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Autore: VanessaStew    20/11/2012    0 recensioni
Seppur diversi tra loro, sanno di amarsi.
"Lui, Niall James Horan, dai capelli biondo tinto e che amava la bella vita accompagnata da sesso in casa e che ogni tanto si improvvisava cantante aspettando l’autobus blu. Poi però ci si mettevano il suo sguardo azzurro penetrante, le sue labbra provocanti e la sua voce soave, accompagnata dal suono di una chitarra da lui suonata, a far capire a Kristen quanto Niall la facesse impazzire."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It’s everything about you you you, everything that you do…”. Solito martedì, solita vita. Kristen stava tornando a casa da una lunga e stressante giornata di scuola, odiava il martedì perché era una giornata estremamente stancante e noiosa. Immersa nella musica, aspettava di arrivare a casa, abbandonata nel sedile semi-comodo dell’autobus e godendosi la visuale di tutti quegli studenti del liceo della sua città che, come lei, ne avevano abbastanza della scuola il 3 giugno. 
< ARCADE! > sentì urlare dal fondo dell’autobus, la voce chiassosa di Niall. Anche quella era solita, ma non era poi così dispiaciuta di sentirla. In procinto di scendere, la ragazza si alzò dal sedile nel momento in cui l’autobus barcollò ad una buca, così da perdere l’equilibrio e andarsene all’indietro. D’istinto si aggrappò ad un sedile che bloccò la caduta, ma allo stesso tempo sentì due mani posizionarsi sui suoi fianchi. Si girò di scatto, cercando di capire chi le stesse mettendo le mani addosso, quando lo vide.
< Attenta Kiki >. Kristen guardò Niall in segno di ringraziamento per averla aiutata, il suo sguardo però poi si spostò sulle braccia del ragazzo che in quel momento ritornarono al proprio posto.
“ le mani le tieni a posto e Kiki chiami il tuo gatto” pensò lei tra se e se. scesa dall’autobus camminò il più lentamente possibile facendo sì che il ragazzo accelerasse e salisse in ascensore senza doverla incontrare. La verità è che lei non sapeva davvero cosa provava per lui. Anzi, lo sapeva: profonda antipatia. Senso di fastidio ogni volta che si trovava in sua compagnia e anche solo quando sentiva qualcuno nominarlo. Lui, Niall James Horan, dai capelli biondo tinto e che amava la bella vita accompagnata da sesso in casa e che ogni tanto si improvvisava cantante aspettando l’autobus blu. Poi però ci si mettevano il suo sguardo azzurro penetrante, le sue labbra provocanti e la sua voce soave, accompagnata dal suono di una chitarra da lui suonata, a far capire a Kristen quanto Niall la facesse impazzire! La madre della ragazza, Jane, adorava Niall e da sempre desiderava che la sua adorata figlia e il bel giovane si fidanzassero. Ma questo non era mai accaduto e oramai Jane iniziò a credere che non sarebbe mai successo nulla tra i due. Sua figlia aveva 18 anni, lui 20 (ripetente del quinto anno ) e di tempo per innamorarsi ne avevano avuto. 
Arrivata davanti al portone del palazzo, Kristen lo trovò aperto e solo in quel momento si rese conto del fatto che Niall non era ancora salito a casa ma stava concludendo una telefonata.
< Sì ma lo sai com’è fatta, non lo capirà mai … sì, lo so ma gliel’ho spiegato più di trenta volte che tra me e lei è finita … va bene le parlerò per la dodicesima volta ma non credo che le cose cambieranno … ciao, ciao >. In tutto questo, Kristen faceva finta di non ascoltare nulla della sua conversazione a telefono, immersa nella sua musica, ma in realtà il suo istinto femminile da inguaribile impicciona la fece interessare. Arrivato l’ascensore, si irritò dovendolo prendere con lui, ma non era di certo suo interesse farsi cinque piani di scale a piedi. 
< Ti è mai capitato di non riuscire a chiudere con un ex? > domandò lui. La domanda impertinente sorprese la ragazza, anche se ormai era abituata al solito Niall impiccione che raccontava i fatti suoi a chiunque, anche alla pianta del suo balcone.
< Beh, no in realtà >
< Ma tu…ce l’hai un ex? > chiese lui, ancora impertinente. A quella domanda Kristen lo guardò imbarazzata e abbassò lo sguardo. Tentò di trovare le parole adatte da dire, ma fu salvata in calcio d’angolo. 
< Tranquilla non mi rispondere > disse lui in un misto di divertimento e imbarazzo generale. Arrivati al piano, Kristen aspettò che il ragazzo uscisse dall’ascensore, dato che lui abitava al quarto piano e lei al quinto, ma non lo fece. 
< Beh non scendi? > domandò lei. 
< Sveglia, è il quinto piano questo >. Kristen guardò sorpresa la porta di casa sua e capì che Niall aveva fatto per l’ennesima volta il gentiluomo, per qualche strana ragione. 
 
Due pomeriggi dopo, Kristen scese giù nel cortile con la sua amata Diana, un adorabile volpino. Le piaceva passeggiare all’aria aperta, in compagnia di quella cagnolina tanto allegra e dolce, e amava che tutti adulassero la cucciola. Tornando a casa, vide sua madre parlare con un ragazzo, un ragazzo biondo tinto… 
< Ma come hai fatto a scordare le chiavi dentro? Ora devi aspettare tua madre? >
< Sì signora ma stia tranquilla, aspetto qui >
< E non c’è nessun tuo amico che può ospitarti finché mamma non torna? > domandò la donna apprensiva.
< Joe è a scuola mentre un altro mio amico è uscito > rispose lui, guardando poi Kristen avvicinarsi. Poi vide la cagnolina, che lui chiamava “dolcemente” topo, e la salutò accarezzandola. 
< Magari adesso puoi salire su da noi, nel frattempo che arriva tua madre, tanto c’è Kristen che ti tiene compagnia >. A quelle parole la figlia sbiancò e guardò la mamma incredula.
< Ma non si preoccupi, mamma dovrebbe tornare tra un’oretta > rispose lui notando l’espressione della ragazza.
< Ma non ti preoccupare tu, vieni su da noi > lo esortò la donna. Kristen si sentì morire. Niall? A casa sua? Non poteva essere vero. Quando lui entrò in casa Austen, si guardò attorno meravigliato da quanto fosse arredata bene la casa. Attraversando il corridoio, notò il frigorifero della cucina pieno di calamite molto carine da ogni parte del mondo. 
< Kristen, io ora devo andare dal parrucchiere, papà e tua sorella stanno al circo e cenano fuori. Mi raccomando > le disse la donna.
< Sì, tranquilla > rispose Kristen secca, era un fascio di nervi. Dopo ciò la donna uscì di casa e lasciò i due giovani fissarsi nel centro del soggiorno. 
< Beh, siediti pure. Guardiamo un po’ di tv? > lo esortò lei.
< Certo, scusami per il disturbo. Non sapevo come far capire a tua madre che tu non mi volevi qui > disse lui divertito ma anche dispiaciuto di ciò. 
< Ma che dici stai tranquillo, mi sarebbe dispiaciuto se fossi rimasto giù da solo al caldo > fece lei imbarazzata. La rattristì il fatto che lui avesse notato la sua faccia, così cercò di rimediare.
< Tu siediti e prendi questo > disse porgendogli il telecomando, < intanto io faccio delle cose e sono qui >. Corse in cucina a scrivere un messaggio. 
“ Tu non hai idea di chi c’è qui a casa mia. Non indovinerai mai”. Dopo un po’ le arrivò la risposta.
“ Niall????” 
“Vaaaan, sai che odio quel nome” . detto ciò aspetto un paio di minuti una risposta che non arrivò, così si precipitò in soggiorno. 
< Scappo un attimo in bagno > disse lei buttando il cellulare sul divano.
< Tranquilla Kiki >. 
Mentre guardava la tv imbarazzato della situazione e cercando qualcosa che non fossero stupidi film per bambini, roba romantica o porno, sentì qualcosa suonare. Era il cellulare di Kristen che insistentemente diceva “Hi, my name is Edward Cullen”.
< Kristen il telefono ti sq… > fece per dire  lui, quando poi prendendolo in mano notò una scritta sopra la barra delle applicazioni che anticipava il messaggio della posta in arrivo. Lesse: “Non ci credooooooooooooo! È la tua possibilità di conoscerlo meglio”. 
Niall rimase sorpreso da quelle parole, e se fossero riferite a me? pensò leggendole. 
“Non dire sciocchezze, lei non ti caga di striscio… ma allora a chi si riferivano?”
< Eccomi, mi hai chiamata? > domandò uscendo dal bagno.
< Sì…un messaggio ti è arrivato > rispose lui ancora scosso. Lei lesse l’sms e strabuzzò gli occhi poi guardò il ragazzo bianco cadaverico e gli domandò:
< Niall stai bene? Hai una faccia… >
< Sì scusami, sto bene…grazie > rispose lui. Non riusciva a capire il perché reagisse in quel modo. Forse perché desiderava tanto che quelle parole fossero riferite a lui, dato che aveva una cotta per Kristen da quando aveva 16 anni, ma lei non lo sapeva di preciso. 
Passarono una prima mezz’ora guardando un po’ di canali musicali, tra Rihanna per lei e Michael Bublé per lui, dopodiché lui improvvisamente spense il televisore. Lei lo guardò confusa.
< Ti annoia la tv? >
< No figurati ma vorrei scambiare un paio di chiacchiere con te, dialoghiamo poco noi due > rispose lui girandosi di lato e guardandola. Al che lei non sapeva davvero cosa fare e perciò lo imitò.
< Allora, sei pronta per gli esami? >
< Non ne sono sicura, credo che morirò prima per un attacco di panico! >
< Stai tranquilla andranno bene, so che studi > disse lui rassicurandola.
< E chi te ne da la certezza? > domandò lei confusa.
< Ho un paio di conoscenze, mi informo ogni tanto su di te > disse lui divertito.
< Oh, ti informi…e tu, promosso quest’anno? > disse lei sviando il discorso che stava prendendo una piega strana.
< Credo di sì, magari prima dell’esame di letteratura potremmo studiare insieme. Una mano in più mi farebbe bene > disse lui speranzoso. Lei lo vide disperato e annuì senza pensarci due volte.
< Per quanto riguarda il tuo cuore invece, ti piace qualcuno? > domandò lui malizioso.
< Domanda troppo personale Niall > fece lei diventando rossa in viso.
< Dai puoi fidarti di me! l’altro giorno in ascensore ad esempio ho capito che non hai mai avuto un ragazzo >
< A differenza tua io aspetto quello giusto > punzecchiò lei. 
< Lo so, ho cambiato molte ragazze nella mia breve vita. Ma quella giusta ancora non l’ho ancora trovata > disse lui fissandola negli occhi profondamente da metterla in suggestione. Così lei distolse lo sguardo e si alzò dal divano guardandosi attorno in cerca di qualcosa da fare. Qualcosa che la facesse uscire da quell’imbarazzo e da quella bella sensazione di eccitazione che stava provando. A quel punto si voltò e lo guardò. 
< Kristen ti senti bene? > domandò lui.
< E’ bello quando mi chiami Kristen, perché Kiki è davvero poco fine e sembra che tu stia chiamando al rapporto il tuo gatto > disse lei in tono isterico, che le succedeva? 
< Okay, allora ti chiamerò sempre Kristen > disse lui confuso.
< Scusami, io non… >
< E’ per il messaggio della tua amica che ti comporti così? > domandò lui non certo di quello che stesse facendo.
< No che dici ma… aspetta, hai letto il messaggio? > domandò lei ponendosi furiosa.
< No, cioè non proprio…ho afferrato il telefono per zittire quella voce terribile e ho letto sulla barra delle applicazioni qualcosina > rispose lui timoroso. 
< Non ci posso credere Niall James Horan! Credi fosse riferito a te? non lo era di certo stai tranquillo. Non ci posso credere… >
< Ma non ti incazzare con me, non l’ho fatto di proposito > disse lui alzandosi e avvicinandosi alla ragazza per calmarla.
< Non ti avvicinare eh, cioè perché dovrei stare così per il messaggio? Così come poi… > disse lei in procinto di lanciare qualcosa in testa a quello spaccone, si sentiva una stupida ragazza invaghita del suo vicino di casa colta in fragrante mentre scriveva pensieri romantici su di lui sul suo diario segreto. 
< Così nervosa e tesa. Non era riferito a me no? non hai voglia di conoscermi perché ti sto sul cazzo e lo capisco, sono un egocentrico che parla sempre di se >
< Non è vero non mi stai sul cazzo > disse lei convinta.
< E allora perché mi sembra tutto il contrario Kristen? Mi dispiace perché mi piacerebbe che tra me e te…si insomma che diventassimo qualcosa di più di semplici conoscenti >
< Che quindi diventassimo, cosa? >
< Non lo so, ancora non lo so > disse lui poggiandole una mano sul braccio in segno di premura. Lei sobbalzò al tocco e lui lo notò, ma in quel momento gli saltò sulle labbra uno strano sorriso malizioso tale da non trattenere la ragazza dal mordersi un labbro. A quel punto lui iniziò a passare delicatamente la mano sul braccio di lei, cercando di capire se lei fosse contraria o meno, dopodiché la sua mano si spostò sul viso della ragazza. Con il pollice poi, le sfiorò le labbra carnose fino a provare in se uno strano sentimento. Pura attrazione mischiata alla prudenza di non voler far qualcosa di male che facesse allontanare Kristen da lui. Niall era da sempre un ragazzo audace che non si faceva scappare l’occasione di baciare una bella ragazza, ma in quel momento decise di diventare il burattino della situazione. Kristen non provò neanche più a fermare l’eccitazione, non voleva farlo, così si avventò su di lui baciandolo. Niall le cinse i fianchi, poi mise le sue mani sulla schiena della ragazza facendola sussultare una seconda volta, dopodiché guidò il movimento della bocca e della lingua notando che la ragazza non ci sapeva fare. 
< Scusami, io non ho mai baciato nessuno > gli disse lei tra un bacio di fiamma e l’altro.
< Sei meravigliosa > disse lui continuando a baciare le sue labbra e a stringerla a se. Dopodiché Kristen si allontanò da lui e gli sfilò agilmente la maglietta bianca, rimanendo di stucco davanti al fisico lievemente scolpito del giovane.
< Kristen, che fai? > domandò lui incredulo.
< Porca puttana che diavolo sto facendo? No no, non sarò un’avventura di una notte per te. rivestiti cazzo! > lo incitò la ragazza. 
 < Non potresti mai essere un’avventura di una notte per me. lo senti questo? > fece lui poggiando una mano di lei sul petto.
< E’ il mio cuore emozionato per qualcosa che provo per te… qualcosa di nuovo e grande Kirsten > disse lui. La ragazza lo guardò stranita, lei era da sempre la ragionevole, casta e pura ragazza che mai aveva seguito l’istinto. Ma in quel momento decise di cambiare i suoi piani. Così trascinò Niall verso di se assaporando di nuovo quei baci di cui aveva già fame. A quel punto il ragazzo, molto cautamente, iniziò a sollevare il top della ragazza fino a lasciarla in reggiseno. Eccitato più che mai Niall prese ad assaporare anche il collo della giovane.
< Non qui però > disse lei. Così lo trascinò in camera e lasciò che tutto accadesse come se fosse uno di quei sogni ad occhi aperti di cui era vittima la sera prima di addormentarsi. Delicatamente tra un bacio e l’altro si privarono degli ultimi vestiti che li opprimevano e si inserirono sotto il lenzuolo leggero.
< Sei sicura? > domandò lui, steso sul corpo della ragazza. Lei lo guardò esitante e una lacrima le bagnò il viso. 
< Ehi piccola, che hai? > domandò lui asciugandole il viso con un gesto del pollice.
 Lei istintivamente lo abbracciò felice di star realizzando quello che aveva aspettato per due anni interi. Niall le lasciò un bacio sulla fronte, prima che lei lo guardasse e gli intimasse di rompere la barriera che impediva a loro di unirsi. Vari sussulti seguirono il momento: dolore, piacere, mentre i due corpi si muovevano dolcemente sul letto come fosse una danza. Il caldo estivo fece sì che sudassero come mai, ma tutto era perfetto in quel vortice di passione travolgente e senza confini.
Kristen sentiva che quel ragazzo era suo, poggiandogli una mano sulla nuca e l’altra sulla schiena mentre Niall era impegnato a farle vivere il momento più eccitante ed emozionante della sua vita. Nel frattempo Niall capì che era la sua Kristen, che la amava incondizionatamente e che da stupido qual’era ci aveva messo anni prima di capire che la sua non era una semplice cotta, ma che aveva incontrato e finalmente trovato la sua anima gemella. 

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Sssssalve gente. :) eccomi qui con un'altra os, a cui tengo particolarmente, per questo spero vi sia piaciuta!
Spero anche che mi lasciate una recensione e che magari diate un'occhiata alle mie altre os e alla mia ff. :3 
  
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