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Autore: Tomlinsoff_1D    18/11/2012    3 recensioni
Quelle immagini mi offuscavano i pensieri ed entravano prepotenti nella mia mente, quel padre che voleva solo sesso da me...ed io incoscente e bimba che lo soddisfavo, mi serviva qualcuno, mi serviva un'ancora di salvezza ma chi?
-Faith
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Eccola lì, quella ragazza, quella che si stava rovinando la vita davanti una bottiglia di alcool e una siringa di extasi...era sola, come sempre, come lo era sempre stata, nessuno voleva stare con lei, una tossicodipendente-alcolista di 17 anni che barcollava invece di camminare. Si odiava per quello che faceva, ma continuava a farlo con la convinzione che poi avrebbe smesso...e tutto per colpa sua, per colpa di quello stronzo. Quelle immagini spazzavano via i suoi pensieri ed entravano nella sua mente con prepotenza, non riusciva a realizzare il fatto che un padre voglia da una figlia ancora bimba solo del sesso, era per lei un'idea pazzesca, ma che a lei era successa.

*Flash-back*
-Ed eccoci a casa, allora cosa vuoi fare oggi? Vuoi stare con il papà?
La bambina con i boccoli biondo-cenere che le contornavano quel visino tondo con due occhioni di quel colore misto tra il blu oceano e il verde smeraldo sorrise con i suoi dentini ancora piccoli, come lei...innocente e incoscente.
-Allora cosa facciamo oggi? E se andiamo in camera del papà e andiamo a giocare insieme?
La bimba sorrise all'idea di poter giocare da sola con il suo papà, la sua mamma non c'era più era morta da qualche tempo ma lei non ne era consapevole, lei non sapeva nulla di quella donna, ed era piccola, non lo voleva nemmeno sapere, in quel momento voleva solo giocare con il suo papà, magari con le Barbie, oppure a nascondino, quel gioco che lei adorava tanto. Così l'uomo la portò in braccio fino alla sua stanza, la poggiò sul letto e le disse che prima l'avrebbe spogliata. La bambina era piccola non poteva sapere...la spogliò e le tolse quelle mutandine con le paperelle che piacevano tanto alla piccola, le amava, amava quei piccoli animaletti che in tutte le posizioni stavano su quell'indumento, e poi era colorata e lei amava vedere i colori, era sempre allegra, tutti le dicevano che era uguale alla sua mamma. Il padre però continuò con il suo "gioco" e iniziò con il suo dito ad entrare in lei, la piccola iniziò a piangere dal dolore ma il padre non si fermò bloccò la bimba con le mani sui piccoli piedini e si tolse i pantaloni, abbassò i suoi boxer blu e entrò nell'intimità della piccola, lei continuava a piangere, non riusciva a smettere, il padre continuava con spinte forti e non si fermava....
*Fine Flash-back*

"BASTA!" Disse quella ragazza urlando, forse a se stessa o forse a quelle immagini che si ritrovava davanti ogni mattina, ogni sera ed ogni notte....era disperata, nessuno sapeva di quegli abusi e nessuno doveva saperlo. Quella bimba con quei magnifici boccoli era cresciuta, era diventata una donna oramai agli occhi di tutti era solo una matta che andava in giro con i capelli spettinati, vestita di nero....ma quegli occhi, si quegli occhi la ingannavano, erano magnifici, erano di un colore indescrivibile, la sua tristezza si leggeva come in un libro per bambini. Quella tristezza se la sentiva addosso ogni giorno che passava e ogni giorno si sentiva sempre più sporca...aveva diciassette anni eppure si doveva sentire una donna, aveva perso la verginità a soli 4 anni e non per sua volontà. Aveva sentito questo peso sulle spalle per 14 anni, perchè era rimasta lì in quella casa, subiva un abuso al mese, ogni maledettissimo mese, fino a quando un giorno del 25 settembre del 2009 se n'era andata da lì era scappata da tutto e da tutti, quella bambina che amava i colori che amava tutto giò che fosse fosforescente era diventata una donna troppo presto, era diventata una donna senza accorgersene, era diventata quella ragazza che odiava tutto, si vestiva con tutto ciò che non avesse colore, i suoi capelli divennero lunghi troppo lunghi da non stare in una coda, divenne la tipa strana della scuola della quale ne divenne lo zimbello...non aveva amici, nessuno le si avvicinava, eppure quella ragazza non era così. Lei era Faith, Faith Melton, la ragazza dagli occhi tristi, ma con la voglia di andare avanti.
"Ehm..scusa posso sedermi?"
Faith al sentire quelle parole si impaurì a scuola nessuno la calcolava, ma quella voce, quella voce femminile alle sue spalle la sorpese così si girò e dinanzi a lei le si presentò quella che lei avrebbe definito "bellissima", aveva i capelli di un biondo platino, lunghi, si vedeva che ci teneva perchè erano bellissimi, una maglia sul pompelmo e dei jeans che risaltavano le sue gambe, non era uno di quegli stecchini di ragazza del tipo modella che lei odiava, aveva una sua forma, e lei adorava quelle ragazze, le definiva vere e non montate...le piaceva, così le rispose come non faceva da anni
"Sì certo..."

_____________________READ ME______________________

Alloooora, lo so è molto triste rispetto a quello che avevo scritto prima che per il momento è SOSPESO PER MANCANZA DI CREATIVITA'. Oggi è venuto fuori questo e sinceramente a me piace! A VOI?
DITEMI LA VOSTRA E NE SARO' GRATA! :)
-Faith(non scoprirete mai il mio vero nome Muahahahahah)
VI AMO :D

  
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