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Autore: Melis    19/11/2012    4 recensioni
Sempre grazie all'ispirazione della 4x06, ecco qui una shot, seria questa volta.
Elena ha lasciato Stefan, ora non gli resta che confessare i suoi sentimenti a Damon, ma non sarà facile. Per fortuna però, qualcuno, le darà una mano.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Premetto che è la mia prima vera fanfic Delena. 
E, sempre con l'ispirazione dell'ultima puntata..e per la non-attesa della 6x07. 

Poi, poi, poi? 
Ah, sì. 
All'inizio non era così che avrei voluto che andassero le cose, ma, poi le mani hanno iniziato a scrivere da sole. °-° 

Come sempre, attenzione agli spoiler...E...Buona lettura! :D

  Due vampiri ed una scelta...

 
 
Caro diario,
io e Stefan ci siamo lasciati.
 
Fermo la mano lasciando cadere la penna, mentre, il mio sguardo si sofferma, ancora per qualche minuto, su quelle parole d’inchiostro, come, per rendermi conto che questa volta è davvero così.
Scuoto la testa e impugno nuovamente la penna, tornando sul mio diario a scrivere.
 
Mi sono resa conto che, quello che provo per Damon, va ben oltre la semplice amicizia. E questo, da quando sono diventata una vampira.
I  miei sentimenti per lui si sono amplificati.
Stefan stava cercando, con Klaus, una cura per il vampirismo, perché, a quanto pare, esiste. E lo amo per questo, ma, nulla è più come prima.
I miei sentimenti per lui, non sono più come prima.
 
Lascio cadere la penna che ho tra le mani, chiudo il mio diario e lo ripongo nel cassetto. Per poi alzarmi e dirigermi verso la finestra.
 
Mi chiedevo se fosse giusto ciò che stavo facendo, ma non avevo altra scelta, e questo, era meglio che continuare a mentirgli.
Mi siedo sul davanzale, puntando la testa indietro e poggiandola sul muro assieme alla mia schiena, e, portando nella mia testa, un ricordo.
O meglio, quel ricordo.
 
Il ricordo della sera, in cui Damon, aveva detto di amarmi, per poi, soggiogarmi e farmi dimenticare di avermelo detto.
 
Forse era il caso di chiamarlo, forse, era il caso di andare a parlare con lui.
Una voce interruppe tutti i miei pensieri.
Riconobbi subito quella voce, era la sua.
Alzai lo sguardo senza dire una parola, era lì, davanti a me. E, non stavo sognando.
 
-Stefan mi ha detto che vi siete lasciati.- Un senso di vuoto mi colpì diritta allo stomaco. Stefan gli aveva parlato, e, con una buona probabilità, gli aveva detto anche il motivo per cui ci eravamo lasciati.  -Così ho pensato di venire a vedere come stavi. Non vorrei che tentassi di nuovo di ucciderti.- Continuò, lasciando che un sorriso gli illuminasse il viso.
 
Senza accorgermene, risi anch’io.
Tirai un sospiro, cercando il coraggio di parlare, e pronunciare quelle parole.
-Stefan ti ha anche detto il motivo?-
 
-No.- Si fece serio, corrugando la fronte e piegando leggermente la testa incuriosito. -Avrebbe dovuto?- 
 
Scossi la testa, come a volergli dare un risposta negativa.
Ero io a dovergli dire il perché, io e Stefan, ci eravamo lasciati.
Ma da dove iniziare?
Continuai a fissarlo, sorridendo timidamente, e, lui, se ne rese conto perché torno a sorridere.
Presi nuovamente fiato.
-Damon..Grazie ancora per..avermi salvato.- Mi morsi, metaforicamente, la lingua rendendomi conto che, non era quello ciò che volevo e dovevo dirgli.
 
-Me lo hai già detto. E, di nulla.- Disse sedendosi sul mio letto.
 
-Già, ma..Non volevo dirti questo.- Lo vidi guardarmi con sguardo interrogativo, in attesa che continuassi.
Mi alzai sedendomi al suo fianco.
I suoi occhi, ora, erano puntati diritti nei miei, e, senza rendermene conto, mi stavo avvicinando sempre di più a lui.
 
-Elena?- Pronunciò il mio nome quasi in un sussurro, in quel momento, tornai in me e mi allontanai, prima che fosse troppo tardi.
Dovevo parlargli e spiegargli tutto.
 
-Da quando sono diventata un vampiro..Ogni sentimento, ogni paura, ogni cosa si è..-
 
-Amplificata? Arrivi tardi, lo sapevo già.- Sorrise e spezzò quell’atmosfera seria che era calata tra noi. Sorrisi, per poi tornare seria e continuare a parlare.
 
-Ti prego, non interrompermi. Potrei non riuscirci.- Damon annuì, ancora confuso. -Tutto si è amplificato, e..Si è amplificato anche quello che..io..provavo per te.-  L’avevo fatto, gli avevo detto tutto, ed ora, non sarei potuta tornare indietro. Damon non rispose. Continuai a fissarlo nella speranza che parlasse, ma, toccava a me continuare. -Io..-
 
-Elena, ti prego, non dirlo.- Mi bloccò prima che potessi concludere quella frase. -Lo pensi solo perché sei arrabbiata con mio fratello, solo perché Stef ti ha nascosto la storia dell’antitodo..- Deglutii scuotendo la testa.
 
-No Damon. Non sono arrabbiata con Stefan. Capisco il motivo per cui non mi ha detto nulla, ma..- Dirlo, era ancor più difficile che pensarlo. -Mi sono resa conto che sei importante per me..E, non solo come amico.-
 
-Sai che non ci penserei due volte a baciarti, ma, non posso farlo. Io non ti merito Elena..- Cercò la mia, per poi stringerla alla sua. Io abbassai lo sguardo, puntandolo su quelle mani.
 
-Damon non..-
 
-Meriti qualcuno come Stefan..E, sia tu che io lo sappiamo.- Si alzò dal letto, continuando a guardarmi negli occhi. -E, quando sarai sicura della tua scelta, saprai dove trovarmi.- Mi sorrise per poi allontanarsi, in un primo momento, lentamente, poi, superata la soglia della mia porta, a passo veloce. Veloce come solo un vampiro può.
 
Io rimasi sul letto per qualche minuto.
Damon. Stefan. Damon.
Ero sicura della mia scelta, questa volta lo ero, ma, soprattutto, questa volta la mia scelta riguardava Damon.
Un tocco leggero bussò alla mia porta: Era Jeremy.
Mi voltai verso di lui, cercando di sorridere.
 
-Perché non vai da lui?- Lo guardai confusa. Come faceva a sapere di Damon? E, soprattutto, perché mi consigliava di andare da lui, se, lo odiava?
 
-Jer..Come..?-
 
-Ti si legge negli occhi. Damon non mi è mai piaciuto, ma, con lui sei felice. E, meriti di esserlo.- Mi sorrise e andò via.
 
Forse Jeremy aveva ragione.
Puntai lo sguardo verso la finestra, guardando fuori: Era buio.
Mi alzai dal letto, decisa, e, a “passo di vampiro” mi diressi a casa sua, nella speranza di non incappare in Stefan una volta arrivata.
Ci misi meno di un minuto ad arrivare, e, quando fui lì, lui era seduto fuori, a guardarsi attorno.
Quando mi vide si alzò, ed iniziò a guardarmi, mentre, a passo lento, mi avvicinavo a lui. Sorrisi mentre, anche lui, pian piano si avvicinò a me.
Qualche minuto dopo eravamo uno di fronte all’altra, uno sulle labbra dell’altro.  
   
 
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