(capitolo raccontato da Rick)
Sono nella sala prove comunale della mia città ad aspettare che arrivino all’audizione tutti i musicisti interessati alla band. Apro la porta. C’è una fila chilometrica. Mi siedo e li ascolto uno ad uno. Il primo è un chitarrista. Un certo Harold. Inizia a suonare il riff di Should I Stay or should I go. Poi mi accorgo che in realtà è Live While We’re young. Dei One Direction. Maledetti plagi. Riescono a farmi avere speranze e poi a buttarle nel cesso neanche quindici secondi dopo.
-Scusa, ma ti sembra il caso di presentarti a un’audizione per una ROCK band con un pezzo degli One Direction?- Dico.
Un altro chitarrista. Immaginavo. Si mette a suonare quattro accordi in croce. Ho bisogno di chitarristi decenti, io.
-Il prossimo-
Ancora un altro chitarrista. Batteristi no, eh? Beh, almeno questo vuole suonare i Guns. Peccato che canni ogni 3 note.
-Il prossimo-
Mi affaccio fuori dalla porta. Fila infinita di ragazzi con una chitarra in mano.
-C’È QUALCUNO CHE SAPPIA SUONARE BENE QUELLA CHITARRA? NON HO TEMPO DA PERDERE IN CHITARRISTI NEGATI!!!- Grido, stufo.
Si fa avanti una ragazza che dall’aspetto non sembrerebbe una chitarrista rock. La faccio suonare, incuriosito. Si cimenta in un assolo di quelli da fare invidia a John Petrucci. Ah, no, è proprio quello di Breaking All Illusions dei Dream Theater. Rimango a bocca aperta e le chiedo il nome.
-Abigail Rosenfer- Risponde lei.
 Mi affaccio di nuovo verso la fila. Grido:
-Abigail è dentro. Tutti gli altri chitarristi sono pregati di andarsene! ADESSO!-
La fila che prima era chilometrica, adesso si è dimezzata.
Stessa cosa con i vocalists. Anzi, anche peggio. Il primo inizia a cantare una sfilza di “Babe” e io, speranzoso di avere davanti un nuovo Plant, mi deprimo quando sento il resto della canzone. Bieber. Ho voglia di bestemmiare. Un altro stona come una cornacchia con la laringite. Un altro ancora si mette a ballare cantando una di quelle orribili canzoni da telenovelas argentine.
Basta. So cantare anch’io. Chiedo ad Abigail:
-Ma tu sai cantare?-
-Si, un po’- risponde lei. –So suonare anche il pianoforte-
-Grazie, grazie, mi hai risparmiato audizioni di cantanti stonati e pianisti che suonano Adele. Canteremo noi due. Ok?-
Mi affaccio di nuovo alla finestra
-TUTTI I VOCALIST SE NE VADANO!-
La fila chilometrica scompare definitivamente. Rimane solo un ragazzo con due bacchette in mano.
-Possibile che ci sia solo un batterista, in tutta quella coda infinita? Spero almeno sia bravo-
Lo sento suonare. È più che bravo, eccezionale. Almeno per una volta sono fortunato.
-Tu sei…?- Gli chiedo.
-Sono Bond. James Bond- Risponde lui. –No, ok, sono George Bayer-
-Piacere George. Io sono Rick-
-Ciao Rick-
Adesso la band è completa.