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Autore: HermLOL    16/11/2012    1 recensioni
Terzo anno del trio ad Hogwarts.
Tutto scorre normalmente, tra la storia di Fierobecco, il Gramo, Sirius Black.. con delle piccole questioni irrisolte:
E se Draco ed Hermione nascondessero un segreto al di là delle ipotesi perverse che le vostre menti da FanFictioners possono formulare?
E se Severus Snape non agisse solo mosso dall'odio verso Sirius?
Tanti SE animano questa storia..
..vedremo se arriveranno anche i MA.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione, Hermione/Severus
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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“Potter, è vero che sei svenuto?” la voce canzonatoria di Draco Malfoy raggiunge le orecchie di Hermione Granger per la prima volta dopo settimane. È stato così bello non sentirla per tutta l’estate!

“Ignoralo, Harry” dice premurosa la Grifondoro, stando ben attenta a tenere un tono di voce alto così che il Serpeverde possa sentirla.
E lui sente, infatti non manca di rispondere: “Granger, per quanto Potter sia sfigato merita comunque più di te, inutile che provi ad attirare la sua attenzione. Non attireresti neanche un ciocco di legno in quel senso..” e con una sonora risata di scherno torna a mangiare lo stufato.
Hermione, paonazza, non alza lo sguardo continuando a concentrarsi sulle patate al forno, che sono ancora tutte nel piatto. Le è passata la fame, sostituita da una morsa di rabbia allo stomaco, come ogni volta che Malfoy fa qualche battutaccia su di lei.
“Hermione, non starlo a sentire.. prima o poi la pagherà quel figlio di…” “RON!” Hermione alza di scatto la testa per fulminare l’amico con lo sguardo: non vuole che usi quel linguaggio, neanche se si tratta di Malfoy. Ron ammutolisce in fretta e questa scenetta strappa un sorriso ad Harry, che finisce il suo succo di zucca aromatizzato alla menta accantonando l’imbarazzante episodio del suo svenimento sul treno.
 
Finita la cena Silente fa il solito discorso di inizio anno, parlando però dei Dissennatori e incoraggiando tutti a “trovare la serenità anche negli attimi più tenebrosi”.
Non appena l’anziano preside termina di parlare i prefetti –compreso un Percy Weasley esaltato per il suo ruolo da Caposcuola- iniziano a scortare i primini nei rispettivi dormitori, e ben presto la sala inizia a svuotarsi.
Il trio Grifondoro decide di temporeggiare per poter tornare in tutta tranquillità nella Sala Comune. Ma la loro tranquillità viene subito minata dall’imponente ed inquietante figura di Severus Snape che si para di fronte ai tre con un ghigno cattivo sul volto.
“Potter, Weasley, Granger! L’anno non è ancora iniziato e voi già tramate? Filate nei vostri dormitori!”
“Ma professore, noi..” prova Hermione, ma viene subito interrotta da una spallata di Draco, talmente forte da farla sbilanciare e finire addosso al professore.
Mentre il biondino Serpeverde schizza via sghignazzando insieme ai suoi due scagnozzi, Tiger e Goyle, il professore spinge via Hermione esclamando irritato “Granger, 10 punti in meno per la sua invadenza! Ed ora filate via!” detto questo gira sui tacchi   e marcia fuori dalla Sala Grande, diretto probabilmente verso i sotterranei.
 
“Dieci punti! Dieci punti! L’anno è iniziato da.. quanto, due ore?” sbraita un indignato Ron mentre sale con gli altri due le scale che portano al settimo piano. Harry rincara la dose:“È ingiusto! Hermione dovresti protestare da Silente! O dalla McGranitt.. non stavi facendo niente! E poi ti ha spinto Malfoy, ne siamo testimoni noi! Domani ti accompagna da..”
“Non mi accompagnate da nessuna parte! Recupererò quei dieci punti alla prima lezione, state tranquilli. Non voglio mettermi contro il professore.. quest’anno sembra agguerrito più del solito..” Hermione si ferma a metà scalinata, osservando il suo orario e l’elenco delle materie. Come farà a seguire tutti quei corsi in un giorno solo? Deve assolutamente parlarne con la McGranitt. E non può aspettare domani mattina, deve farlo prima dell’inizio delle lezioni..
“Ripensandoci” dice lentamente, intascando l’orario e l’elenco delle materia e guardando i suoi due amici “credo sia meglio segnalare quest’ingiustizia alla McGranitt, sapete. Ma ci andrò da sola!” si affretta a precisare alzando una mano per impedir loro di protestare “Avete combinato troppi guai, la vostra presenza non gioverebbe.. e poi io non finirò nei guai se qualcosa va storto, voi probabilmente sì” li guarda e sorride radiosa, poi si volta mulinando i capelli e corre a perdifiato giù per la scalinata, urlando “Buonanotte ragazzi!” e sparendo inghiottita dal primo corridoio fiocamente illuminato.
“Quella è matta, te lo dico io. Andiamo, Harry..” esordisce sbadigliando Ron mentre sale gli ultimi scalini e proferisce la parola d’ordine davanti ad un’assonnata Signora Grassa che rivolge ai due uno sguardo truce per averla tenuta sveglia tutto quel tempo ad aspettare che si decidessero ad entrare.


Hermione Granger cammina per i corridoi semibui del castello diretta verso l’ufficio della McGranitt. Ha un po’ paura di essere scoperta a gironzolare per i corridoi di notte, ma è una questione di estrema importanza. A parte l’incontro con Mrs Purr a circa metà della scalinata del sesto pianio, riesce a raggiungere l’ufficio della professoressa senza problemi. Ripreso fiato bussa timidamente una e poi due volte: sta per bussare nuovamente quando la porta si spalanca rivelando un’assonnata Minerva McGranitt, avvolta nella sua vestaglia scozzese.
“Signorina Granger? Qualche problema?”
“Niente di grave, professoressa. Volevo solo parlare del mio orario…” inizia tentennante: ha una strana sensazione, come se qualcuno la stesse osservando. Non si sente a suo agio, così chiede “Posso entrare per parlargliene, professoressa?”
“Non ce ne sarà bisogno, signorina Granger, sapevo già che avrebbe riscontrato problemi ed ho concordato una soluzione col Preside. Solo un attimo…” la professoressa sparisce nel suo ufficio, tornando poco dopo con una catenella dorata  con appesa una clessidra come ciondolo. La porge alla ragazza, che si affretta a metterla al collo e nasconderla sotto gli abiti, annuendo con vigore all’affermazione “Suppongo lei sappia tutto sull’argomento, Granger”.
“Grazie, professoressa”
“Di niente signorina Granger. La usi con criterio, mi raccomando! E ora fili a letto, non dovrebbe essere qui! Buonanotte” detto questo la donna congeda con un gesto la ragazza e chiude la porta.
Hermione Granger si stringe nella divisa di Grifondoro come a voler proteggere quel segreto dorato appeso al suo collo. Peccato che la sua sensazione di disagio sia fondata: Draco Malfoy l’ha seguita e ha assistito alla scena, ed ora è lì, celato dietro una grande colonna con un ghigno malvagio sul volto, a decidere come venire allo scoperto, aspettando paziente come un predatore attende un passo falso della sua preda.
“Granger” il Serpeverde scivola di lato silenziosamente, come farebbe una serpe velenosa, lasciandosi bagnare dalla luce della luna che, giocando con luci ed ombre sull’oro dei suoi capelli e sulla sua pelle d’alabastro, lo rende bellissimo e terrificante allo stesso tempo.
“Malfoy!” la ragazza si irrigidisce sobbalzando, gli occhi che guizzano da destra a sinistra in cerca di una via di fuga. Come una preda braccata.
“Non avere paura, Granger.. non voglio farti nulla. Non ancora” sibila girandole attorno, avvolgendola tra le sue spire, senza però stringere. Come si dice: la vendetta è un piatto che va servito freddo. “Non ancora… bisogna aspettare, Granger” rallenta fino a fermarsi a pochi centimetri dal suo viso. Ghiaccio e fuoco si incontrano. Freddo e caldo. Bene e male. “E’ tutta questione di tempo… ho ragione, Granger?” la serpe ha stretto le sue spire e scoperto le zanne avvelenate.
Hermione deglutisce e tenta di mostrarsi perplessa: ma non si può ingannare il maestro della menzogna.
“Non capisco cosa vuoi dire, Malfoy..”
“Oh, taci Mezzosangue. L’unico pregio che hai è la perspicacia, non cercare di sembrare ancora più patetica di quello che sei normalmente togliendoti anche quella…” una pausa, giusto per godere dell’odore pungente della paura che si irradia in ogni fibra del corpo della sua preda, poi la serpe allenta la stretta liberandola “Comunque tranquilla, non ho intenzione di dirlo a nessuno. Sarà il nostro piccolo segreto…” sibila ghignando, guardandola negli occhi prima di ritrarsi nuovamente nel buio e strisciare via, lasciandola sola. Hermione fissa il fascio di luce che prima illuminava gli occhi ingannatori del predatore. Rimane immobile, ansante e piena di timore: l’ha incastrata.
Draco Malfoy ha messo nel sacco Hermione Granger.
La serpe ha reso prigioniera la sua preda.
E intende avvelenarla lentamente.
   
 
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