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Autore: red ribbon    20/11/2012    1 recensioni
Kaylie Price è una ragazza di soli 16 anni che vive in un orfanotrofio costretta a sopportare le cattiverie delle sue compagne.
L'unica cosa è fuggire e trovare qualcuno che possa aiutarla a diventare una ragazza diversa, una ragazza con un carattere forte e ribelle.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3.

Mi svegliai all’alba e nel silenzio della stanza vidi una figura maschile avvicinarsi al mio letto: alto, moro, occhi nocciola e con in mano un vassoio di cornetti al cioccolato fumanti.
Era Zayn.
-Buongiorno principessa.- disse baciandomi la fronte.
-Buongiorno…- risposi assonnata.
-Dormito bene?-
-No.. ho dolori dappertutto e le flebo mi stanno massacrando le braccia..-
-Dai che stasera te le tolgono.- mi prese la mano.
Ci guardammo in silenzio per dieci minuti.
La sua presenza era rassicurante e stavo per addormentarmi quando lui mi riportò alla realtà.
-Prendi un cornetto, sono ancora caldi.- E mi porse il vassoio.
Scelsi il più piccolo, poiché non avevo tanta fame.
Appoggiai la schiena allo schienale del letto e iniziai a godermi quella delizia.
-Ti piace?- mi chiese.
-È il cornetto migliore che abbia mai mangiato.-
-Ti sei sporcata tutta di cioccolato!- disse ridendo.
-Oddio, veramente?- stavo per prendere un fazzoletto quando lui si avvicinò con il fazzolettino  mi pulì delicatamente i dintorni della bocca.
I suoi occhi erano meravigliosi, dicevano tutto di lui.
Appena finì, buttò il fazzoletto nella pattumiera e in quel momento entrò in sala una ragazza: capelli biondi, marea di trucco in faccia e occhi celesti.
-Amò quando mi devi accompagnare al negozio di scarpe?- chiese masticando una gomma e provocando un rumore al quanto fastidioso.
Poteva essere Perry.
In realtà speravo con tutta me stessa che non fosse lei la ragazza di Zayn, sembrava una ragazza viziata, che viveva solo di trucco.
-Perry non posso, Kaylie ha bisogno i me ancora.-
-Oh si? Beh lei è Kaylie?-
-Si è lei.- Zayn sorrise.
Arrossii mentre Perry sbuffava.
-Piacere, Perry.- mi porse la mano, sempre infastidita dalla mia presenza.
-Kaylie, piacere.- sussurrai.
-Scusa non ho capito, parla più forte!- disse prendendomi a caricatura.
-Kaylie.- tentai di alzare la voce, ma non mi usciva, ero troppo imbarazzata.
-Perry, basta. La stai mettendo in soggezione. Ora che torno a casa usciamo, okay?- disse Zayn.
-Vabbé amò ti aspetto a casa e non fare tardi.-
Se ne andò barcollando, sui suoi tacchi da ventinove centimetri fuori dalla stanza.
-Ehy scusa, Perry a volte è così.-
-No, non ti preoccupare, è tutto apposto.-
-Perché non le hai detto qualcosa? Ti stava sfottendo!-
-Senti è meglio così, è una mia decisione se parlare o meno, parlare non risolve nulla.- alzai la voce.
-Scusami non-non volevo..-
-No scusami tu.- dissi calmandomi.
-I tuoi genitori non sono venuti a vedere come stai?
‘Genitori’era la parola che più mi infastidiva.
Un lacrima rigò il mio viso, tutta la mia infanzia e quasi una parte di adolescenza bruciata.
Vedendomi turbata, Zayn mi accarezzò la guancia asciugandomi la lacrima.
-Con me ti puoi confidare..-
Esitai. Parlare significava ricordare, ricordare la mia vita da completa sfigata.
Ma d’altronde, potevo sfogarmi e togliere un peso dallo stomaco.
Zayn era l’unica persona che veramente mi capiva, sentivo che era l’unica persona di cui mi potessi fidare.
Presi fiato.
-Fino a sei anni ero una bimba come tutte le altre, felice e spensierata, senza nessun problema.
Poi al sesto compleanno, i miei genitori litigarono di brutto, davanti a tutti i miei compagni di classe e ne fui traumatizzata.
Ogni volta che varcavo la porta della classe, tutti i bambini ridevano e mi sentivo esclusa.
Neanche a casa la situazione non era delle migliori.
I miei litigavano di continuo, a volte anche a mazzate e mio padre minacciava di andare dalla polizia.-
La mia voce si spezzò interrotta da lacrime, lacrime che mi sfiguravano il viso.
-Scusa non ne dovevo parlare, è peggio ricordare tutto.-
-No, non è peggio. Se parli ti riuscirai a liberare. Comunque io sono qui, pronto ad ascoltarti.-
-Grazie ma non ne ho bisogno, sono ormai quindici anni che vivo così e sto bene.-
-Non sai mentire.-
-Questa è la verità!- alzai il tono della voce.
-Non è vero, si vede dai tuoi occhi che non stai bene, dalla tua insicurezza.
Rimasi a fissarlo, aveva ragione, io non stavo bene e mentire non serviva a nulla.
-Va bene, ti racconterò tutto da dove avevo lasciato.-
Mi sorrise e mi strinse la mano.
-Beh all’età di sette anni, i miei chiesero il divorzio e mi affidarono a mia madre.
Il tempo passava e ogni notte vedevo mia madre che si portava a casa un uomo diverso ogni volta, la vedevo che beveva alcol e che pian piano si stava trasformando in qualcosa di spaventoso, non usava più la ragione, sempre con la bottiglia in mano, piena di sostanze stupefacenti.
Fino a quando una notte ero con lei in macchina e guidava ad una velocità pazzesca e ci scontrammo contro un albero.
Mia madre morì sul colpo mentre io rimasi in come per otto giorni.
Dopo che mi ripresi e uscii dall’ospedale, mio padre non si fece vivo e fui costretta ad andare in un orfanotrofio e da quando avevo otto anni sono rinchiusa lì.-
Avevo una tremenda voglia di piangere, la gola mi bruciava, ma non volevo piangere davanti a Zayn, sapevo che quelle che sarebbero uscite, non sarebbero state delle semplici lacrime, ma un vero e proprio pianto.
-Sfogati, lo so che stai soffrendo.-
Lo guardai e poi iniziai a piangere, fiondandomi nelle sue braccia calde.
Lui mi stringeva a sé, accarezzandomi la schiena dolcemente, mentre io piangevo, come se non avessi mai pianto in tutta la mia vita.
Rimasi un paio di minuti abbracciata a lui, quando mi staccai e cercai di calmarmi.
-Come ti senti?- mi chiese.
-In effetti, mi sento meglio. Parlare e sfogarmi con te mi ha aiutata molto.. Grazie mille.- accennai un sorriso.
-Sapevo che avrebbe funzionato.- mi sorrise.
 
Era una meraviglia quando sorrideva, il suo viso era dannatamente perfetto, la dolcezza in persona.
Lui era un angelo, il mio angelo.
 

Chicos y chicas!
sorry per il ritardo c___c
Ma tra tante cose,
non potevo continuare la fan fiction..
Avete comprato Take Me Home?
Oddio è meraviglioso ajdjfjgkj **
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto
e fatemi sapere lasciando una piccola recensione c:



Quanto è cucciolo il nostro Hazza quando sorride agdhfj




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@iwantonedskiss
 

 
  
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