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Autore: Allegra_    15/11/2012    7 recensioni
Versi liberi, sciolti,
non credo neppure che questa possa essere definita una poesia,
ma parole scese di getto
e digitate senza pensare,
innamorata come sono
del ticchettio dei tasti pigiati dalle dita.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come Fuochi D'Artificio


Versi liberi, sciolti,
non credo neppure che questa possa essere definita una poesia,
ma parole scese di getto
e digitate senza pensare,
innamorata come sono
del ticchettio dei tasti pigiati dalle dita.
 
Perché non c’è niente di meglio,
di quando apri una pagina di World
e inizi a scrivere.
Così, senza pensare,
nemmeno il tempo di formulare un pensiero,
che le tue mani già si muovono agilmente sulla tastiera.
 
Scrivere per stare bene,
per trovare un proprio posto nel mondo,
scrivere per vivere,
per amare gli altri
ed amare sé stessi.
 
Forse molti non troveranno neppure un filo logico
in queste mie parole,
ma diciamoci la verità,
quando mai i pensieri di un’adolescente piangente
in una fase post primo amore
hanno avuto un senso ??
 
E nonostante non voglia e non lo abbia scelto,
sono proprio io la povera addolorata.
 
E non piango più,
perché sono caratterialmente
troppo forte per farlo,
e non rido più,
perché non sono così falsa da fingere,
e non amo più,
perché il mio cuore è fin troppo occupato.
 
Perché il bello di un’adolescente innamorata,
è che puoi prenderla in giro,
deriderla,
ucciderla dentro,
ma il suo amore per te non muore,
nonostante i fulmini e le intemperie
rimane vivo e costante.
 
E la cosa più brutta è quando
lui ti manca con tutta l’anima,
e tutta la tua anima sa
che per lui non è lo stesso.
 
E fa piangere,
ma aiuta,
e talvolta uccide,
talvolta fortifica.
 
Ed io aspetto soltanto di smettere di dolermi
e far si che questo peso mi scivoli di dosso,
come l’acqua salata delle onde
che si sono appena infrante sulla riva.
 
Ed è un’onda anomala la mia,
talmente forte ed irruente da distruggermi.
 
Passando ore nello specchio a contemplare i miei occhi,
diceva che erano stupendi
e passava giornate a fissarli,
volendo quasi imprimerli nella sua mente.
 
E quindi perché non farlo tornare qui
con la semplice forza del ricordo ??
Occhi che prima di tutti inaugurano l’amore,
perché magici non siete ??
 
Mi avevano sempre detto quanto l’amore fosse bello,
mai quanto facesse male.
Perché tutti ti spiegano come curare la ferita,
ma non come sopportare il dolore.
 
“Amo i fuochi d’artificio”
“Io amo te”
 
E piango guardando ciò che più mi affascina,
ricordandomi stretta tra le sue braccia,
quando la realtà sembrava lontana anni luce,
e  sentivo che il Sole non era poi tanto caldo ed indispensabile,
paragonato alla sua stretta.
 
Perché in fondo noi siamo un po’ stati
come fuochi d’artificio,
esplosi troppo in fretta nel cielo,
per poi disperderci nell’aria,
senza lasciar nulla,
se non una leggera sfumatura di grigio,
che nemmeno un minuto ed già sparita,
finita.
 
E una mattina mi alzo sconfitta,
ma un raggio di sole filtra dal vetro della mia finestra.
E capisco che nonostante tutto,
la speranza è ancora in me.
   
 
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