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Autore: Infinite Sky Driver    16/11/2012    4 recensioni
"[...]Per quello potevo affermare che tra i due vi era un profondo amore.
Ma uno di quelli che non si vedono più. [...]"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Si, ho scritto ancora. *ride*  So che dovrei continuare l'altra fic, ma....l'ispirazione sembra aver abbandonato quelle povere parole (?) Perciò scrivo qualcosa, in attesa di avere una bella illuminazione (Y)
Intanto vorrei dire che questa "Cosa"....l'ho scritta un po' di tempo fa, e mi ispirava molto, già già, si si, Oh yeah!
Ok, spero tanto che riesca a far immedesimare nello stesso modo in cui immedesima me, Buona lettura <3 (Dimenticavo di dire che ho cambiato nik (?) Prima ero Jejy, ma...ho deciso di essere in simbiosi con la mia pagina Tumblr, dato che anche li sono InfiniteSkyDriver, se volete dare un'occhiata <3 )     




Un amore così grande era, il loro.
Passeggiavano tranquillamente per la strada, noncuranti degli sguardi che la gente ottusa lanciava loro.
Le loro mani unite, le dita indissolubilmente intrecciate.
Solamente guardandoli, si capiva quanto uno tenesse all’altro; dai loro sguardi, dalla premura con cui il ragazzo moro andava un passo avanti all’altro, fulminando chiunque potesse ferire il suo compagno. L’altro lo adorava. Pendeva letteralmente dalle sue labbra.
Lo seguiva, stringeva possessivamente la sua mano come se tra le dita avesse avuto il suo cuore.
I loro occhi si cercavano in continuazione. Il biondo l’amava profondamente, così come l’altro.
Si sedettero poco distanti da me. Capii subito che il ragazzo basso era più grande. Gli spostò la sedia così da farlo accomodare, il biondo non se ne accorse nemmeno, prendendo subito posto; probabilmente era una cosa abituale, un gesto che era solito fare, e purtroppo più unico che raro.
Per quello potevo affermare che tra i due vi era un profondo amore.
Ma uno di quelli che non si vedono più.
Quei due ragazzi stavano insieme perché entrambi volevano il bene dell’altro. Erano complici, sorridevano e si imbarazzavano per piccole cose. Qualche volta si perdevano in smancerie, ma non si lasciavano mai andare troppo, badando a non attirare troppo l’attenzione.
Mi parve di sentire qualche nome. Prima un certo Minho, ma non era uno di loro, probabilmente un amico.
Poi Jonghyun. Doveva essere il ragazzo basso.
L’altro non lo capii subito, poiché Jonghyun non lo chiamava con il suo nome, ma con dolci e divertenti nomignoli.
Mentre bevevo il mio caffè e fingendo attenzione per il giornale sul tavolino, ascoltavo la loro storia d’amore diventare sempre più intensa.
Il biondo istigò l’altro, ridendo successivamente. Aveva una risata assai acuta per essere un uomo.
A quel punto sentii il suo nome, richiamato dal moro. Kibum.
Kibum e Jonghyun.
Jonghyun e Kibum.
Si, stavano bene insieme.
Una delle cose che mi fece davvero impressione fu un bacio.
Dire che non me l’aspettavo è poco.
Il loro non fu un bacio qualsiasi.
Inizialmente il loro comportamento mi sembrava alquanto sospetto. Kibum si guardava continuamente intorno, mentre Jonghyun gli passava un braccio intorno alle spalle e gli sussurrava qualcosa all’orecchio.
Mi parve di sentire un “non qui” da parte del biondo, ma l’altro non voleva saperne.
Le persone iniziarono ad allontanarsi quasi avessero capito la situazione e in poco tempo rimasero soltanto loro, ed io.
A quel punto, anche loro mi notarono. Mi diedero un’occhiata veloce, ma non persero tempo a concentrarsi sulla ragazza dell’ultimo tavolo, troppo impegnati a mangiarsi con gli occhi.
Quando distolsero lo sguardo a me, ecco che accadde.
Fu emozionante. Sentii letteralmente una fitta allo stomaco.
Non sapevo se continuare a guardare o no. In fondo stavo invadendo la loro privacy.
Oh, al diavolo la privacy.
Continuai ad osservare la scena da una fessura della mia rivista.
Si avvicinarono lentamente. La mano di Jonghyun si appoggiò con delicatezza sul viso di Kibum, letteralmente arrossito.
Lo accarezzò, provocandomi un brivido lungo la schiena; se aveva fatto quello su di me, figuriamoci l’effetto che avrebbe avuto su quel povero ragazzo dall’aria stravagante.
Fu proprio lui a colmare gli ultimi millimetri di distanza tra loro, probabilmente stanco di aspettare.
A quel punto il sangue iniziò a ribollirmi e girarsi nelle vene.
Non avevo mai visto un bacio talmente dolce, e mai nemmeno avuto una reazione del genere guardandolo. Tra due ragazzi, poi.
Le loro labbra si sfiorarono inizialmente, come se si saggiassero soltanto.
Così fecero per un altro paio di volte, sempre con delicatezza. Jonghyun lo trattava come un petalo di rosa. L’altro si scioglieva tra le sue braccia come miele d’estate.
Quando Kibum socchiuse gli occhi, sorridendo appena, Jonghyun gli rispose con altrettanta dolcezza, espressa con un sorriso unico e da pelle d’oca. Il bacio che mi riservarono per la fine fu fenomenale.
Le loro labbra si unirono ancora, schiudendosi leggermente per far si che le lingue si abbracciassero per un attimo, senza malizia, senza vergogna, senza volgarità. Semplicemente in un gesto d’amore, di passione, di necessità di sentirsi più vicini.
L’uno dell’altro.
Quando poi Kibum si scostò leggermente e riuscii a leggere nel suo labbiale un “ti amo”, sussurrato sorridendo, un lungo brivido mi percorse da capo a piedi, rendendomi consapevole di cosa significasse davvero, la parola Amore.

 

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