Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Steangine    17/11/2012    1 recensioni
Un paio di grossi e lucenti occhi azzurri lo fissavano dall'oscurità celata sotto il letto di Tsunayoshi.
Natsu incontra un ragno, un ragno che ha fame. Ma lui ancora non lo sa.
- Box Heiki centric
- Natsu / Bester / Toto (OC box heiki)
- Nonsense
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Toto è una box heiki da me ideata per un mio OC (maschio, ovviamente, sono monotematica). E' un Joltik di Pokèmon (se non sapete chi è googlatelo e vergognatevi prima di farlo, per non conoscere tanta carineria in un ragno) solo che invece di essere giallo è totalmente bianco. Questa one shot è scritta per un puro nonsense, ispirazione tratta da un commento di Charlie. Se stai leggendo, la one shot è dedicata a te!

 

 

 

Del ragno che mangiò il leone (e del micio spaurito che non lo fermò)

 

 

Un paio di grossi e lucenti occhi azzurri lo fissavano dall'oscurità celata sotto il letto di Tsunayoshi.

Natsu, accucciato a distanza di sicurezza, pronto a scattare via al minimo segno di pericolo, ricambiava lo sguardo con aria intimorita, incerto se la cosa migliore fosse rimanere lì immobile oppure fuggire alla ricerca del suo padrone.

All'improvviso si aprì un altro paio di occhi, più piccoli, più sottili.

E Natsu pigolò un patetico ruggito, trovando immediato rifugio sotto il tappeto di fattura italiana. Sotto la stoffa un bozzo evidente tremava.

Natsu strinse gli occhi, sperando che quella cosa, che aveva avuto la sfortuna di fiutare, se ne andasse via il prima possibile.

Sentì uno schiocco e si rannicchiò ulteriormente. Poi qualcosa lo afferrò per la coda, il buio sicuro del tappeto scomparve.

Il piano delle camere da letto a quell'ora del giorno era totalmente deserto, quindi nessuno sentì il suo miagolio disperato.

 

 

Toto schioccò le chele e Natsu lo osservò con sospetto.

Il ragno saltellava attorno a lui scodinzolando con fare giocoso, piegato in avanti quasi pronto ad un assalto. I suoi quattro occhi erano piegati in un'espressione rubiconda, pareva che sorridesse mentre attirava con successo l'attenzione del leoncino.

Compiva cerchi concentrici, avvicinandosi sempre di più al suo obiettivo.

Natsu non smise di guardarlo preoccupato.

Improvvisamente Toto si fermò, ad un centimetro da Natsu e lo fissò dal basso. Quindi attese.

Attese.

Attese.

Attese.

E attese.

Finchè una timida zampetta gialla non sfiorò la sua bianca. Si toccarono con fare curioso, una, due, tre volte.

Alla quarta Toto rimosse ogni inibizione e, felice, saltò di peso addosso a Natsu.

Di nuovo nessuno sentì un miagolio rasposo, ma questa volta Natsu riuscì a fuggire via. Perchè più che un leoncino in quel momento era un gattino spaventato e perchè in fondo era la box heiki di ImbranaTsuna.

Tuttavia Toto, pensando che fosse un gioco, emise un tenero pigolio giocondo e gli zampettò dietro.

 

 

Natsu piegò la testa di lato e sul suo musetto si dipinse un'espressione curiosa. Il suo nuovo amichetto stava inspirando l'aria a singulti: ogni singhiozzo lo scuoteva sempre più, facendogli sollevare in alto la testolina, quasi si reggeva solo su due zampe.

Il leoncino seguì i movimenti fino a che la testa non iniziò a girargli e decise di smetterla.

Et-chiu!

Qualcosa di biancastro e filamentoso gli finì sul muso e subito Natsu si diede delle zampate per liberarsi da quella fastidiosa presenza, dunque non vide Toto scivolare indietro per parecchi metri, spinto da una misteriosa forza che lui non conosceva, ma che era un semplice starnuto.

Il ragno sbattè contro qualcosa nascosto nell'ombra del salotto e si levò un pericoloso ringhio.

Natsu riconobbe l'odore soltanto quando la bestia si rivelò con quel suono gutturale e la paura lo inchiodò lì dove si trovava.

Gli occhi iracondi di Bester lampeggiarono, le sue mascelle schioccarono e Natsu fu sicuro che Toto fosse appena finito nelle possenti fauci.

La box heiki di Xanxus fissò con superbia quell'avanzo di felino che pretendeva di appartenere alla sua stessa famiglia.

Furono istanti carichi di tensione e se Natsu avesse saputo di poterlo fare, sarebbe svenuto dalla paura.

Tutto terminò però in uno sbadiglio: Natsu non era tanto degno da essere considerato una minaccia o anche solo un disturbo. Bester saltò con eleganza sull'ampio divano davanti al caminetto e, senza ulteriore indugio, si addormentò.

Natsu non seppe cosa fare.

Chiu chiu chiu chiu chiu chiu chiu.

Uno strano verso, a metà tra uno schiocco dolce e uno squittio, riempì in breve la stanza.

Quando Bester si ridestò una sottile ragnatela lo aveva ingabbiato. La bestia ruggì, provò a divincolarsi dai fili dall'aspetto debole e Natsu rimase ad osservare i suoi sforzi con stupore: nonostante la forza che l'animale possedeva, quella trappola sembrava non voler cedere.

Natsu balzò di lato ed emise uno stridulo ruggito: Toto era riapparso senza preavviso accanto a lui.

« Nya?! »

« Chiu! »

L'arrampicata sul divano, nonostante fosse un ragno, fu più ardua del previsto. Toto vi si posizionò davanti e agitò la codina fissando con decisione la stoffa; con un salto vi si aggrappò e rimase lì immobile per qualche secondo prima di muovere una zampetta alla volta. Ad ogni movimento era accompagnato un versetto che si faceva via via sempre più stridulo.

Natsu camminava avanti e indietro in preda all'agitazione, poichè non sapeva se essere più preoccupato del fatto che Toto sarebbe potuto cadere, oppure del fatto che se Bester si fosse liberato sarebbero stati entrambi il suo pasto immediato.

Toto però non caddè, Bester riuscì a liberarsi e il ragno, con un gemito soddisfatto, si accasciò sui cuscini.

Bester ringhiò e Natsu dal basso riuscì a scorgere chiaramente un gran quantitativo di cuoricini dalla natura ignota scaturire da Toto.

Le chele schioccarono, più forte rispetto a prima.

E la porta si aprì.

« Ah, Toto, eccoti! »

Una mano afferrò il ragno e Natsu potè avvertire un chiaro versaccio di disappunto.

Il ragazzo osservò Bester.

« Toto... » esordì serio « ...quante volte ti ho ripetuto che non puoi mangiare le box heiki del cielo? Sai che non le digerisci e sputi ragnatele per una settimana! »

Fu allora che Natsu imparò a svenire.

 

 

 

Lo so, dovrei scrivere il capitolo 2 di Ritagli di Stoffa e ricominciare Stairway to Sky, tuttavia io ho i ritmi leeeeeenti e placidi… non chiedo scusa.

 

[Semplice curiosità: il chiu di Toto nella mia testa si pronuncia rapido, con l’accento sulla “u” e un tono di voce dolce, ma non acuto – no, non lo registro, scordatevelo]

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Steangine