UN BALLO MOLTO SPECIALE
-Bene! Ora Son, mi parli della peste nera- disse il professore guardando dietro i grandi occhiali il ragazzo che iniziò a parlare sull’argomento ma fu interrotto dall’arrivo della bidella  con una serie di fogli in mano.
-Allora ragazzi- lo interruppe il professore con un gesto- tra due settimane si terrà per la prima volta nel nostro liceo un ballo scolastico, il tema sarà una notte sotto le stelle e si prega di mettere l’abito da sera – spiegò annoiato e, dopo aver firmato, restituì il foglio e fece segno a Gohan di continuare.
Nell’ascoltare quella notizia gli occhi di Erasa si alluminrono e già si immaginava con un abito scollatissimo color oro e tacchi 15 e cercava inutilmente di coinvolgere Videl che troncò subito il discorso ballo con un “Non ci pensare!” ben sapendo cosa avrebbe detto o fatto l’amica. Lei non era un tipo da vestito elegante con una borsetta abbinata e tacchi esageratamente alti e di certo non le interessava andare a questo noioso e lungo ballo. La sua serata era stare sul divano a vedere la tv avvolta nelle coperte con il suo amato cagnolino vicino e una busta di ciambelle, non chiedeva altro!
Finita l’interrogazione, Gohan tornò al suo posto e proprio in quel momento suonò la campanella. Tutti uscirono dalla classe lasciando nell’aula solo il professore e Gohan che finiva di preparare la sua borsa.
-Hey Videl!- salutò la ragazza fuori la scuola che lo stava aspettando- vieni a pranzo da me?- chiese innocentemente all’amica, innocenza che venne scambiata per qualcos’altro da Erasa che chiese alla mora: -Non è che mi stai nascondendo qualcosa? Vedi che se scopro che sto per diventare zia, passi i guai!- la minacciò provocando un arrossamento delle guance di Videl che rispose imbarazzata: - Ma che stai dicendo stupida! Io e Gohan siamo solo amici, chiaro?-
Lei e Gohan erano amici… ma le faceva maledettamente male saperlo, lei voleva essere molto di più per lui ma non lo avrebbe mai ammesso, non era una cosa da Videl e poi non sapeva neanche cosa provasse lui per lei; solo amicizia o qualcos’altro? Conoscendo già la risposta Gohan non si preoccupò e ascoltò la conversazione tra le due. Lui voleva andare a quel ballo con Videl ma sapeva che lei non avrebbe mai accettato il suo invito; lo sapeva tutta Satan city che lei non era tipo da balli.
Solo una volta si trovò con Videl a un ballo organizzato da suo padre, riassunto di quella sera: Videl stette ore attaccata a giocare al telefonino mentre suo padre e la compagnia si divertiva a ballare.
Lasciarono la bionda e volarono verso casa Son dove, appena entrarono, furono salutati da Chichi che cucinava il pranzo, Goten che saltò addosso al fratello e Goku che tornava da un allenamento. Ormai Videl andava a pranzo dai Son una o due volte a settimana e per loro lei era diventata una figlia, era ospite a pranzo così tante volte che Chichi iniziò a credere che lei e Gohan si fossero messi insieme.
-Cosa è successo oggi a scuola?- iniziò la conversazione Chichi.
-Io sono stato spostato di banco e la maestra mi ha messo vicino ad Akira… oggi mi ha rubato la merenda ed io ho mangiato 4 invece che 5 panini!- annunciò Goten afflitto.
-Ma Akira non è la figlia del panettiere vicino al supermercato?- chiese curiosa la donna.
-Fi! E’ bruffa e anfifafica e fi frede una fo-fuffo-fio!- confermò Goten con la bocca piena di riso.
Videl fece una risatina, quel bambino era un tesoro e pure molto divertente.
-E voi invece?- chiese ai due ragazzi, dando un’occhiata a Goku che si ingozzava come al suo solito.
-Ehm… niente di particolare!- rispose alla madre Gohan prendendo un attimo di pausa.
-Infatti.. a parte un ballo che si terrà tra qualche settimana- disse la ragazza atona mentre gustava la sua porzione di riso.
-Aaah mi ricordo ancora il mio primo ballo… i vestiti colorati, la musica, il divertimento… sembra fosse successo ieri!- disse sognante Chichi mentre andava a prendere il dolce- Gohan, perché non partecipi?- chiese infine Chichi al figlio maggiore che stava per strozzare a sentire quella domanda.
Il pranzo passò sereno e i due ragazzi andarono in camera per fare i compiti (non pensate a male :3) continuando a parlare del più e del meno. Dopo qualche oretta ne uscirono per andare a fare un giro ed allenarsi un po’.
-Videl- la chiamò a un certo punto il moro- volevo chiederti una cosa ma non so come la prenderai!- disse serio. La ragazza si iniziò seriamente a preoccupare o meglio a sperare che quella domanda non fosse incentrata su di loro- vorresti venire al ballo con me?-
Videl non sapeva che rispondere. Non aveva voglia di andarci ma se andava anche lui poteva pensarci… era solo un ballo alla fine, un ballo che le avrebbe cambiato la vita…
-Va bene!- rispose con una strana vitalità- ma se non mi diverto me ne vado intesi?-  propose infine ghignando.
Lo sguardo di Gohan diceva tutto anche senza rispondere. Aveva detto di si e si sentiva bene con se stesso, con il mondo e di buon umore.
Dopo incominciarono a scontrarsi non seriamente finché per scansare un colpo lui non le finì addosso. I loro nasi erano vicinissimi, potevano sentire il respiro dell’altro sul proprio viso e preso da un impulso avvicinò la sua bocca a quella della mora e le loro labbra si unirono in un candido e casto bacio.

Dewa mata a tutti! :) O genki desu ka? In giapponese significa "come va?" questa è la prima parte della mia nuova ff.. spero vi piaccia anche se a me sembra un po moscia ma non vi preoccupate la seconda parte sarà molto più interressante... come pensate continuerà? Ditemelo e lasciatemi un commentino! :* sayonaraaaaa :D Miss_fairy
PS chiedo scusa per eventulai errori e ripetizioni.. :)