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Autore: dolce82    07/06/2007    7 recensioni
Draco lavora da ore nel suo studio, ma un pensiero fisso fa sì che non possa concentrarsi.
Lei.
Che è aria e luce.
Lei.
Hermione è inquieta e passeggia avanti e indietro.
Lui travolge i suoi pensieri.
Hermione sorride.
Lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è in diretta relazione con "LA SUA PERDIZIONE", ma ho voluto scriverla separatamente perchè potrebbe, se vi piace, anche diventare una storia a capitoli, non lo so. Se amate le Herm/Draco e non vi dispiace come scrivo leggete anche le altre mie storie e magari lasciate un commento!

 

DESTINO E SPERANZA, TU?

 

Accidenti, accidenti e accidenti ancora.

Devo ricominciare da capo.

 

Raccolgo due pezzi della boccetta in frantumi sul pavimento lucido.

Ma non sento il dolore dei tagli sulle mani.

Non sento il bruciore della pozione sulle ferite.

Un elfo, attirato dal rumore, accorre per pulire, ma neppure me ne accorgo.

 

Penso a lei.

 

Al suo profumo invitante quando le sono vicino e compio difficili manovre per portarmi alle sue spalle e sentire quella fragranza delicata, di fiori primaverili, sulla pelle del suo collo.

Solo un attimo.

E passo poi interi giorni a ricordare quell’aroma.

A pensare a lei.

A ricordare.

A immaginarla.

 

Ci siamo reincontrati per caso.

Ma il destino è un altro nome del caso?

 

O sei tu il destino, Hermione?

 

Che dico?

I pensieri si confondono dentro di me.

Non li governo più.

 

Non riesco neppure a lavorare.

L’arte delle pozioni è fatta di concentrazione, dedizione, pazienza ...

… ed oggi non ho nessuna di queste doti …

Ho soltanto voglia di lei.

Dei suoi sorrisi radiosi.

Dei suoi rossori improvvisi alle mie frasi di apprezzamento o di vago corteggiamento.

Sono Draco Malfoy, caspita, ci si aspetta che io sia arguto, brillante, sciolto.

Ma davanti a lei mi sento fragile e forte allo stesso tempo.

E passo le giornate a pensare a cosa dirle per farla ridere ancora. E arrossire. E magari sfiorarmi il braccio con la punta delle dita.

Ecco.

Sono Draco Malfoy.

E passo le giornate a studiare un modo per parlare con la mia piccola Mezzosangue zannuta, per vederla, per toccarla.

Lei è aria. E’ sole.

E io sono un prigioniero, un carcerato che brama quell’ aria e quel sole dalle sbarre di una cella umida.

 

Ho passato tanto tempo nelle celle di Azkaban.

E sono sopravvissuto.

Perché non avevo molti pensieri felici da farmi portare via.

Ma ora….

… ora Azkaban mi ucciderebbe in pochi giorni.

 

Ora che ho lei.

Il mio pensiero felice.

E vorrei parlarle.

Vorrei chiamarla.

Vorrei vederla.

Vorrei abbracciarla e baciarla e stringerla.

Ma tremo al pensiero di quello che accadrebbe.

Tremo perché se la perdessi non potrei più respirare né vedere.

Lei è aria e sole.

 

Cammino avanti e dietro nella stanza.

Devo vederla.

Non riesco a pensare ad altro.

Prendo il feletono abbandonato sul tavolo.

Premo il verde due volte.

Squilla.

Risponde.

"Dottoressa Granger, quale piacere!" strafottente ironia di un dongiovanni consumato.

Alle donne piace, le fa sentire importanti. A lei, invece, diverte solo.

"Dottor Malfoy, il piacere è mio, naturalmente!"

Le parlo della pozione che sto preparando, quella che mi ha chiesto, quella per cui ci siamo rivisti dopo così tanto tempo, quella che è pronta da giorni, ma lei non lo sa.

Se gliela dessi non la vedrei più. So che è un pensiero irrazionale.

Lei è una cliente e ha diritto alla sua pozione.

Ma non posso.

Non ancora.

"Devo chiederti delle cose per quella pozione, Hermione, passi da me?"

"Mhhh, va bene domattina? Ho un altro appuntamento in zona."

‘Perché non ti smaterializzi qui subito, adesso?’ Draco, ma che pensi! Sei ridicolo!

Hermione tiene al suo lavoro.

Non può certo abbandonare tutto per venire da te solo perché l’hai chiamata!

Eppure una parte di me lo vorrebbe tanto.

"Allora a domani!"

"Bene, Draco, a domani."

"Ti abbraccio."

Non so perché l’ho detto, ma ormai l’ho fatto e ho chiuso la chiamata.

Sembrava felice di sentirmi. Ma forse sono solo illusioni.

 

La speranza è una farfalla che frulla nello stomaco e lo chiude in una morsa dolorosamente perfetta e meravigliosa.

 

Hermione, lei è la speranza stessa.

Vero, Draco?

 

Se vi è piciuta, oppure no, se volete comunicarmi un vostro sentire, se vi va, insomma, lasciate un commento, per me è importante! Grazie a chi lo farà, ma anche a chi ha solo letto!

  
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