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Autore: Road_sama    19/11/2012    3 recensioni
“Tu…” sollevò la katana e la puntò verso Allen che si irrigidì all’istante. Vi fu qualche istante di silenzio tombale. “Tsk, tu sei troppo mammoletta per fare un tiro del genere.” disse voltandosi a fissare uno ad uno nella stanza.
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda | Coppie: Kanda/Allen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci arrivati alla fine! Ultimo capitolo di “You Baka”…come passa veloce il tempo! :/ Visto che è l’ultimo godetevelo! xD
Dunque, questo capitolo sarà pieno di sentimenti quindi, preparatevi: defibrillatore, fazzoletti di carta e pastiglie anti-stress (aiuta! xD). Prima di leggerlo rileggetevi il primo capitolo (o anche solo la prima parte^^)
Dopo le giuste avvertenze: Enjoy! :)

 

 
                                       
                                                Summer Party! Parte 2

 





Certe volte ti accorgi che la pioggia è più fredda di quanto immaginassi. Ti rendi conto che ogni singola fibra del tuo corpo aspetta solo che quell’aria pungente si infiltri nella stoffa dei vestiti. Ti da sollievo stare li immerso nei tuoi pensieri e lontano dalla dura realtà.
 
Il tempo sul palco era passato velocissimo. Quando Kitty aveva annunciato la pausa non ci credevo nemmeno. Per tutto il tempo non avevo fatto altro che pensare a cosa avrei fatto se avessi incontrato Kanda. Ogni volta mi immaginavo di incontrarlo e istintivamente mi veniva da scappare lontano per paura di vedere ancora quegli occhi.
Chiusi il pianoforte bianco e mi avvicinai alla ragazza.
“Ma che ora sono?!” Kitty mi guardò sbalordita.
“Sono le dieci e mezza…” poi indicò l’orologio sul fondo della stanza. Mi passai una mano sulla faccia. Quella storia mi stava distruggendo dentro. Non potevo continuare così. Dovevo assolutamente parlare con Kanda, altrimenti l’avrei rimpianto per tutta la vita.
“Allen…” mi chiamò la ragazza.
“Cos’hai intenzione di fare con Kanda?” ed ecco la domanda fatidica. Sospirai e poi cominciai a fissare ad uno ad uno le persone nella stanza alla ricerca di lui.
“Gli devo parlare…devo chiarire un paio di cose e se necessario…dirgli che ho sbagliato io.” Il mio discorso parve ferirla.
“Spero che sia solo colpa sua il tuo comportamento…quando parli così mi sembri veramente una mammoletta.” Mi lanciò un’occhiata carica di sottointesi e si voltò. La osservai andarsene. Era proprio cambiata da quando era una bambina. Sorrisi.
Ora era il mio turno di cambiare.
 
Come sei finito sotto la pioggia? Vuoi che tutto quel dolore, tutti quei casini spariscano.
 
C’è un sacco di gente in quella sala sta sera. Il color crema delle pareti si intravedono a malapena. Cerco sul fondo della stanza e spero di trovarlo. Ma il risultato è lo stesso da dieci minuti. Di lui nemmeno l’ombra.
 
Ma quando ti accorgi che nemmeno quella può lavare via gli errori che hai fatto…allora ti senti veramente un idiota.
 
Fortunatamente la gente comincia ad andarsene. Il mio sguardo va da una parte all’altra della sala cercando di scorgere i suoi capelli scuri. Niente! Niente!
Cazzo! Ho davvero combinato io tutto questo casino?
I vecchietti e la gente di mezz’età se ne escono dalla stanza ma, a riempirla nuovamente sono ragazzi dai trent’anni in giù. Mi domando cosa gli abbia promesso Kitty…
Non so come ma, mi ritrovo stretto in mezzo alla gente. Mi manca l’aria e in più ho il fiatone per aver corso da una parte all’altra fino ad adesso.
Cerco la grande porta finestra che c’è sulla destra della Sala. E con una forza che non credevo di avere, finalmente riesco ad uscire all’aria aperta.
Il venticello gelido mi colpisce in pieno viso e finalmente riesco a fare un respiro profondo.
Sembra quasi che quel clima rispecchi quello che sta succedendo tra me e Kanda. Come mi piacerebbe tuffarmi sotto quella scarica di pioggia…
Mi guardo intorno e lo vedo. Lui è li, zuppo di acqua e con i capelli corvini che gli stanno appiccicati al viso. Al viso che con quella luce sembra quello di una bambolina di ceramica. E’ li che mi fissa. La testa leggermente inclinata e il corpo ancora rivolto verso il cortile sul fianco dell’albergo. Ora l’ho trovato, voglio avvicinarmi ma le mie gambe non rispondono. Rimaniamo così, immobili per lunghi istanti.
Ho aspettato così a lungo quel momento…dannazione!
Mi avvicinò con passo spedito verso di lui. Fino a che non siamo a qualche centimetro di distanza. Questo mi ricorda ancora di più quella sera…
Ora riesco a vedere chiaramente che i suoi occhi non sono gli stessi di sempre. Sembra più stanco del solito e la sua espressione è quasi sofferente. Che sia per tutto quello che è successo…?
“Kanda…noi due dobbiamo parlare…” Le parole non mi escono come vorrei. La mia voce è incredibilmente roca e la gola mi si è saccata tutto ad un tratto.
Lui smette di fissarmi e alza lo sguardo al cielo. Poi con un gesto impercettibile del mento mi invita ad andare avanti. Comincio a fissarmi i piedi, le mie labbra si schiudono ma, non ne esce alcun suono. Stringo gli occhi e con uno sforzo immane mi costringo a parlare.
“Volevo solo chiederti…scusa, per quello che è successo ieri sera...e non voglio…che tu stia male per quello che è successo quindi…se puoi dimentica…”  Dico tutto d’un fiato. Gli occhi rigorosamente serrati e le mani lungo i fianchi stretti in due pugni.
“E io dovrei dimenticare tutto quello che è successo?” Dimmi…ti sembra che con le tue scuse io possa dimenticare tutto?!” 
(Da qui ascoltate "Fuckin Perfect" di Pink)
 

Lo vedo uscire dalla Sala da pranzo di corsa. Non appena è fuori sospira e chiude gli occhi rilassato. Quella vista mi procura una fitta al cuore. Solo adesso mi accorgo di quanto mi sia mancata la sua figura.
Lui si guarda attorno e non appena mi vede si irrigidisce. Quanto vorrei non averlo ferito in quel modo. Rimango li ad osservarlo e mi stupisco che lui non se ne vada. Poco più tardi si avvicina a me e quando si ferma posso sentire ancora il suo respiro sul collo, proprio come quella sera…
“Kanda…noi due dobbiamo parlare…” mi stupisco per quelle parole ma, in un certo senso sapevo che prima o poi ci saremmo parlati. Mi giro a guardare il cielo e lo lascio andare avanti.
“Volevo solo chiederti…scusa, per quello che è successo ieri sera…e non voglio…che tu stia male per quello che è successo quindi…se puoi dimentica…” Fortunatamente lui non mi guarda, altrimenti sono sicuro che noterebbe la mia espressione allibita. Lui si sta scusando con me per un errore che ho commesso io?
Ritorno a fissarlo e noto che ogni fibra del suo corpo è tesa in attesa della mia risposta. Lui mi vuole lasciare andare…pensa che se io dimentico quello che è successo ieri sera starò meglio. Vuole che io dimentichi quei sentimenti che anche ora mi tormentano dentro…Mi vuole bene fino a questo punto?
“E io dovrei dimenticare tutto quello che è successo? Dimmi…ti sembra che con le tue scuse io possa dimenticare tutto?!” sono veramente incazzato ora. E’ impazzito il moyashi?!
Lui alza di scatto la chioma di capelli bianchi per rivelare due occhi leggermente arrossati.
“Sto solo cercando di non farti stare male per un mio errore! E non penso che con le mie scuse si possa dimenticare tutto no…perché probabilmente io non la supererò mai! Voglio solo che tu stia bene…” con tutta quella pioggia non riesco a capire se quelle che gli solcano il viso sono lacrime o gocce di pioggia. Lo vedo girarsi di scatto e ripercorrere la strada che ha fatto poco fa.
Idiota!
 

Mi giro e me ne vado. Ma che cazzo mi è passato per la testa! E’ con Kanda con cui sto parlando! Io tento di non fare star male anche lui e lui come mi ripaga dicendo che per lui non è semplice. Ma perché mi deve far così infuriare?!
Sento una mano incredibilmente fredda afferrarmi per un polso. Cerco di opporre resistenza, non voglio che mi veda piangere. Dopo un po’ cedo, è troppo forte, oppure sono solo io che non voglio più oppormi…?
Mi costringe a girarmi e mi ritrovo tra le sue braccia bagnate. Sgrano gli occhi involontariamente. Le mie lacrime si arrestano e sento il suo mento appoggiarsi su i miei capelli umidi.
“Dannato Moyashi, non hai capito niente. Io non voglio dimenticare quello che è successo ieri sera.” Non ci posso credere…Kanda…
Alzo la testa per riuscire a guardarlo negli occhi e quello che vedo è uno splendido sorriso. Un sorriso dolcissimo che non mi sarei mai aspettato di vedere addosso a Kanda. Sorrido anche io involontariamente e mi avvicino al suo viso. Lui completa lo spazio che mancava tra le nostre bocche e le mie labbra finalmente vengono riscaldate dalle sue. Mi godo quel bacio fino in fondo perché sento che finalmente lo vuole anche lui. Come avrei mai potuto vivere senza di lui?
Appena ci separiamo affondo la testa nella sua spalla. Non me ne frega niente se dentro ci stanno aspettando, non me frega niente se mi prenderò un raffreddore, voglio solo stare tra le sue braccia e sentirmi finalmente in pace.
“Mi hai fatto prendere paura Kanda…” sospiro io. Ancora non ci credo che lo vuole anche lui.
“Era solo per dimostrarti che quel tiro era veramente di una mammoletta.” Rise piano.
Io sorrisi e mi raggomitolai ancora di più addosso al suo petto.
                                        
 
                                             “You Baka!”

 
Se non esistesse il buio,
non ci potrebbe essere la luce.
Se non esistesse la notte,
non ci potrebbe essere il giorno.
Se non esistesse il nero,
non ci potrebbe essere il bianco.
Se non ci fossi tu,
non ci potrei essere io.

 



Beh? Com’è stato? :D Spero siate ancora vive per recensire (messaggio subliminale: recensiteeeee!! E’ l’ultimo capitolo *^*)
E’ la prima volta che finisco qualcosa quindi…non so bene cosa scrivere ma, prima di tutto, ringrazio tutti quelli che hanno recensito dal primo capitolo all’ultimo: Rakegy, Kumiko e Elity. (anche se Rakegy si merita un ringraziamento doppio per aver sopportato i miei madornali errori dei primi capitoli xD)
Grazie, ovviamente alla Hishino (senza di lei Allen e Kanda…notte! xD) e allo Yin e lo Yang per avermi dato l’idea delle frasette ad inizio e alla fine della storia.
Grazie a tutti! E Buona Notte, Jack Skeletron si ritira fino ad Halloween. (per chi non avesse visto “The nightmare before christmas”, Jack è il protagonista e alla fine del film ritorna nel suo paese e non si farà più sentire fino ad Halloween)
Chi lo sa…magari con il 2013 potrei anche fare una continuazione…mah… :D
  
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