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Autore: Psychedelic Mushroom    15/11/2012    4 recensioni
[Sequel di Bionda Becker]
Non ci vado, anche a costo di legarmi al letto. Non lo farò mai e poi mai.
- Ben io non ci voglio adare dalla nonna -
Carissimo questa è un'introduzione provvisoria. Se porterò avanti questa FF la cambierò sicuramente! :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tadààà... lo so che sono in ritardo, ma sono impegnatissima e lo sarò parecchio quindi i capitoli arriveranno un pò in ritardo :(
Bhe non dico più niente e vi lascio leggere!
Baci <3
                                                 FIONA KAULITZ.

- Allora? -
- Cosa? -
- Vieni con me? -
- Damon, non lo so... cioè io non li conosco e loro sono tuoi amici e... -
- Ma guarda che non sono solo ragazzi ci sono anche delle ragazze... dai, ti prego ti scongiuro - sospiro.
Si è messo in testa di farmi conoscere i suoi amici. Sono sicura che la gente che frequenta ha i suoi stessi hobby e io lì, fra ragazzi che saltano e corrono a desta e a manca, non sarò a mio agio. Io amo la comodità loro amano schiantarsi al suolo saltando da chissà quale altezza.
- Damon tu mi ci vedi in mezzo ai tuoi amici? -
- Sì - dice assolutamente convinto.
- Ok - sospiro.
- Ci vieni? - chiede speranzoso mentre io annuisco.
- Sei grade... ci vediamo più tardi... ti vengo a prendere - mi da un veloce bacio sulla guancia e apre la finestra saltando giù.
Chiudo gli occhi sempre per la paura di vederlo morto sotto la mia finestra e poi vado in cucina.
Stamattina non ho fatto storie e papà non ha dovuto prendermi di peso. Era quasi felice di venire qui, avrei rivisto Damon e passare del tempo con lui mi piace molto. Dov'era stato fin'ora? Insomma, se l'avessi conosciuto prima, probabilmente, avrei evitato tante litigate con mamma e papà.
Mi siedo sul divano accanto al nonno.
- Fiona oggi ti vedo particolarmente contnta... come mai? - sospiro.
Loro non sanno niente di Damon. Non lo hanno mai visto e nemmeno ho intenzione di farglielo conoscere. Porebbero rovinarmi la vita per sempre. Oddio già immagino: io gli dico di Damon, loro lo dicono a papà, papà lo dice a zio, loro mi prendono di peso e mi chiudono in un colleggio... solo dopo avermi messo la cintura di castità ovviamente.
- Così, sono solo di buon umore -
- Beata te - comincia a cambiare canale.
Mi sembra nervoso. Devo insistere? Sì, mi annoio.
- Va tutto bene nonno? - sospirando posa il telecomando accanto a sè e mi guarda per qualche secondo.
- Sì, tranquilla -
- Non è vero... che succede? -
- Niente credimi - sbuffo.
Ieri papà e mamma si sono seduti in cucina con loro e ci hanno chiuso furi. Non sono riuscita a sentire un granchè visto che parlavano a voce bassa. Forse si sono detti qualcosa di brutto, come sempre.
- Avete litigato? -
- Chi? -
- Non so... forse tu con tua figlia? O con papà? Contro chi sei andato questa volta? - chiedo con tono calmo, ma schietto.
- Non vado contro nessuno Fiona -
- Ah no? Bhe direi che non sorridere mai in presenza di tua figlia significa che hai accettato che loro due stiano insieme, o sbaglio? - chedo con tono sarcastico.
- Tu non lo puoi capire -
- Cosa non posso capire nonno? Credi che venire qui un paio di volte alla settimana mi dia un grande sostegno? Pensate che l'amore dei nonni io lo riceva così? No, vi sbagliate perchè io preferirei vedervi raramente ma tutti insieme... sarebbe bello passare una giornata con tutta la famiglia riunita... a Natale per esempio... noi non lo abbiamo mai festeggiato tutti insieme... io e Ben stiamo una volta qui, una volta a casa, una volta da zio... tutto questo non è amore ma è solo una visione distorta di una famiglia felice - sentenzio.
- Fiona basta... esistono tantissime famiglie con dei problemi anche più grandi dei nostri e tu ti lamenti per il Natale? -
- Non è per il Natale era solo un cazzo di esempio... se ne vuoi un altro te lo dico subito... sai papà quanti anni ha? Quaranta... li ha compiuti due settimane fa e non vi siete nemmeno fatti sentire... non credete che forse ci sia rimasto un pò male? No, non ve ne importa proprio -
- A me importa però... -
- Siete troppo pieni di orgoglio... è questo il problema... ora esco... ciao -  mi alzo dal diveno e corro fuori.
Mi sono davvero liberata dicendo quelle cose. Forse sono stata troppo aggressiva, ma dovevo dirgli tutto altrimenti sarei stata capace di fare qualcosa di peggio. Non so perchè ma mi sento un pò strana, forse triste. Vorrei averla una famiglia che va d'accodo, ma sono tutti così orgogliosi da non riuscire a metere le cose in chiaro.
Mi siedo sul muretto e prenso il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Ascolto un pò di musica lasciando la mente libera da ogni pensiero.


                                                                      
                                                                         ***


Sono in questo posto quasi solitario da ormai un paio d'ore. Mi sbagliavo, gli amici di Damn non sono così male però sono comunque molto diversi da me. Uno mi è letteralmente piombato davanti, mi ha teso la mano e mi ha detto: piacere Jack.
Mi sono presa uno spavento terribile però poi ho cominciato ad abituarmi a tutti quei volteggi in aria e a quelli che io definisco schianti per terra. Devo sempre tenere il telefono sotto controllo perchè i nonni non sanno che sono uscita quindi Ben, stranamente, mi fa il piacere di chiamarmi se qualcosa dovesse andare storto. Uscire di casa è stata un'impresa, ma ce l'ho fatta.
- Vuoi? - Damon mi porge una bottiglia di birra e io l'affero annuendo.
Ormai sono qui quindi è meglio divertirsi, no?
Un urlo improvviso mi arriva alle orecchie e mi fa sussultare dallo spavento, ma quardandomi in torno mi rendo conto che era solo una ragazza che era stata presa in braccio da due ragazzi mentre si dimenava per essere lasciata.
Sono persone che all'apparenza sembrano normali, ma non lo sono se vengono in un posto simile: strada asfaltata da schifo, terreno tutt'intorno, tende in cui ho preferito non mettere piede, bidoni con lampi di fuoco che fuoriescono, auto depositete lì da chissà quanti anni e, proprio al centro, un enorme cerchio elevato dove i ragazzi ballano a ritmo di una musica strana.
Ho avuto un pò di paura ad arrivare fin qui perchè, sinceramente, la strada era completamente isolata. Meno male che c'era Damon, lui dice di conoscere ogni angolo, anche il più remoto, di questa città. Ci credo visto che mi ha portata fin qui.
Se stessio insieme questo sarebbe come una prima uscita insieme e questo non è un posto per unaprima uscita, ma non perchè vorrei uscire con lui e adnare in qualche posto romantico, no, è solo che mi incute un pò di paura. Se non ci fossero così tante persone non mi ci vorrei nemmeno avvicinare.
Mi appoggio ad un muretto ai margini. Non capisco come facciano a sopportare la musica a così alto volume ed ininterrottamente. A me sta davvero venendo un mal di testa incredibile.
Comincio a sorseggiare la birra e sorrido quando vedo delle scene tipo: un ragazzo viene preso in pieno da un altro che stava correndo a tutta velocità e non è riuscito a frenare i suoi passi, una ragazza cade facendo una cosa strana e si arrabbia con se stessa ecc.
Sono streni forte, ma sembrano simpatici.

  
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