Anime & Manga > Suzumiya Haruhi no yūutsu
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Autore: DistantJohn    18/11/2012    1 recensioni
Per evitare di doversi trasferire, Kyon ottiene la possibilità di abitare a casa di Haruhi. Sapendo che questo significherebbe dover conoscere i suoi genitori, Kyon scopre velocemente che la mela non cade lontano dall'albero. KyonXHaruhi
Scritta in origine dall'autore americano JonBob0008, la fiction è ora tradotta completamente in italiano!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

«Senza ulteriori ritardi, Haruhi Suzumiya partirà con il disclaimer.»
Haruhi prende un foglio di carta e inizia a leggere. «Questa storia è una Fan Fiction. L'autore della storia non è il proprietario dei personaggi, delle location e degli eventi che riguardano questa storia. Coloro che affermano... Perché devo leggere questo? Non è una cosa ovvia?»
Kyon scrolla le spalle. «Non m'importa, fallo e basta, così possiamo andarcene.»
Haruhi getta il foglio e se ne va. «Dimenticatelo. È noioso. Andiamo!»
Kyon fa il suo primo facepalm e segue Haruhi.

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Meet the Suzumiyas
Incontro con i Suzumiya

Era una giornata normale all'aula del club. Stavo riflettendo sulla mia prossima mossa di scacchi contro Koizumi. Eravamo più o meno a metà partita, ed era ormai chiaro che stavo per batterlo nel momento in cui mangiai la sua regina nella mossa precedente. Seriamente, fu una mossa così stupida che sospettai l'avesse fatto di proposito. Perché gli piacciono così tanto questi giochi se gioca in modo così terribile?
Asahina-san era occupata con dei compiti che sembravano essere di matematica. Anche se in genere dà l'immagine di avere uno scarso intelletto, vederla completare i problemi sembrava proprio indicare che era molto più intelligente di quanto voleva dimostrare. Mi piacerebbe solo saper fare matematica bene quanto lei.
Nagato-san era seduta nel suo solito angolino, leggendo ciò che sembrava una vecchia versione in spagnolo di Don Chisciotte. Iniziai a riflettere se ci fosse una lingua che effettivamente Nagato non conoscesse. Magari c'era una qualche lingua tribale africana o sudamericana. Non c'era dubbio sul fatto che se la cavasse perfettamente con le lingue più popolari.
Infine, i miei occhi si mossero per guardare in centro alla stanza, dove il nostro comandante sembrava guardare con attenzione qualcosa sul computer. Credevo che fosse un video, forse una clip di uno di quei show che esplorano le case stregate. Ma fui rapidamente corretto quando Haruhi si lasciò andare ad un verso di esasperazione.
«Oh, andiamo! Non posso credere che abbia fallito! Ero sicura che avrebbe vinto quei soldi!»
Confuso dal suo commento, decisi di aprire la mia bocca. «Cosa stai guardando, un quiz a premi?»
Haruhi sollevò un sopracciglio per guardare nella mia direzione, un ovvio segnale che mi sbagliavo ancora. «Ovvio che no! Guardavo un show con questo cosidetto fisico che cerca di vincere il milione di dollari di premio dato dalla James Randi Foundation.»
Ah, ora ha tutto un senso. La James Randi Foundation è un organizzazione fondata dal famoso scettico e illusionista James Randi. Viaggia per il mondo cercando spiegazioni razionali per presunti eventi paranormali. Ero un po' un suo fan fino all'anno scorso, prima che incontrassi Haruhi.
In ogni caso, la sua fondazione offre un premio di un milione di dollari americani a chiunque riesca a dimostrare sotto condizioni da laboratorio un fenomeno paranormale. Il premio é disponibile da anni, eppure nessuno l'ha mai vinto. Questo è un po' una spina nel fianco per Haruhi, che voleva trovare a tutti i costi qualcosa di paranormale.
«Mi fa infuriare!» continuò Haruhi. «Se ci sono persone con poteri paranormali in questo mondo, perché nessuno ha ancora ottenuto il premio?»
Be', potrei pensare ad un paio di motivi. Uno, potrebbero semplicemente non esserci fenomeni paranormali. Due, questi con abilità paranormali non sono a conoscenza del premio o non riescono a partecipare per ragioni oltre le loro possibilità. Oppure, tre, a quelli che possiedono un'abilità paranormale non interessa vincere il premio.
«Oh, andiamo, Kyon! Pensi davvero che questi siano i motivi? Credo che stiano cercando di coprire la verità!»
Dubito fortemente che sia così. Credo ancora alle mie ragioni. Sapevo bene che la prima non era il giusto caso. Sapevo già che alieni, viaggiatori del tempo ed esper sono reali. La seconda possibilità sembrava piuttosto improbabile dato che è un premio molto famoso e qualcuno con dei poteri veri dovrebbe riuscire a provarli. La terza possibilità, date le mie conoscenze, sembrava la più logica. Alieni, come Nagato, sarebbero scarsamente interessati a farsi conoscere al mondo dal momento che devono rimanere nascosti per osservare Haruhi. Lo stesso potrebbe essere detto per gli esper, anche se ripensandoci le loro abilità non sarebbero ricreabili sotto condizioni da laboratorio. Riguardo i viaggiatori del tempo, provare la propria esistenza causerebbe un paradosso, e il loro potere è derivato dalla tecnologia avanzata più che da eventi paranormali.
Haruhi si alzò dalla propria sedia, un'espressione di sfida disegnata sul volto. «Dichiaro in questo preciso momento che la James Randi Foundation è nemica giurata della Brigata SOS! Dichiaro loro guerra! Guerra!»
Dubito fortemente che la JREF si preoccupi di uno pseudo club di una scuola giapponese. James Randi non ha circa ottant'anni? Sono sicuro che si stia più preoccupando di rimanere vivo piuttosto che altro.
E fu lì che Koizumi disse "scacco" mentre ero distratto dalle frasi senza senso di Haruhi. Dannazione, non dovresti riuscire a battermi!
Fortunatamente riuscii a rovesciare quella partita e battere Koizumi. Poco tempo dopo, le attività di quel giorno finirono e ci preparammo per tornare a casa. Quel giorno fu uno piuttosto rilassante per la brigata, e di certo non me ne volevo lamentare. Era passato un mese dall'ultima cosa strana accaduta (quella bizzarra cosa  delle forme di vita di dati dentro al mio gatto). Il nuovo anno scolastico era iniziato senza troppi problemi e sembrava essere cambiato ben poco oltre alle classi che ora sono differenti.
Abbastanza presto, giungemmo al solito ritrovo per separarci e prendere ognuno la propria strada. Il tragitto verso casa fu meno che memorabile mentre camminavo verso la porta di casa. Non mi aspettavo di vedere nulla di strano durante il resto della giornata, ma sfortunatamente mi sbagliavo. La prima cosa che notai fu la mia sorellina in lacrime accucciata sulle scale davanti alla porta. Prima di potermi avvicinare per chiederle cosa c'era che non andava, mia madre mi raggiunse...
La mezz'ora successiva fu completamente surreale. Continuavo a ripetere a me stesso che tutto quanto non stava succedendo che era tutto uno scherzo. Mi spiegò che mio padre era stato trasferito ad un altro ufficio molto più a nord, e che ci saremmo dovuti trasferire per permettergli di andare al lavoro. Saremmo partiti la domenica stessa, e io sarei dovuto andare in una nuova scuola. Saremmo andati ad abitare in casa di alcuni parenti fino a che non ne avremmo trovato una nuova. Continuavo a sentire la mia sorellina pregare mia madre di non farci partire e dirle che le piaceva andare a scuola qui. La realtà dei fatti è che mi sentivo allo stesso modo. Mi stavo davvero divertendo in questa scuola. Iniziai a pensare ai miei compagni Taniguchi e Kunikida, e anche a Tsuruya. Pensai a tutta la Brigata SOS da Asahina a Nagato, e perfino a Koizumi. Infine, pensai ad Haruhi... Come avrebbe reagito alla notizia della mia partenza? Senza dubbio questo sarebbe stato un vero problema.
Passai il resto della giornata nella mia stanza, sentendo uno strano dolore allo stomaco. Sapevo che avrei dovuto avvertire tutti quanti che stavo per partire, ma non riuscivo a trovare la forza per farlo. Contavo di farlo il giorno successivo.
Potevo solo cercare di indovinare cosa sarebbe accaduto dopo aver rivelato la notizia ad Haruhi...

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N.D.T.
Ciao! Ho iniziato a tradurre questa storia perché è stata fatta davvero molto bene e vorrei che anche in italia la si potesse apprezzare. Sappiate che è molto lunga, per cui cercherò di non rubare spazio.
L'autore originale è JonBob0008, sul sito www.fanfiction.net. L'opera viene tradotta e pubblicata in italiano ccn il suo permesso. Il titolo è stato mantenuto come l'originale.
Ma ecco un paio dritte sul come traduco, giusto per non spaesare.
Traduco anche i commenti dell'autore, che spesso troverete in cima e in fondo alla pagina, isolati rispetto alla storia da cinque trattini (come faceva l'autore).
Poche volte ci saranno miei commenti...
Mantengo i suffissi (es. Tsuruya-san, Asahina-senpai...)! In italiano non si usa, mentre in americano sì. Ho deciso di lasciarli anche in questa versione... perché mi andava.
Uso i modi di dire più vicini posssibili a quelli usati dall'autore. Mantengo anche (se possibile) la costruzione della frase. Anche i termini sono quasi sempre gli stessi.
L'autore alterna il passato e il presente nei verbi a seconda del bisogno per descrivere la situazione. Ho cercato di mantenere questa cosa.
Infine, uso il metodo di scrittura italiana. Ad esempio, in americano per fare i dialoghi si mettono delle virgolette (""), mentre in italiano si usa un altro tipo di virgolette (« »). Ovviamente, cercherò anche di rispettare la grammatica italiana nel miglior modo possibile...
Per tutto il resto, cercherò di mantenere il più possibile lo stile originale dell'autore. Al prossimo capitolo!
  
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