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Autore: mysticmoon    08/06/2007    2 recensioni
Un altro parto della mia mente nato da "Non Sono un Eroe". Una coppia improbabile in un mondo finalmente pacificato. Due personaggi spesso poco usati e raramente appaiati. Chi l'avrebbe mai detto che potesse sbocciare un forte sentimento tra uno dei fratelli Weasley e la stravagante Luna Lovegood?
Il rating della storia è settato su R in caso di scene più forti
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Luna Lovegood, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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30 Agosto 1998

Luna Lovegood comparve in negozio pochi minuti prima che chiudessero per la pausa pranzo.
Quel giorno indossava una lunga gonna a pieghe rosso fuoco ed una lunghissima maglia che le arrivava al ginocchio dal fastidioso colore giallo canarino, il tutto corredato da orecchini con dei pendenti lampeggianti.
Fred, dopo aver letto l’articolo, aveva deciso che la ragazza poteva andare in negozio ma che doveva mantenere una distanza di sicurezza di tre metri dalla sua persona dopo la discussione della mattina precedente.
George aveva riso di quella affermazione ma per evitare problemi decise di rispettare la decisione del fratello.
Amanda Steel l’aveva intercettata sulla porta, secondo sua precisa direttiva, e stava chiacchierando con lei con aria non molto convinta mentre lui, George, serviva l’ultimo cliente della mattina.
L’articolo pubblicato sul giornale era di certo scritto bene e probabilmente era uno dei più veritieri che vi fossero mai stati pubblicati.
Presentava in modo chiaro ed affascinante la famiglia Weasley.
Era dettagliato ma non invadente, esauriente ed affascinante nella semplicità del linguaggio, soprattutto quando parlava dell’ultima battaglia che avevano combattuto al fianco di Harry Potter.
Ad un cenno di George Luna fu condotta al bancone dove lui l’attendeva.
Il proprietario le porse la copia di prova del giornale di imminente pubblicazione e annuì.
- Sì Luna, siamo d’accordo alla pubblicazione. La mamma ha pianto quando l’ha letto e tutti approviamo questo articolo. Devi fare i miei complimenti e quelli della mia famiglia al giornalista che l’ha scritto. Ha avuto davvero grande sensibilità nel trattare la nostra vicenda.
George vide cosa accadeva al volto di Luna e non riuscì a fare a meno di stupirsi quando comprese che aveva avuto una reazione normalissima per una ragazza: era arrossita.
- Qualcosa non va?- chiese.
- L’ho scritto io- disse Luna, abbassando gli occhi per nascondere il colore acceso delle sue guance- Non l’ho fatto con l’intento di creare un articolo. Ho solo scritto quello che sapevo per mio uso personale ma mio padre l’ha trovato ben fatto ed ha deciso di pubblicarlo. Io credevo che l’avesse detto e fatto solo per farmi piacere. Non credevo che potesse piacere davvero a qualcuno.
George si guardò attorno, quasi cercasse qualche altro segno dell’imminente fine del mondo.
Che Luna Lovegood potesse reagire come una ragazza qualsiasi era comprensibile ma che riuscisse a fare un discorso privo di immagini di fantasia o strani accenni subito dopo era certamente qualcosa di incredibile rarità o segno dell’imminente fine dei tempi.
- Io trovo che sia un grandissimo articolo. E’ davvero molto fedele ai fatti e leggendo il paragrafo del combattimento avrei dovuto capirlo che il cronista ha vissuto sulla sua pelle quello che raccontava. Sarò felice di comprare un numero del Cavillo.
- Grazie George- sussurrò Luna prima di allontanarsi dal negozio con le guance ancora imporporate.

Era da poco passata l’ora di cena quando nell’appartamento dei fratelli Weasley piombò, sfondando il vetro della stanza da pranzo, un grosso gufo con elmetto a punta e corazza in stile romano.
Il volatile, al cui collo c’era la targhetta “Gufo d’Assalto n.18”, aveva trasportato da loro una copia del Cavillo ed una lettera indirizzata a George, l’unico che in quel momento non fosse impegnato.

Carissimo signor George Weasley,
la ringrazio per la cortesia che ha riservato alla mia carissima figlia Luna e per il pieno consenso dato dalla vostra famiglia alla pubblicazione del primo articolo di mia figlia.
Ringrazio dal più profondo del cuore lei e la sua famiglia e vi rinnovo le mie condoglianze per la perdita del vostro carissimo fratello Ronald.
Spero che possa gradire la copia omaggio inviatale da mia figlia in persona.
I miei omaggi,

William Charles Lovegood
Direttore di “Il Cavillo”

PS: mia figlia mi avverte che probabilmente vostro fratello è stato punto da un Kirtz. Io non sottovaluterei la situazione e se volete potrei mettervi in contatto con uno dei migliori guaritori specializzati nel trattamento di queste malattie.

George rise per quell’affermazione e poi, avvicinandosi con passo felpato, sbirciò nuovamente nella silenziosa stanza del fratello.
L’ennesima riappacificazione tra i due innamorati era in corso e molto probabilmente la mattina successiva avrebbe trovato anche un po’ di caffè caldo e frittelle preparati dalle mani di fata della ragazza.
Portò con sé il giornale e lo appoggiò sopra ai vari fogli su cui stava schizzando i modellini di Grumble che molto presto avrebbero messo in commercio.
  
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