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Autore: Rico da Fe    17/11/2012    0 recensioni
Un'ode a uno dei piu' bei gioielli del Bel paese la dove il si' sona.
Un gioiello, purtroppo per noi, effimero: un giorno scomparirà
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Venezia
 
Quando alla sera ci si aggira per le tue vie misteriose, Venezia, si scoprono i tuoi piu’ oscuri segreti.
Il sole ormai rosso e ferito dal mare porta via la tua maschera dai colori vivaci, rivelando alla luna la tua malinconica bellezza; le gondole, sinuose, scivolano sulle acque del Canal Grande, silenziosamente, quasi temessero di svegliarti. Nel tuo silenzio, un colombo solitario si alza in volo; un leone alato, in cima a una colonna, incomincia a piangere.
E tu, Venezia, triste sposa delle acque, alla notte confidi tutta la tua malinconia: quanti eserciti sono partiti dal tuo porto, quante donne hanno pianto i loro mariti, quante piogge, quante nevi, quanti raggi di sole ti hanno accarezzata mentre tu, muta e piangente, vivevi nei secoli, soccombevi per mano dei Turchi e risorgevi ancora, senza mai riposo, senza mai poterti abbandonare a un sonno eterno.
Ma presto, Serenissima, il mare pietoso accoglierà le tue dolenti preghiere, il leone piangente presto assaggerà le acque salmastre, le cupole dorate di San Marco si copriranno di un velo azzurro, mentre il sole, corteggiato da un volo di colombi, morirà per l’ultima volta sulla tua laguna incantata: e mai al mondo ci sarà un’altra Venezia, perché solo tu fosti, sei e sarai per sempre la candida Venere delle acque.
 

  
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