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Autore: Stellina_chan    15/11/2012    2 recensioni
Medusa alla sua morte non ha lasciato solo un cavallo alato e dei coralli. Se avesse avuto una bambina? E se questa, ormai adulta, cercasse vendetta?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavo ancora una volta sul lungo mare. Solo io e la brezza di terra che durante la notte ti scompiglia i capelli. Non c'era niente che potesse rovinarmi una serata come quella o mettermi di mal'umore: finalmente Caleb mi aveva chiesto di uscire con lui... Ebbene si, una semplice uscita con gli amici si era trasformata nel momento che avrei ricordato per tutta la vita... Non sapevo pero' che la vita, come la conoscevo, stava per finire.

Il rumore dei miei tacchi e il suono delle onde del mare che si infrangevano sugli scogli sembravano completarsi. Intanto pensavo a come Caleb si era dichiarato. Almeno, supponevo che si fosse dichirato. Il ragazzo mi aveva seguita e poi bloccata con le braccia mentre stavo andando in bagno. _ Vorrei chiederti una cosa, Amanda...- aveva esordito -...e non so come fare.- Avevo rivolto i palmi delle mani contro le fredde piastrelle del muro. Erano lisce e piacevoli al tatto. Cercai di sembrare tranquilla. Inutilmente. Tattenni il respiro fino a quando il ragazzo con gli occhi di un verde da stare male, i capelli neri e un fisico atletico non ricominciò a parlare. -Perciò improvviso....- disse con un sorriso che di banale non aveva proprio nulla. -Vorresti uscire con me?- Ero scioccata.... ma nel senso buono. - Se voglio u..uscire con te... noi due da soli?- Il suo viso si fece preoccupato -Si... ma se non ti va non import...- Non lo lasciai finire. -Sarei felicissima di uscire con te.- Risposi sorridendo. -Ok. Grande- Sorrise. Si incamminò per primo verso il tavolo dov'erano seduti i nostri amici e io rimasi appoggiata al muro per 30 secondi buoni. Poi entrai nel bagno delle donne e, solo dopo essermi assicurata che non ci fosse nessuno, mi lasciai andare ad una danza sfrenata. Quando ritornata "normale" (io non sono MAI normale) mi sedetti vicino a Tati, la mia migliore amica (che ovviamente sapeva tutto della mia cotta per Caleb), mi lanciò uno sguardo da "ho capito tutto e non riuscirai ad astenerti dalle mie domande più tardi". Ma stavolta non aspettò neanche il "più tardi". -Hai qualcosa da dire, Amy?- mi punzecchiò. La fulminai immediatamente con lo sguardo -No...- la guardai dritta negli occhi. -... Ma se avessi qualcosa da dire, al limite ne parleremmo più tardi, vero?- la pregai con lo sguardo. Corrucciò la fronte e ritornò alla sua insalata di piovra e patate, e ciò nella sua lingua voleva dire soltanto una cosa "ok ma non finisce qui".
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Oooooooooooooooooooooooook......... avete avuto un bel coraggio ad arrivare fin qui!
Si, lo so, è un pò corto, ma è soltanto il prologo. Prometto che nei prosimi capitoli (greco e latino permettendo...grrr) la storia diventerà più movimentata. Diciamo che questo capitoletto serviva per fare le presentazioni. XD
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