serio, accettai senza indugi.
 
- La duchessa Van Der Woodsen e il principe Waldorf, mio caro.- disse Bobby con l’accento più snob di cui fosse capace. Con i capelli tirati indietro e quell’abbigliamento elegante sembrava davvero un principe e sebbene io non mi sentissi minimamente una duchessa, il mio aspetto o il tono di Bobby sembrarono convincere il consierge della nostra identità, il quale ci fece accomodare dentro alla stupenda sala del club.
- Oh mio Dio, ma che melodia meravigliosa!- esclamai, trascinando Bobby al centro della sala da ballo, che era piena zeppa di persone alto locate tutte agghindate a festa. Nella foga del ballo non feci caso alle scarpette che mi massacravano i piedi, né alla folla che ci guardava ammaliata. Sembrava che io e Bobby fossimo nati per ballare insieme.
E ballammo, ballammo tutta la notte, luccicando fra i veri padroni, come se fossimo stati di polvere di stelle.
 
Uscimmo dal club solo a notte fonda e Bobby non mi riaccompagnò subito a casa, ma mi fece fare un giro sul lungo mare, fermandoci nel gazebo situato in un parco lungo la costa.
La luce era tenue e ci illuminava in maniera particolare, facendoci sembrare più belli che mai e misteriosi.
 
- Sai, Bernie mi starà ancora aspettando sveglia, perché le racconti tutta la serata.- dissi continuando a ballare come se ci fosse ancora della musica di sottofondo. Bobby era seduto con le spalle verso la luna, gli occhi gli scintillavano mentre mi fissava ballare come una bambina.
- E cosa le racconterai?- mi chiese sorridendo dolcemente. Feci qualche piroetta, - Che ho finto di essere una duchessa, che queste scarpette sono una maledizione. . . che mi dispiace non sia venuta con noi. . . ha tanto bisogno di divertirsi, per stare meglio- dissi, finendo con una nota di malinconia nella voce. Abbassai lo sguardo, mentre mi liberavo delle scarpe.
Bobby sorrise di quel gesto e commentò:- Devi smetterla di preoccuparti così tanto per qualcosa che non puoi cambiare.-
Lo guardai incuriosita, come poteva dire questo pure sapendo della tragica situazione di Bernie? Lo sapeva che soffriva in silenzio e che io e mia madre eravamo la sua unica ancora di salvezza. Non sapendo cosa rispondergli iniziai a cantare. Una canzone blues delle mie preferite, la mia voce si adattava perfettamente alla melodia e le parole esprimevano appieno i miei pensieri. Bobby rimase fermo, appoggiato ad una delle colonne che reggevano il tetto del gazebo, ascoltando la mia voce.
- Sai, se continui a cantare di cose tristi finirai con il rendere triste anche la tua vita- mi disse, senza cattiveria, ma evidentemente pensando davvero quelle parole. Mi fermai di scatto e lo guardai dritto negli occhi.
- Non pensi che magari cantando di cose tristi, finirò per gettarle fuori tutte dal mio mondo e dal mio cuore?- commentai, esponendogli la mia tesi un po’ infantile. Lui sorrise e si alzò, venendomi incontro.
- Mi sembra alquanto impossibile. . .- disse, mettendomi un braccio attorno alla vita delicatamente e con l’altro prendendomi la mano per iniziare a ballare con me.
- Ma tu non sogni mai cose impossibili?- gli chiesi guardandolo negli occhi che da così vicino erano ancora più belli del solito.
- Sogno di sposarti- mi disse avvicinandosi a me per baciarmi.
Avevo già diciassette anni, ma quello era il mio primo bacio in assoluto. E quella era la mia prima proposta di matrimonio.
Non aspettavo altro, amavo Bobby, lo avevo amato dal primo momento che lo avevo visto, lo avevo amato ogni singolo giorno da quando avevamo iniziato a frequentarci.
Sul momento pensai che stesse vaneggiando, era una follia parlare di matrimonio dopo un solo mese che ci conoscevamo, ma dopo che le sue labbra si appoggiarono alle mie non riuscii a smettere di pensare che era lui che volevo sposare, che non avrei mai desiderato nessun altro, che avremmo avuto dieci bambini bellissimi e che avremmo insegnato a ciascuno di loro ad amare e a sognare. 

 

Questa storia mi è stata ispirata dalla stupenda canzone di Taylor <3 
naturalmente le cose in grassetto blu sono tradotte dalla canzone,
la protagonista di chiama Ethel perché l'hidden message nel testo è
"FOR ETHEL" quindi mi sembrava giusto chiamarla così!
spero vi piaccia,
era per tenere occupate le ragazze che leggono le mie altre ff
mentre penso a cosa scrivere nei prossimi capitoli :),
fatemi sapere cosa ne pensate!
a presto,
LA
p.s 
se vi va di dirmi come faccio a mettere le immagini per farvi vedere come mi immagino i personaggi,
gli aiuti sono ben accetti, anche per mettere banner nelle altre ff! :)
grazie, ancora

LA

  
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