Anime & Manga > D.Gray Man
Segui la storia  |       
Autore: Reo    19/11/2012    2 recensioni
Allen, costretto a scappare dalla sua vecchia vita e in cerca di risposte, si ritroverà a fare il maggiordomo nella villa del misterioso Conte del Millennio, e tutto per un solo obiettivo: scoprire il mistero legato alla sua nascita.
[Raiting sempre più rosso con il proseguimento della storia]
[LavixAllen, TykixLavi, Tykix?]
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Rabi/Allen
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dance in the alley of sin. 
Tutti i diritti sui personaggi a Katsura Hoshino, che ringrazio profondamente per aver creato uno dei manga più belli di questo decennio. 

La carrozza si fermò poco vicino Londra. Il vento freddo e pungente di fine ottobre scompigliò i capelli del ragazzo mentre usciva. 
<< Non dovrei dirtelo visto che l'ho appena fatto, ma non dovresti accettare i passaggi dagli sconosciuti. >> disse un uomo con il viso dipinto da pagliaccio.
<< Soprattutto in questi tempi pericolosi. Hai un viso così carino da sembrare una ragazza, attireresti molti malintenzionati >> continuò l'uomo accarezzando i capelli albini del ragazzo in questione. 
<< Grazie mille, Ralph. >> disse il ragazzo, arrossendo appena. 
<< Di nulla, Allen. Fai attenzione, sai come gira il mondo da queste parti. >> disse l'uomo facendo ripartire i cavalli
Allen salutò distrattamente l'uomo. Ora era completamente da solo, e per quella poca esperienza che quindici anni di vita gli avevano dato quando rimaneva da solo iniziavano i guai. 
Si alzò il cappuccio del giaccone e riprese la valigia in mano. Londra era vicina. Dopo anni lontano da casa in giro per il mondo, era tornato. Certo, il viaggio era stato raccapricciante, e il motivo per cui era partito ancora di più, ma ora era li, e nessuno l'avrebbe fermato. 

<< Documento di riconoscimento. >> disse il poliziotto alla porta della città. 
<< Ehm non ne ho. >> disse Allen grattandosi una guancia imbarazzato. 
<< Sei un nomade, per caso? >> chiese l'uomo guardandolo con disprezzo. 
<< Una specie. >> rispose il ragazzo.
<< Mi dispiace ma senza documento non si entra, ultimamente Londra è diventata la città dei nomadi e degli irlandesi, porci. >> disse il poliziotto, era abbastanza evidente che quell'uomo provava una genuina antipatia per Allen, il quale ormai abituato a quel genere di trattamento si allontanò dall'uomo. 
Ovviamente Allen non aveva intenzione di arrendersi al primo ostacolo, infatti quando vide che il poliziotto era ormai troppo lontano per vederlo, scavalcò il muro che lo divideva dalla città, atterrando agilmente dalla parte opposta. 
<< Semplice, e pulito >> sussurrò Allen. 
<< COME HAI FATTO AD ENTRARE TU?! >> urlò un altro poliziotto ad una ventina di metri da lui. 
<< Dannazione.. >> Allen iniziò a correre con tutta l'energia che gli rimaneva in corpo. Nonostante fosse ben allenato a quei inseguimenti, il poliziotto gli teneva testa, e per un paio di volte Allen aveva corso il rischio il rischio di essere preso. 
<< Mai come in questi momenti adoro il maestro con tutto me stesso >> sussurrò Allen svoltando in un vicolo. 
Corse per così tanto tempo, che la prospettiva della prigione diventò allettante. 
Quando le sue gambe lo stavano per abbandonare, qualcuno lo trascinò in vicolo un po' più di nascosto. Una mano gli premette sulla bocca, ed un altra gli bloccò le braccia. Per un attimo pensò che il poliziotto l'avesse preso, ma poi si accorse che i vestiti di chi lo teneva fermo erano troppo vecchi e puzzolenti per essere di un uomo in divisa. 
Stava per girarsi verso il suo salvatore ma questi parlò: 
<< Ah finalmente se ne andato, pensavo restasse qui per tutta la notte >> 
Allen si girò verso di lui. Fra tutte le persone che avrebbero potuto salvarlo, l'aveva fatto quella più strana. 
Una benda a coprire un occhio, mentre quello scoperto era di un verde acceso, capelli rossi tenuti su da una fascia dai motivi orientali e un sorriso da perfetto imbecille. 
<< Che hai combinato, piccolo criminale? >> chiese il rosso, lasciando il ragazzo.
<< Ti ringrazio per l'aiuto, davvero. >> disse Allen sorridendo innocentemente, non gli andava che quel tipo sapesse i fatti suoi.
<< Non cambiare argomento, rispondimi. >> lo esortò il ragazzo, era un tipo alquanto difficile da incantare.
Allen distolse lo sguardo mordendosi il labbro inferiore. 
<< Ho rubato una cosa. >> disse cercando di fare la faccia più seria che poteva fare.
<< Ahahah, non sai per niente mentire >> scoppiò a ridere l'altro. 
<< Sono entrato in città di nascosto. >> rispose in fine Allen arrossendo per l'imbarazzo. 
<< Sei proprio un criminale >> ridacchiò il rosso, accarezzando con energia la testa di Allen, facendo così cadere il cappuccio che gli ricopriva il viso.
Il rosso sgranò gli occhi, lui aveva visto ragazzi e ragazze bellissimi, persone che sembravano divinità greche. Ma quel ragazzo era un angelo
Capelli bianchi, occhi di argento vivo con una strana cicatrice a forma di pentacolo sopra destro che continuava fino alla guancia, una cicatrice strana, ma che non stonava con il viso dell'albino. Allen interpretò male l'espressione del ragazzo, fece per rimettersi il cappuccio ma l'altro lo fermò.
<< Non coprirti. >> balbettò il rosso, guardando negli occhi l'altro. Si guardarono per un po',ma poi Allen distolse lo sguardo arrossendo. 
"O mio dio, ci mancava anche un idiota così" pensò l'albino, mentre l'altro lo guardava malizioso. 
<< Immagino che non hai un soldo. >> disse il rosso divertito. 
Ecco un ulteriore problema di Allen non aveva denaro, e non poteva nemmeno ripiegare sul suo talento come Pierrot visto che ormai era buio e le strade erano vuote. 
<< Esatto >> annuì Allen mordendosi le labbra. 
<< A quest'ora non ci vuole niente a guadagnarli >> ridacchiò l'altro. 
Allen gli indirizzò un'occhiata curiosa. L'altro gli prese il mento alzandolo quanto bastava per essere tremendamente vicini. 
<< Mi avanzano una trentina di stelline, che ne dici di guadagnartele? >> gli sussurrò il rosso, premendo violentemente le labbra contro le sue. 
<< Co-cosa stai facendo? Non so nemmeno chi sei! >> urlò Allen diventando di un adorabile rosso. 
<< Ah io sono Lavi, continuiamo ora? >> chiese il ragazzo guardandolo maliziosamente. 




TA-DAN-DAN *musichetta spettrale* sono tornata con fanfiction su un manga davvero fantastico, amo le ALLENxLAVI, soprattutto quelle a raiting rosso ohohoh (Dio quanto sto cadendo in basso).VI PREGO VI SCONGIURO,recensitemi la storia,giusto per sapere se fa troppo schifo T^T 
Non ho più cose da dire e finirò a dire cavolate così per riempire questo spazio.
CHE LO YAOI SIA CON VOI, ALLA PROSSIMA POKEMON BANANA (?)

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: Reo