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Autore: xkeepdreaming    20/11/2012    1 recensioni
Una ragazza, pochi amici, una città nuova.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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DIARIO DI JENNY.
Jennifer. 16 anni. Doncaster. Non più sola.
Esatto. Non sono più sola. E' incredibile come certi incontri capitino casualmente. Oggi al parchetto ho incontrato questa ragazza, Chelsea. E' stata carinissima con me, però è davvero diversa da me. Lei è bionda, ha un sorriso invidiabile, gli occhi verdi e i lineamenti delicati.
Io sono completamente diversa. Ma va bene. Sono meglio io.
Anche se è stata gentile sono sicura che trama qualcosa. Continuerò a mantenere la confidenza a piano 0.

DIARIO DI CHELSEA.
Che bello essere a casa. Anche oggi sono uscita, ma sola. Fino a un certo punto. Sai perché? Ero lì al parchetto quando ho visto questa ragazza. Mi ha incuriosita molto e ho deciso di parlare con lei. E' molto simpatica, un po' fredda, ma solo con alcune persone. Con me sembra molto disponibile. Si chiama Jennifer, Jenny. Ha la mia età e viene da Manchester, ci credi? Manchester è bellissima. Non capisco perché sia venuta qui, non ha voluto dirmelo. So solo che abita con sua sorella Eleanor. E' una ragazza carinissima ma loro due sono completamente diverse!
Ora Jenny sta venendo a casa mia. Abbiamo deciso di vederci un bel film e di dormire qui. Vedremo come va.

***

Ho deciso di andare a casa di Chelsea. Mangeremo lì e probabilmente mi fermerò a dormire da lei. Visto che neanche sta notte Eleanor sarà a casa. Sarà di certo con Louis a fare la troia. Come sempre, anzi, forse stasera decidono di venire a casa nostra visto che i letti di là li hanno già sfondati abbastanza.
Comunque, casa di Chelsea è vicina alla mia, ma penso che sia una di quelle mega ville. Mi sa di stra riccona.
Ok, allora. La casa è la numero 23. Che numero orribile. Non ha un senso.
Eccola. Non è bellissima, voglio dire, la mia è meglio. Molto meglio. Mi fa strano però andare a casa di un'amica. Ah giusto. Lei non è mia amica.
Ma ora, busso o suono? Ok al mio 3 suono quel campanello. 1...2...3. Suono. Dai vetri della porta vedo una figura maschile che si avvicina.

«Sì, chi è?»
«La madonna scesa in terra. Secondo te chi sono?»
«PAPÀ, È PER ME! Eccoti Jenny! Entra pure.»

Mi giro verso suo padre. Perché mi sembra un volto familiare? Giuro, mi sembra di averlo già visto. Magari l'ho visto nel libro dei record come peggior idiota del mondo.
Mi sta guardando in modo strano, tipo snob. Che cazzo, ma si è visto? Sembra un barbone.

«Pà, lei è la mia amica Jenny.»

IO NON SONO TUA AMICA.

«Io sono David, il padre di Chelsea. E' bello conoscerti, Chelsea mi ha parlato tanto di te.»

Il modo in cui ha detto 'conoscerti' non mi piace. E poi che cosa può avergli detto Chelsea? È già tanto se sà il mio nome.

«Interessante. Quasi emozionante direi.»
«La tua ironia mi diverte, davvero. Comunque ho invitato altri amici a casa. Spero non ti dispiaccia.»

Lo sapevo che c'era la fregatura. Lo sapevo. Porca merda, spero siano normali. O almeno simili a lei.
«Quindi te mi vuoi dire che devo presentarmi a dei perfetti sconosciuti?»
«Tranquilla Jenny. E' gente per bene, sono miei amici da anni ormai. Vedrai che ti faranno sentire parte del gruppo.»
«Si, del gruppo degli emarginati.»
«Ma smettila.»

 

Mi ha appena dato una pacca sulla spalla. Ma stai ferma.

«Allora. Adesso mangiamo e dopo ci vediamo un bel film. Che genere preferisci?»
«Splatter, Horror.»
«Allora vada per una serata horror!»

Stiamo andando in cucina e suo padre mi sta seguendo con lo sguardo. Non capisco. Cosa vuole da me?

«Allora Jenny. Mio padre ora va a lavorare. Oggi provo a cucinare qualcosa, che cosa vuoi?»
«Mangiare. Qualcosa di commestibile, possibilmente. E non penso tu sia in grado di farlo.»
«Potresti avere ragione. Meglio che ordiniamo una pizza, che ne dici?»
«Dico dico.»

Che palle.

Sono passati 5 minuti e la pizza è arrivata. L'aspetto è orribile. La farei meglio io con i piedi. Pensare che ha anche pagato per sta roba qui. Vedi, che ora inizia a muoversi.

«Si insomma. Pancia mia fatti capanna!»
«
Capanna di scarti alimentari? Carino.»
«Dai, non fa così schifo. Aspetta stanno suonando alla porta.»

Chelsea si allontana mentre io penso di cosa farne di quel cadavere, spacciato come pizza da un facchino incapace. Potrei metterlo sotto il divano. Nessuno se ne accorgerebbe, forse.
Oppure, sotto il frigo. Si, geniale.

Oh, sta arrivando Chelsea.

  
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