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Autore: Psychedelic Mushroom    18/11/2012    2 recensioni
Cosa poteva saperne lui?
Non avrebbe mai potuto immaginare che, da quella sera, tutta la sua vita sarebbe cambiata.
N.B. questa FF avrà pochissimi capitoli! xD
RECENSITE ;D
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                          L'amore è cieco.

- Tom sei pronto? -
-Sì, arrivo -
Non ci voglio andare, porca troia! pensò Tom fra sè e sè mentre finiva di allacciarsi le scarpe. Quella sera avrebbe partecipato ad una delle solite feste noiose a cui partecipano tutti 'quelli famosi'. Odiava il fatto di essere definito 'famoso' e non sopportava doversi nascondere sempre quando non desiderava essere notato. Ma questa era comunque la vita che aveva scelto di vivere: paparazzi, ragazzine e feste in continuazione. La vita da vip gli piaceva in alcuni casi, ma quanto adorava tornare a casa e mettersi sul divano a guardare la TV con accanto i suoi cani!
Sospirò e si diede coraggio cercando di sembrare il più contento possibile.

*

Cosa poteva saperne lui?
Non avrebbe mai potuto immaginare che, da quella sera, tutta la sua vita sarebbe cambiata.

*

- Questo champagne è una cosa meravigliosa. Assaglialo - Tom scosse la testa scocciato.
- Che noioso che sei, Tom! - sbuffò Bill riprendendo a sorseggiare la sua bevanda pregiata.
Tom continuava a guardarsi intorno sperando con tutto se stesso che il tempo passasse più velocemente. Le lancette segnavano le 23:36 quando, distogliendo lo sguardo dall'orologio che portava al polso, vide qualcosa che gli fece mancare il fiato: una ragazza dai lunghi e ricci capelli biondo cenere, gli occhi di un azzurro chiaro, il sorriso teso sul volto, un corpo magro e minuto. Per Tom era semplicemente bellissima. Cominciò ad osservarla da lontano; i suoi movimenti erano leggeri e eleganti. Il ragazzo non riusciva a credere ai suoi occhi. Non aveva mai visto qualcosa di più bello in tutta la sua vita. Voleva parlare con quella ragazza, ma era nervoso e si rese conto che il suo cuore aveva preso a battere troppo forte.
Cosa gli stava prendendo? Lui non si faceva mai trasportare così dalle emozioni; non per una ragazza!
Scosse il capo e cercò di distrarsi, ma la sua attenzione veniva attirata ogni minuto dalla ragazza come se ci fosse qualcosa di magnetico. La ragazza gli aveva anche mandato qualche sguardo, almeno così gli era sembrato.
Si alzò dal tavolo e senza dire niente a nessuno uscì a prendere un pò d'aria. Si sentiva oppresso, non ce la faceva più di stare accanto a persone che non avrebbe più rivisto, a ragazze che lo osservavano con malizia, ad anzini noiosi che cercavano di fare stupide battute per riempire i momenti di silenzio. Forse, l'unica persona salvabile lì era suo fratello, ma non ne era molto sicuro: Bill, quando erano soli, gli diceva sempre che era felice della sua vita da super star.
Contento lui... pensò uscendo dal locale.
Passeggiò un pò per il parcheggio mentre fumava una sigaretta. Ecco un'altra cosa che odiava. Lui fumava solo perchè era troppo nervoso e aveva scoperto che la nicotina era un ottimo rilassante; il migliore oltre ad una bella dormita probabilmente. Sapeva che si stava rovinando, ma cosa poteva farci? Ormai ci aveva fatto l'abitudine a fumare solo per attenuare lo stress accumulato durante tutto il giorno.
Quando ebbe finito, la gettò via e si avvicinò alla sua macchina. Fece per entrarci, ma si blocco quando sentì delle voci dietro di lui. Si girò e vide che proprio quella ragazza che lui aveva minuziosamente osservato nel locale, stava uscendo accompagnata da un signore sulla cinquantina. Quest'ultimo teneva una mano dietro la schiena della ragazza come a dirigerla nei suoi passi. Si avvcinarono ad una grande macchina nera e l'uomo l'aiutò a salire e, dopo, si mise al posto di guida e andarono via. Tom era rimasto fermo a guardare quella scena; aveva i brividi. C'era qualcosa di strano in quella ragazza, ma non riusciva a spiegarsi cosa.
Forse sto davvero impazzendo pensò Tom cominciando a camminare verso l'entrata. Doveva ritornare dagli altri anche se un pò controvoglia.
Nel locale le luci si erano abbassate e la musica risuonava fortissima, forse anche troppo per Tom che sentiva la testa scoppiare.
Si avvicinò alla sua guardia del corpo con l'unico intento di chiedergli un favore. Gli chiese la lista degli invitati alla festa. Saki cominciò a pensare che quel ragazzino per cui prestava servizio ogni giorno fosse davvero impazzito, ma andò subito in cerca di qualcuno che potesse aiutarlo con i nomi degli invitati.

*

- Tom - lo chiamò Saki mentre lui stava fumando nel giardino della sua villa.
- Dimmi - gettò via la sigaretta e si avvicinò impaziente al suo interlocutore.
- Ho trovato la lista - gliela porse e lui l'afferrò con le mani tremolanti.
Lesse tutti i nomi e quando incontrò il suo sorrise; sì, anche lui era invitato. Adesso doveva solo scoprire quale nome apparteneva a quella ragazza tanto bella quanto misteriosa.
- Grazie -
- Posso chiederti cosa ci devi fare? - chiese Saki abbastanza incuriosito dal comportamento di Tom.
- Devo trovare una persona - sorrise e si salutarono. Tom rientrò in casa e corse in camera sua.
Doveva cercare quella ragazza, doveva trovarla. Accese il suo pc e cominciò a cercare ogni nome della lista. Se alla festa c'erano tutte persone famose l'avrebbe5 trovata sicuramente. I suoi occhi si imbatterono in un nome: Isis Rostenbarch. Quando vide le foto si rese conto di averla trovata. Era lei e si chiamava Isis. Si sentiva al settimo cielo mentre cercava più cose su di lei: era una pianista come suo padre. Era per metà francese e per metà tedesca. Cominciava davvero a restare affascinato. Stava cercando di non fare pensieri sconci perchè sentiva che dentro di lei c'era qualcosa di strano, forse diverso quando, come un fulmine a ciel sereno, lesse una cosa che lo lasciò sconcertato: Isis Rostenbarch, cieca dalla nascita, ha cominciato a studiare pianoforte all'età di sei anni...
Tom non potè non collegare quello che aveva visto nel parcheggio con quello che aveva appena letto.
Come aveva fatto a non rendersene conto? Si stava dando dell'idiota da solo quando pensò che, forse, si stava interessando troppo a quella ragazza. Lasciò scorrere la pagina del pc leggendo tante cose sulla sua vita, sui premi vinti grazie alla sua abilità col piano e tante cose che lo attiravano.
Non ho mai fatto una ricerca così approfondita pensò sorridendo fra sè e sè.
Ricominciò a guardare le sue foto: era bellissima e, che gli piacesse, era una cosa davvero strana. Di solito lui preferiva le ragazze dai capelli lisci e castani o rossi; lo attiravano come nient'altro, ma lei era l'opposto. Si sentiva davvero strano e sapeva di non essere mai stato in quella condizione per una ragazza.

*

- Non mi ero mai interessato davvero al pianoforte però adesso ho capito quanto può essere bello e ho proprio bisogno di andare a vedere un concerto di musica classica. Ti prego - Tom stava implorando David come non aveva mai fatto in vita sua, ma lui sembrava irremovibie; voleva almeno sapere perchè si stava interessando tanto alla musica che fin'ora aveva definito noiosa, ma Tom non voleva dirgli che era solo per Isis.
- Tom dimmi il vero motivo per cui vuoi vedere un concerto di musica classica e giuro che ti ci faccio andare -
- Ma te l'ho detto! Voglio ascoltare qualcosa di decente che però non sia fatto dalle mie belle manine. Dai - si sedette accanto a lui e cominciò a fare lo sguardo più dolce che gli potesse riuscire.
- Tom, la verità -
- Ok, te lo dico - sbuffò Tom rassegnato.
- Mi sono preso una ... cta -
- Eh? -
- Una coa -
- Tom non hai una paralisi facciale e sai parlare, almeno credo, quindi parla perbene -
- Ho una cotta per una che suona il pianoforte! - confessò sospirando.
- Oh, questa mi sembra un pò strana ma tu non scherzi mai su queste cose quindi penso che ti credo -
- Allora mi lasci andare? -
- Sì, vai - Tom lanciò un urlo di felicità e soddisfazione e abbraccià David che lo allontanò velocemente.
- C'è un solo problema che poi non so se si può definire problema però un pò lo è - disse il ragazzo un pò impacciato.
- Quale? - sospirò David.
- Lei è cia -
- Eh? -
- Ciea -
- Tom ci risiamo? -
- E' cieca! - David sgranò gli occhi.
- Non ci credo. Tom, solo tu sei capace di metterti in questi casini. A te piace davvero? - gli chiese sperando che Tom non volesse solo portarsi a letto una ragazza con il suo problema.
- Sì, è dalla festa di sabato che non faccio altro che pensare a lei -
- Buona fortuna - gli diede una pacca sulla spalla e scomparve nello studio dove Bill era intento a registrare.
Finalmente, dopo tre giorni di sconfinata ricerca, era riuscito a scoprire dove si sarebbe tenuto il concerto di pianoforte ed era addirittura riuscito a strappare un permesso a David. Quello doveva essere uno dei suoi giorni fortunati.
...



Note: Saki è Saki, portiamogli rispetto! Aahahhaha recensite tesorucci <3 *-*

  
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