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Autore: IndelibleSign    19/11/2012    8 recensioni
1849.
-Non puoi succhiarmi il sangue, io non ce l’ho.- le sussurrò all’orecchio.
-Mi stai dicendo che.. sei un vampiro?!- disse lei allontanandolo immediatamente.
Aveva paura di quelli come lei?
Liam annuì tramutando i suoi occhi cioccolato in rosso.
-Sono stato io a morderti, Mitchie.- disse intristendosi immediatamente.
1977.
-Sì, voglio sposarti e rimanere con te per il resto della mia vita, Payne.- disse baciandolo fino allo sfinimento, anzi no, baciandolo fino all’eternità perché si sa, i vampiri non hanno il respiro ma nonostante tutto Liam era riuscito a toglierlo ancora una volta alla nostra Mitchie.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Red as blood, white as a vampire. 
one-shot.

 

1849.

-Mitchie, sai che non puoi farlo..-
sbuffò Harry stringendo per le spalle la nuova neonata, o meglio, la nuova vampira della tribù Styles.
-Sarebbe troppo pericoloso e questo genere di cose sono crimine nella nostra famiglia.- ribadì il concetto.
Gli occhi color azzurro cielo della ragazza si tramutarono in rosso, rosso pomodoro, rosso mantello di cappuccetto rosso, rosso come le guance di un bambino che ha vergogna, rosso come il sangue.
Sangue.
L'unica cosa che in quel momento Mitchie desiderava. Aveva sete.
Ma non sete di animali, né tantomeno sete di sangue ospedaliero, lei voleva sangue umano; sapeva già di chi.

Mitchie Torres, neo-vampira a causa di un non so chi.
La biondina si aggirava per i boschi dopo aver litigato col suo ragazzo, Liam Payne, a causa di una sciocchezza; la sua gelosia.
 


-Liam, te l’ho detto e te lo ripeto per la tredicesima volta, fra me e Niall non c’è assolutamente nulla.- puntualizzò la ragazza sospirando -..se non un rapporto di amicizia.- precisò.
Il ragazzo roteò gli occhi al cielo impugnando con la mano destra una penna blu notte, probabilmente alla ricerca di un po’ di calma.
-Mitchie, sai che non sono affatto bravo con le relazioni, devi capirmi- borbottò lui, giustificandosi. Ma tutto sembrava tranne che cercasse di risolvere qualcosa.
-Come puoi essere geloso solamente perché mi ha prestato la sua felpa perché avevo freddo?- gridò la bionda notando immediatamente la penna di Liam spezzarsi in due tra le sue dita.
Rabbrividì.
-Avresti dovuto chiederla a me invece di andare da quell’irlandese.- il ragazzo si alzò dandole le spalle. Non era per niente tranquillo e tantomeno sarebbe riuscito a contenersi.
-Cosa vuoi fare ora? Distruggere tutto solo perché la tua gelosia ti divora l’anima?- trillò stufa Mitchie. Liam si voltò guardandola negli occhi per circa dieci secondi.
La ragazza lo osservò abbastanza per notare il loro rossore, segno che probabilmente era brillo.
Liam annuì. –Voglio finirla qui, almeno per ora.- sospirò lui, voltandosi di nuovo.
La ragazza strabuzzò gli occhi riempiendoli immediatamente di lacrime, segno che da lì a poco sarebbe scoppiata in un pianto isterico.
-Sappi solo che quando tornerai io non ci sarò.- urlò lei aprendo la porta della camera del biondo e uscendone, correndo via verso la prima meta possibile.
-Mitchie, Mitchie..- sospirò Liam voltandosi verso il vetro della finestra giusto in tempo per notare la figura della bionda andar via a gambe levate –Non sai quanto mi dispiace.- concluse aprendo la finestra e ispirando aria fresca, cosa che immediatamente lo fece tranquillizzare.
Si ritrovò dinanzi un dirupo cercando di cancellare le sue lacrime con la sua felpa verde, la preferita di Liam comprata, per l’appunto, da lui stesso in onore dei loro tre mesi insieme.

Nel momento in cui era riuscita a badare al suo spirito bollente, si voltò trovandosi una figura alta, poco massiccia e con gli occhi talmente rossi che persino nel buio lei riusciva a vederli.
Nemmeno il tempo di fiatare che il respiro le fu tolto.
La figura si avventò sul suo collo, mordendola e lasciandola urlare dal dolore senza però, ricevere soccorso da nessun genere di persona o animale.
La figura, probabilmente maschio, mollò la presa facendola crollare al suolo e and via, lasciandola lì in balia della sua trasformazione.
Sarebbe diventata una vampira.



-Harold, mollami.- strillò la ragazza cercando di liberarsi dalla presa del ragazzo che l'aveva trovata.
Se non fosse stato per lui chissà dove e cosa starebbe facendo la bionda.
-Mitchie, non puoi mordere un essere umano. Noi non lo facciamo!- urlò quest'ultimo sbattendola contro al muro e cercando di contenere la sua forza.
Essendo una neonata quest'ultima era la più forte del clan in quel momento.
-Devo fargliela pagare!- sussurrò la bionda -Se non avessimo litigato io ora non sarei così, non sarei un mostro!- urlò poi così forte che più che un lamento sembrava una richiesta.
Il ragazzo sospirò, non avrebbe retto ancora per molto.
-Non sei un mostro, Mitchie- cercò di consolarla -Nessuno di noi lo è, noi ci cibiamo di animali, non persone. Non facciamo male a nessuno- concluse.

Tutto quel parlare aveva aumentato la sete di Mitchie.
Si sarebbe sentita di certo meglio se al posto della sete avesse avuto un legno incandescente alla gola. Avrebbe fatto meno male.
-Devo farlo, Harry.- borbottò lei spingendo con la sua forza il riccio, facendolo volare contro la parete addobbata con fotografie.
Il ragazzo si rialzò giusto in tempo per urlarle dietro:
-Non farlo, Mitchie, non farlo!- ma non prima che quest'ultima se la fosse data a gambe, nel vero senso della parola, dirigendosi verso un posto ben preciso.
Casa Payne.

Stava correndo ad una velocità soprannaturale, d’altronde nulla di quel mondo era naturale.
I vampiri dovevano essere solamente una leggenda e dove si trovava ora la prima che avrebbe negato fino alla morte della loro esistenza?
A correre verso la casa del suo ex con una sete di sangue che le perforava il petto.

Non sapeva come, né quando, né perché lo stava facendo. Ma ne sentiva il bisogno.
Se lei era così, probabilmente, la colpa era solamente di Liam.
Beh, anche lei non sarebbe dovuta allontanarsi ma principalmente la colpa era la sua e avrebbe fatto di tutto per fargliela pagare.
Per averla fatta divenire un mostro assetato di sangue.

Durante la sua interminabile corsa venne sbattuta da qualcosa contro un albero della foresta.
Sbatté la testa ma non così forte da farsi male o perdere addirittura i sensi.
Si alzò indolenzita e si voltò prima a destra e poi a sinistra per cercare il colpevole di tutto quello.
Ma non pensò che probabilmente l’aggressore venisse dall’alto.
Harry le saltò in testa, facendola cadere di schiena e mantenendola per i polsi.
-Non sei un tipo che si arrende, vero?- chiese la ragazza cercando di liberarsi dalla presa del ricciolino.
Lui sorrise malizioso –Nemmeno tu a quanto pare.- sbuffò lui.
La ragazza sorrise e per un momento Harry pensò di essere riuscito a calmarla ma si sa.
Una neo-vampira non si lascia aggirare e tantomeno calmare da un vampiro uomo, va contro la propria natura.

La ragazza scattò in piedi e sbatté Harry contro la corteccia della quercia, prese la sua cintura dal cappotto e lo legò ben bene attorno all’albero.
Il ragazzo scosse la testa, riaprendo gli occhi.
-Harry, scusami.- sorrise lei. –E’ una questione di principio, devo farlo.- disse prima di riprendere la sua corsa sicura che almeno quella volta nessuno l’avrebbe ostacolata.

-Oh, tesoro- la madre di Liam le aprì la porta sorridendole –tutto bene?- chiese cordialmente.
-Meglio del solito..- rispose con una punta di ironia che probabilmente lei non notò.
-Liam c’è?- chiese lei, era pur sempre una neonata e il sangue della madre era talmente invitante che da lì a poco non sarebbe riuscita a controllarsi.
-E’ di sopra, vuoi che te lo faccia scendere?- chiese la madre poggiando una mano sulla guancia di Mitchie e accarezzandola, immediatamente la ritrasse.
-No, salgo io, grazie.- disse gentilmente lei.
La madre annuì. –Sicura di star bene?- le chiese. –Sei fredda e un po’ pallida- chiarì.
Mitchie si grattò la nuca. Aveva sete.
-Tutto bene, solo un po’ di febbre.- disse prima di avviarsi per le scale.

-Tu!- urlò Mitchie facendo irruzione nella stanza del biondo facendolo sobbalzare dal letto, era già sveglio.
-Mitchie?- chiese il ragazzo notando i suoi occhi rosso sangue e la sua pelle bianca come la neve.
-Sì, esatto, proprio io. La tua Mitchie!- urlò lei avvicinandosi così velocemente verso di lui da far sbattere entrambi contro la parete.
Non sapeva ancora usare i suoi poteri, ovviamente.
-O forse dovrei dire la nuova vampira Mitchie?- sbottò lei, cercando di non far sentire nulla alla madre di sotto.
Liam strabuzzò gli occhi.
-Mitchie, io..- la ragazza lo bloccò.
-E’ troppo tardi, Liam.- sospirò lei -..se sono diventata così lo devi diventare anche tu.- disse prima di affilare i suoi canini e posizionarsi per mordere il collo del ragazzo.
Il ragazzo rise portando la testa all’indietro.
‘Perché minchia ride quando dovrebbe piangere dal terrore?’ si chiese Mitchie.
-Mitchie, lo sai che i vampiri mordono coloro che hanno sangue?- chiese lui.
Lei lo guardò perforandolo, se possibile, con lo sguardo.
-Ma dai?- sbottò lei –Pensavo di succhiarti gli ultimi neuroni rimasti, grazie per il consiglio.- continuò. Liam rise avvicinandosi al suo volto.
-Non puoi succhiarmi il sangue, io non ce l’ho.- le sussurrò all’orecchio.
-Mi stai dicendo che.. sei un vampiro?!- disse lei allontanandolo immediatamente.
Aveva paura di quelli come lei?
Liam annuì tramutando i suoi occhi cioccolato in rosso.
-Sono stato io a morderti, Mitchie.- disse intristendosi immediatamente.
-Cosa minchia dici!?- disse lei sbattendolo con le spalle contro al muro, non riusciva a contenersi. Era più forte di lei.
-Sono stato un egoista, lo so. Lo capisco.
Ma non potevo venire da te e dire ‘sono un vampiro, ma ti amo, non spaventarti’ non mi avresti creduto e mi avresti preso per idiota!-
si giustificò.
La ragazza lo guardò con tutto l’odio possibile.
-Non guardarmi così, Mitchie. Io ti amo e lo farò per sempre, perché ora siamo immortali e nessuno potrà mai dividerci. Nessuno e mai.- disse accarezzandola.
-Questo non giustifica nulla, Liam!- urlò lei –Non mi hai dato la possibilità di scegliere! Io mi fidavo di te!- continuò.
Liam le prese i polsi, era più forte di lui, certo, ma lui era pur sempre un vampiro e sapeva usare i suoi poteri.
Prese il suo viso e la baciò, facendo affondare le sua labbra soffici con quelle rosee e fredde come il ghiaccio di Mitchie. Lei, stranamente, non oppose resistenza.


1977.

-Mitchie..- Liam la chiamò.
-Sì?- chiese lei voltando il suo sguardo dallo scaffale di cioccolato, al suo ragazzo.
Ormai l’aveva perdonato soprattutto per il fatto che insieme avrebbero potuto vivere in eterno, senza mai separarsi.
-Una volta mi dicesti che non ti avevo dato la possibilità di scegliere, ora te la do, vuoi sposarmi?- chiese lui. Nonostante fosse un vampiro riusciva ad avere una timidezza unica.
Lei sorrise e gli prese la mano, chiudendo gli occhi.
Il suo potere era quello di trasmettere ricordi della loro storia.


-Piacere, sono Liam Payne.- sussurrò il biondo.
-Piacere tutto tuo, Ryan.- disse la ragazza posando il libro tra gli scaffali di storia.
-Liam, mi chiamo Liam.- ribadì il ragazzo, imbarazzato.
Lei si voltò scuotendo le spalle con nonchalance.
-E tu?- chiese poi rincorrendola.
-Mitchie Torres, ma puoi fare a meno di chiamarmi.- disse allontanandosi definitivamente.


-Se continui a baciarmi finirai per consumarmi, Payne- borbottò la ragazza sorridendo sulle sue labbra. Il biondo si staccò controvoglia.
-Lo sai che ti amo, non riesco a farne a meno- sbuffò lui facendola sorridere.


-Perché sei così freddo?- chiese la bionda poggiando il suo capo sulla spalla di Liam. Lui sorrise guardando l’alto.
-E’ una lunga storia.- si limitò a rispondere lui.
-Che è sinonimo di ‘non è il momento di parlare, baciami e sta’ zitta?’- chiese lei ridendo.
-Mi fa piacere che tu mi legga nel pensiero, Torres.- disse prima di baciarla.


-Ti amo, Liam. E lo farò nonostante tu mi abbia trasformato in un mostro.- disse lei poggiando la sua fronte contro il petto del ragazzo.
-Perdonami per l’egoismo, ma voglio averti accanto ora e per sempre. Ti amo anch’io, Mitchie.- la strinse tra le sue braccia, che nonostante fredde, trasmettevano alla ragazza un calore assurdo.



-Mitchie, è.. stupendo- borbottò Liam. –Ma questo cosa vuol dire?- chiese poi.
-Sì, voglio sposarti e rimanere con te per il resto della mia vita, Payne.- disse baciandolo fino allo sfinimento, anzi no, baciandolo fino all’eternità perché si sa, i vampiri non hanno il respiro ma nonostante tutto Liam era riuscito a toglierlo ancora una volta alla nostra Mitchie.

 

Note dell'autore:

Lo so, lo so. Faccio solo one-shot inutili, ma cosa posso farci? 
E' più forte di me!
Ammetto che l'idea di fare una one-shot vampiresca mi è stata data dopo che ho visto 'Breaking dawn'. Ammetto che a me non piacciono le storie di vampiri e come vedete scrivo anche cose che non mi piacciono. 


Spero quindi che vi piaccia perché ci ho messo tanto impegno e fatica per scriverlo, probabilmente sarà anche 'na merda. Però mi accontento, dai.

Vi lascio il link della fan fiction che sto scrivendo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1264607&i=1


Mi aspetto pareri personali, critiche e chi più ne più ne metta.
Vi amo, yo!

-vostra, Martina, argh. 

  
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