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Autore: Allegra_    17/11/2012    4 recensioni
È tutta questione di scegliere: mantenere la maschera, oppure toglierla mostrando il volto.
Nessuna delle due è giusta, nessuna è sbagliata, semplicemente sono diverse.
Se continui a tenere la maschera, farai sempre in modo che il mondo ti identifichi per quello che non sei, ma per ciò che vorresti essere.
Se la togli però, dovrai essere pronto a sorbirti tutte le prediche, gli sgradevoli commenti, le prese in giro: tutto senza poter piangere in silenzio, senza che nessuno riesca a vedere altro che i tuoi occhi dai piccoli fori.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 1:

 

Iniz Tutto Con Un Semplice Incontro


Sempre devi lottare per avere ciò che desideri
<< Colpisci !!! >> strillò l’uomo dal fisico più che muscoloso, guardando la ragazza sul ring con espressione forte e dura.
L’ennesima goccia di sudore scese lungo la fronte della ragazza pugile,  ma lei la lasciò stare, troppo impegnata a sferrare pugni a destra e a manca per colpire il suo avversario: un ragazzo magrolino ma stranamente muscoloso, con una potenza davvero notevole.
Aveva insistito durante settimane per arrivare a confrontarsi contro pugili maschi, stanca della debolezza e fragilità delle  ragazze contro le quali da sempre si era battuta, vincendole.
Nessuno ti regalerà mai niente, sarai costretto a prenderti tutto da te
<< Avanti mettilo al tappeto !!!  >> continuava ad urlare il suo allenatore da sotto il ring, incitandola a continuare, a vincere, come da sempre aveva fatto.
Un perfetto gancio destro, un altro ancora, e finalmente il ragazzo di fronte a lei crollò sul pavimento sporco di sudore e polvere.
L’arbitro contò i fatidici 3 secondi con il cronometro, prima di prenderle la mano e di alzarla annunciando a tutti la sua vittoria.
I presenti batterono le mani entusiasti, festeggiando ancora una volta il trionfo di quella giovane dall’incantevole forza.
La ragazze scese dal ring correndo ad abbracciare il suo allenatore, nonché padre, Andrew Jekker, proprietario del Jekker Boxing Club, palestra nella quale in quel momento era appena terminato l’ennesimo incontro.
Sua moglie era morta di parto e da allora si era ritrovato solo, con una neonata bellissima, ma allo stesso tempo irrequieta, piena di energia, esuberante ed incontenibile.
La piccola aveva da poco imparato a camminare, quando suo padre la portò per la prima volta nel suo club di boxe nel centro di Dublino: in realtà c’era già andata un’infinità di volte, ma quel giorno di Novembre, all’età di appena 2 anni, la bambina aveva iniziato a prendere lezioni di boxe, allenata da suo padre.
E quel giorno di inizio Dicembre, all’età di 17 anni, la sua “bambina” aveva vinto l’ennesimo incontro, rendendolo ancora una volta colmo di felicità.
Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta
Per la famiglia Jekker era davvero difficile dimostrare i proprio sentimenti, tendevano ad essere chiusi in sé stessi, socievoli si, ma quasi mai affettuosi ed amorevoli.
Eppure quel pomeriggio freddo, dentro una delle più famose palestre della nazione irlandese, i due si abbracciarono trionfanti alzando le braccia al cielo e ringraziando come sempre la donna che li guardava dall’alto, aiutandoli in tutte le loro attività.
<< Sei stata bravissima tesoro !! >> sussurrò il padre all’orecchio della ragazza che sorrise contenta.
Nulla la rendeva più felice di una vittoria come pugile.
Aveva dedicato tutta la sua vita a quello e solamente a quello, non aveva mai avuto un fidanzato, e le uniche amiche che avevano erano sua cugina Clarice, che viveva con suo padre insieme a lei e al suo, e una sua compagna di classe dai tempi dell’asilo, Franciska.
Oltre Clar e Kika, la ragazza non aveva amiche del suo stesso sesso, al contrario era circondata da amici maschi, alcuni davvero bellissimi doveva ammettere, che condividevano con lei la vita scolastica e quella sportiva, come ad esempio Mike, il suo migliore amico, o anche Fred, Jorge, Paul …
Non avrai compagni nella tua scalata verso il trionfo, sarai sola, circondata da persone che t’inciteranno, ma che non avranno il coraggio di starti accanto.
La ragazza, oltre ad essere una pugile davvero in gamba, era anche bellissima: capelli neri e ondulati fino ai fianchi, occhi verde smeraldo, sguardo intenso e profondo, labbra grandi e carnose, magra ma con una forza impressionante, e con unico difetto la scarsa altezza, che il più delle volte le causava problemi negli incontri, ma alla quale cercava di non fare caso.
Ma essendo cresciuta con un padre ed uno zio entrambi vedovi e ex pugili, la ragazza non aveva mai imparato a valorizzare o ad apprezzare la sua bellezza, per lei era superflua, sovrastata dalla sua forza e potenza, che aveva appreso negli anni a controllare e ad utilizzare a livelli eccessivi nello sport.
Il suo nome era Allison Jekker, conosciuta da tutti come Ally, ed era la ragazza meno dolce e femminile che esistesse sulla faccia della Terra, almeno all’apparenza.

***                                          ***                

Nessuno hai mai detto che la crescita sia semplice, ma neppure che sia un inferno. Ti conviene viverla a modo tuo, senza dare troppo peso ai pareri degli altri … inutili.  
 Era passato un giorno esatto dall’incontro dove ancora una volta Ally era riuscita a brillare in mezzo ad un ring, e quel pomeriggio come tutti gli altri, la ragazza si trovava in palestra ad allenarsi davanti al suo sacco personale: quello azzurro in fondo alla sala, che portava il suo nome cucito sopra.
Non avrebbe saputo dire quanti colpi aveva dato a quel sacco che suo padre le aveva fatto trovare appeso per la prima volta il giorno del suo quinto compleanno, quando già gareggiava contro le bambine dei quartieri lì vicino.
Ogni giorno si allenava per qualche ora al sacco, prima di passare all’azione vera e propria sul ring, insieme ai ragazzi del suo stesso livello.
Al Jekker Boxing Club c’erano più di 10 allenatori che lei conosceva alla perfezione, abituata com’era a ritrovarseli spesso a cena il venerdì sera, ma gli unici con cui da sempre era disposta ad allenarsi erano suo padre, e suo zio Tyler.
<< Bel gancio destro !! >> la voce di Andrew Jekker, suo genitore, le arrivò alle orecchie proprio in quel momento.
<< Hey papà !! >> sorrise Ally senza però distrarsi dal suo allenamento.
<< Fai una pausa adesso, devo parlarti >> l’uomo si allontanò verso il suo studio, lasciando la ragazza curiosa di nuovo sola con il suo sacco.
Gli sferrò un ultimo colpo prima di togliersi i guantoni azzurro cielo che portava, dirigersi verso gli spogliatoi per riporli nel suo borsone dell’Adidas preferito, quello che portava sempre con sé agli allenamenti, e agli incontri.
Non fece caso alla sua calda e comoda tuta che se ne stava appallottolata in malo modo nel suo armadietto, mentre con indosso una stretta canotta bianca e una coulotte dello stesso colore si incamminava verso il luogo dove suo padre aveva scelto di parlarle, domandandosi quale argomento potesse essere così importante da interrompere i suoi allenamenti.
Come suo solito non bussò alla porta, ma la aprì di scatto mormorando un leggero << Toc, toc !! >>
L’ex pugile se ne stava seduto dietro la sua scrivania ma, Ally notò con dispiacere, che non era solo nel suo studio.
Joshua Fenix, più comunemente chiamato Josh, se ne stava con le braccia incrociate di fronte a lui, la sua solita espressione di altezzosità e superiorità in volto.
Allison non lo sopportava, ed era strano, visto che adorava fare amicizia con tutti i ragazzi, soprattutto coloro che praticavano il suo stesso sport e, ahimè, doveva ammettere a sé stessa che dopo averlo visto combattere, aveva potuto constatare che il ragazzo era il miglior pugile di tutto il centro … dopo di lei ovviamente, ci teneva a precisare nei suoi pensieri.
Perderai la strada giusta, romperai la tua bussola, inciamperai nella corteccia di un vecchio albero, cadrai provocandoti ferite che probabilmente non si rimargineranno mai.  Ma dovrai  sempre riuscire a rialzarti, non ci dovrà essere un solo istante in cui dubiterai della tua forza,in cui perderai le speranze e proverai a smettere di lottare … mai.
<< Bene ragazzi, adesso che siete tutti e due qui, vorrei informarvi di una cosa. >> esordì suo padre, ignorando bellamente l’espressione scocciata sul volto di Ally.
<< Allison tesoro, tu conosci Josh e sai che è uno dei migliori pugili in questa palestra, se non addirittura il migliore. >>
La ragazza sbuffò sonoramente al sentire gli elogi che venivano fatti al biondino, il quale sorrideva soddisfatto apparendo ai suoi occhi ancora più presuntuoso ed antipatico.
<< E tu Josh, sai che mia figlia Allison nonostante sia una ragazza, ha buonissimi risultati nelle competizioni maschili, se non addirittura ottimi e migliori di molti ragazzi del centro. >>  la pugile fu fiera di sé stessa al sentire quelle parole, e soprattutto l’orgoglio con il quale suo padre le pronunciava.
<< Bene, io e gli altri allenatori abbiamo deciso che sarete voi due i pugili che rappresenteranno il Jekker Boxing Club alle competizioni nazionali per le quali la palestra si è qualificata.>> i due si guardarono sorpresi, scoprendo che almeno per un attimo nelle loro vite, avevano provate la stessa sensazione: stupore, eccitazione, e in fondo a tutto anche un briciolo di timore e paura.
Andrew Jekker non fece caso alla loro fugace intesa, anzi continuò con il suo discorso tralasciando del tutto i sentimenti dei due: << Rimane solo un ultimo incontro a livello regionale, gli avversari sono della Favourite Activity Boxing, una palestra del nord della nostra regione.  Sosterrete un incontro a testa e se vincerete, il posto alle Nazionali per questa regione è vostro. >>
Lo sguardo che i due lanciarono nello stesso momento all’uomo fu piuttosto chiaro: ce l’avrebbero fatta, lo avevano promesso a loro stessi.
Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. E tu sei una persona dura, non dimenticarlo.


Piccolo Angolo Di Luce: 
Hola !!!  Idea partorita di getto e ambientata nel mondo della boxe, protagonista dal carattere particolare e frasi in grassetto che riportano tutti gli insegnamenti che le sono stati dati durante i suoi 17 anni.
Fatemi sapere se vale la pensa di continuare, spero di si.
Un bacino< 3

xoxo

   
 
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