20/11/2012
7 recensioni
Ho hey.
I've been trying to do it right,
I've been living a lonely life.
I’ ve been sleeping here instead,
I've been sleeping in my bed.
“Stana, sono io, aprimi!”
Continua a bussare alla porta senza sosta. Il vestito le intralcia un po’ i movimenti, ma non se ne cura. È preoccupata. Dall’interno non proviene nessun rumore… o forse si. Cosa sono quelli, singhiozzi?!
“Stana, guarda che la butto giù! Apri questa dannata porta!”
Si era promessa di non alzare i toni per non attirare l’attenzione di troppa gente. Ma non ce l’ha fatta. Vuole sapere cosa diamine sta succedendo in quella stanza.
E’ sul punto di darle una forte spallata quando, finalmente, la porta si apre. Lentamente. Viene lasciato aperto solo uno spiraglio dal quale, Tamala, riesce a vedere il profilo della sua amica. “Posso sapere cosa diamine sta succedendo?!”
La sposa si scansa dall’uscio, lasciando l’entrata libera, un chiaro invito a seguirla. La testimone non si fa scappare l’occasione e si intrufola all’interno. Vede Stana accasciarsi sulla poltrona e può infine guardarle gli occhi. Sono rossi, di un verde liquido. Ha pianto, anzi, stapiangendo.
“Oh tesoro, cosa succede?” Le si inginocchia ai piedi. Nota che tra le mani tiene un foglio di carta, ormai troppo stropicciato e bagnato per essere leggibile. Prova a prenderlo ma la presa dell’amica è troppo forte. Lo stringe vicino al cuore, sembra disperata.
Prende due profondi respiri, provando a fermare le lacrime. Sembra riuscirci. Alza un attimo il viso verso il soffitto, forse per mandarle più in profondità. “Nathan… Nathan non verrà al matrimonio”.
“Cosa?!” Tamala è sconcertata. “Come mai? È il testimone, dannazione! Che gli è preso? Sta male? Oppure preferisce passare il tempo con una donna invece che venire al tuo matrimonio?”
A queste parole Stana ricomincia a piangere. “Non è questo…” Le passa la lettera, anche se impossibile da capire. “Mi ama”, dice solo, sotto lo sguardo sbalordito di Tamala Jones.
So show me family,
all the blood that I would bleed.
I don't know where I belong,
I don't know where I went wrong.
Avevi deciso così. Una lettera e basta. Ne eri convinto. Convinto di potercela fare, di saper resistere alla tentazione, di saper affrontare il dolore, di fregartene. E invece niente. Hai indossato il tuo smoking e adesso sfrecci per le strade a bordo della tua Berlina nera. Sei una furia.
Lei è tua. Tu la ami, lei ama te, ne sei sicuro. Non può sposare un altro. Non può, non deve.
Segui la strada che porta fino a casa sua, speri che sia ancora lì e non se ne sia già andata. Parcheggi l’auto in malo modo e ti catapulti fuori. Segui il sentiero fino al portone e bussi con forza. Ti aspettavi di tutto, meno che trovarti davanti alla sua migliore amica.
“Tam, dov’è Stana?”, le chiedi mandando a quel paese le buone maniere. Lei incrocia le braccia davanti al petto e ti guarda di sbieco.
“E’ al suo matrimonio”, dice solo.
“Cosa? E perché tu non sei con lei?”
“Stavo aspettando te”. Il tuo sguardo confuso la invita a proseguire. “Quella lettera non mi andava giù. Ti conosco, Nate, non è da te. Avresti fatto di tutto per riprendertela… e infatti sei qui! Comunque, sto andando anche io, vieni con me”. Fa per sorpassarti ma tu la blocchi.
“No, tu, vieni con me”.
And love we need is now.
Let's hope for some,
cause oh, we're bleeding out.
Un’altra corsa in auto, questa volta con una donna al tuo fianco terrorizzata che si regge forte. Lasci la macchina in mezzo alla strada e scendi. Tamala ti segue. “Cosa hai intenzione di fare?”
“Non so, tu entra”. Fa come le è stato detto, apre cautamente il portone della piccola chiesa e la vedi scomparire all’interno. Stai per entrare pure tu, ma prima hai bisogno di riflettere. Sei sicuro di quello che stai per fare? Si, assolutamente.
La ami, non c’è altro da aggiungere.
Ti avvicini piano, adesso timoroso. Apri il portone e, provando a non dare nell’occhio, ti infili all’interno. Lei, in piedi davanti all'altare, che tiene la mano al fidanzato, non ti nota. È una pugnalata al cuore questa visione. Ma stringi i pugni e resisti.
Non senti le parole del prete che conduce la messa. Fissi solamente le spalle della tua donna. Solo una frase ti salta all’orecchio.
“Se c'è qualcuno contrario a questa unione, parli ora o taccia per sempre”.
E’ il tuo momento.
“IO!” Non sai da dove ti è uscita tutta quella voce, o tutto quel coraggio. Sai solo che, adesso tutti si sono voltati verso di te, tutti ti guardano, tutti si sono accorti della tua presenza.
Anche lei. Anche Stana Katic ti sta guardando. Anche Stana Katic, finalmente, si è accorta di te.
I belong with you, you belong with me you're my sweet heart.
I belong with you, you belong with me you're my sweet.
Angolino della Fe! :)
Vi ricordate ‘Per Dimenticare’ di CCSerena89? Oh, si che vi ricordate, è un capolavoro u.u
Beh, a me non andava a genio il finale. Ho parlato con Sere, invitandola (anzi, pregandola) a scrivere un seguito. Ma lei, niente! Oh, di coccio proprio! Non ha voluto sentire ragioni.
“Scrivilo tu”, mi diceva!
Va bene, Sere, accontentata. lol
La canzone è ‘Ho Hey’ dei The Lumineers. Ascoltatela, è veramente bella *-*
P.s. le frasi delle canzoni non sono in ordine e complete. Le ho messe così per dare un senso alla shot.
Baci porno,
Fed… Pompy.