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Autore: Nathan Renko    17/11/2012    1 recensioni
Questa storia è ambientata in diversi parti del mondo: si va dall'Asia fino all'America e magari si passa anche per l'Europa. In un futuro alternativo in cui gli Stati Uniti hanno dato guerra ai maggiori Paesi mondiali, sconfiggendoli attraverso la Bomba Grey. Adesso la maggior parte dei territori mondiali si trovano sotto il dominio Statunitense. Un'alleanza di ribelli, capitanata da Jack Alexanderson, cerca di sventare questa schiavitù però mascherata dalle belle parole del presidente Barckley.
Genere: Azione, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Altro capitolo della mia serie Action. Spero vi piaccia. Buona lettura e un'abbraccio ^^ -The End Is Here!




Sentivo un cambiamento. Non ero piu' lo stesso. Incominciai a vedere tutto rosso, i miei occhi lacrimavano. Iniziai a cambiare aspetto, divenni diverso, persi completamente la sensibilità. Pochi minuti dopo svenni. Mi ritrovai Dave davanti. Vidi il suo volto normale, ma provavo odio verso di lui. Stava con mia figlia, e non potevo sopportarlo ma prima non mi aveva mai dato fastidio. Mi levò il casco della tuta e... Non ero piu' io. Lacrimavo sangue. Mi levò la casacca della tuta, e mi ritrovai con una maglia nera a maniche corte. Mi potevo guardare le mani, erano sporche le dita cambiarono, iniziai a trasformarmi, le braccia si bucarono e iniziai a perdere sangue da esse, si rupperò improvvisamente. Urlai e mi alzai. Il mio volto cambiò radicalmente. Mi avvicinai a Dave e lo attaccai. Volevo azzannarlo, levargli tutti i pezzi di carne che aveva e squartarlo vivo. Mi diede un cazzotto e mi spinse. Misi la ma mano sulla parte bassa dei pantaloni e presi il Tomahawk. Sferrai un fendente con tutta la furia che avevo, ma lo schivò (era abbastanza prevedibile come colpo), riuscìì a colpirlo dietro la schiena lo spinsi lateralmente e poi gli diedi un calcio su una gamba facendolo cadere. Si allontanò e mi disse:

-"Jack riprenditi! Non sei tu, ti prego! Non farlo!"-

Urlai. Senza motivo e con tutta la forza e la cattiveria che provavo tentai un colpo e lo presi alla gamba. Volevo sbranarlo, non mi bastava ucciderlo. Doveva soffrire come soffrivo io! Mi avvicinai mentre Dave urlava di dolore, lo presi per la gola e lo appoggiai alla parte esterna della navicella, staccai il Tomahawk dalla gamba del povero Dave e poi pronunciai qualcosa, nemmeno io riuscivo a capire cosa dissi, ma urlavo e provavo odio. Improvvisamente però levai le mani dal collo di Dave e feci cadere il Tomahawk, urlavo ancora di piu' e mi accascai a terra. Urlavo in un modo indescrivibile. Mi era stata sparata una freccia tranquillante, Clara era arrivata in tempo per fermarmi insieme ai suoi compagni. Dave si rialzò, io ero cosciente ma non facevo nulla. Mi prese sulle spalle e mi portò all'interno della base. Ero seduto, e vedevo la scena intorno a me, ma non capivo bene cosa succedeva. Mi sentivo impotente. Mi venne iniettato altro tranquillante ma non mi addormentavo, rimanevo sveglio ad osservare ciò che succedeva intorno a me. Clara mi guardava e piangeva, buttata nelle braccia di Dave, e anche io caddi nelle braccia del dispiacere. Lacrime di sangue le mie, strane, ma avevano lo stesso significato di quelle normali. Non sentivo piu' niente, solo un fischio all'orecchio che mi provocava un'enorme mal di testa. Iniziai a sbattermi ma ero intrappolato in una camicia di forza e legato ad una sedia. Urlavo, urlavo ed urlavo ancora. Sul volto di Clara le lacrime, e vedevo che mi fissava. L'unico legame che avevo con il passato. Dave, aveva solo fermato il sangue disinfettando la parte lacerata e coprendola con una benda. Improvvisamente si distacco da Clara, prese la sua Desert Eagle e me la puntò al petto. Mi muovevo e urlavo ancora di piu' per il suo affronto. Si abbassò leggermente, in modo da avere la faccia allo stesso livello della mia. Prima ci chiamava bestie, ma adesso cosa provava? Compassione? Odio per ciò che gli avevo fatto? Puntò la pistola alla mia testa e ad un tratto mi fermai. Lo guardai dritto negli occhi... Ero arrabbiato e gli urlai ancora una volta in faccia dopo pochi secondi. Stava per premere il grilletto, mancava pochissimo.

-"Non c'è la faccio." Si fermò improvvisamente e mi guardò ancora negli occhi.

-"Non possiamo provare a curarlo, a prendere una sorta d'antidoto?" Chiese Dave.

-"Gli unici antidoti creati non fanno altro che rallentare il cammino del virus verso lo stadio finale." Rispose Clara con le lacrime ancora sul volto e singhiozzando. Mi guardava ancora, e io indispettito dalle sue lacrime e dal suo sguardo, mi muovevo freneticamente, cercando di liberarmi. Credevo fosse a causa di Dave, ma non lo era. Non capivo cosa stava succedendo intorno a me, provavo solo rabbia e un terribile dolore alla testa.

-"Dì a James di prepararlo, poi vediamo cosa succederà."

James era un'esperto in questo campo. Era laureato in medicina, specializzato in armi battereologiche ed era uno stimato scienziato prima della creazione della bomba Grey. Lasciò il dipartimento dell'Area 51 quando venne a scoprire degli esperimenti che si facevano sugli umani a proposito della sostanza radioattiva contenuta nella Grey.

 

Circa 30 minuti dopo

 

-"Proviamo a rallentare."

Mi venne iniettato da James un'altra sostanza, infilzando l'ago nel mio collo, quando entrò completamente dentro di me urlavo ancora di piu'. Mi muovevo freneticamente e non riuscivo a controllarmi. Improvvisamente mi calmai. Il mio volto, da rosso sangue che era, divenne leggermente piu' rosa. Il dolore alla testa calò, e non ero piu' incazzato come prima. Ma ciò era solo la tregua prima della tempesta.

  
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