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Autore: Daifha    21/11/2012    3 recensioni
[Della serie: Retrogusto di amore]
Lo ha detto un po’ sussurrando, un po’ balbettando, un po’ arrossendo, forse l’ha solo pensato, perché, davvero, Midorima non è capace di dire certe cose. Però ora Takao sorride come un bambino che chiede una caramella, una di quelle buone, completamente fatte di zucchero con un retrogusto di fragola. È come se la stesse già scartando.
Ma in realtà gli ha solo chiesto un bacio, innocuo, si spera, non fatto di zucchero, ma di labbra su labbra, labbra tenere e labbra che è molto curioso di sapere se sono davvero dolci come una caramella.
[TakaoMidorima]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shintarou Midorima, Takao Kazunari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Retrogusto di amore'
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Volevo tanto fare un bel regalino di compleanno a Takao… Non credo mi sia venuto, però. Mi rifarò con Midorima, lo prometto u.u Devo solo segnarmelo sul mio calendario dei BigBang *^* diario, altrimenti so già che arriverò il giorno stesso a dire “Cosa? E’ oggi? Oddio, ma non c’è tempo per scrivere qualcosa di decente!”, più o meno come oggi… Vabbeh, comunque, spero vi piaccia e… Auguri Takao! 
 
 
Di zucchero e cioccolato

 
“Dai, Shin-chan, dammi un bacio” il sorriso ingenuo sul volto di Takao lo infastidisce. E’ così stupido. “Come regalo di compleanno, solo uno!” sembra tanto felice solo perché oggi Midorima gli ha detto che forse gli piace. Sì, insomma, che gli piace Takao. 
Lo ha detto un po’ sussurrando, un po’ balbettando, un po’ arrossendo, forse l’ha solo pensato, perché, davvero, Midorima non è capace di dire certe cose. Però ora Takao sorride come un bambino che chiede una caramella, una di quelle buone, completamente fatte di zucchero con un retrogusto di fragola. È come se la stesse già scartando. 
Ma in realtà gli ha solo chiesto un bacio, innocuo, si spera, non fatto di zucchero, ma di labbra su labbra, labbra tenere e labbra che è molto curioso di sapere se sono davvero dolci come una caramella.
“Scordatelo!” gli sbatte un pugno in testa, per poi sistemarsi gli occhiali sperando che la mano copra il suo rossore. Perché si sente arrossire, Midorima, e si vergogna.
“Ma Shin-chan!” Takao ha i lacrimoni agli occhi e si massaggia il punto dolente dove l’altro lo ha colpito, già pronto a chiedere un risarcimento “Me lo devi! Io ti ho detto che mi piaci, tu ora dovresti baciarmi! Nei manga funziona così!”
Ah. Quindi è lui ad essersi dichiarato.
Questo passaggio doveva essergli sfuggito.
“Accompagnami a casa” dice semplicemente, mentre si dirige verso il carretto legato alla bici di Takao.
Sente dietro di lui il compagno sbuffare affranto e borbottare qualcosa che sa potrebbe essere pericoloso se detta a voce alta.
“Almeno,” e ci riprova, Takao, perché non vuole rinunciare al suo premio “Guida tu e lasciami riposare. Come regalo, non chiedo molto” 
Midorima si blocca. Sembra un buon compromesso, quello: se guida niente bacio e niente caramella. Vantaggioso.
Si avvicina al manubrio della bici, lo sfiora, e sembra quasi pensarci, ragiona se accettare o meno quella proposta.
Si volta poco dopo, fissando Takao che invece non capisce, gli si avvicina e lo prende per le spalle.
Chiude gli occhi, e lo bacia.
Due ragazzine delle medie passano vicino a loro e li additano con facce schifate, ma a Midorima non interessa, non questa volta, perché sta baciando Takao e gli sta pure piacendo. Le caramelle e lo zucchero solo lontani anni luce dalla mente di Shintaro nel momento in cui assaggia le labbra del compagno, perché il loro è un gusto completamente diverso, più fresco e in un certo senso mattiniero. Perché gli ricordano tanto il latte al cioccolato che beveva appena sveglio da piccolo, quello che sua madre preparava riscaldandolo d’inverno e lasciandolo freddo d’estate. Il latte al cioccolato di sua madre era il più buono al mondo, non c’erano dubbi.
E ora che ritrova quel gusto sulle labbra di Takao, vorrebbe quasi non staccarsi più da lui e dalla sua bocca. Vorrebbe subito approfondire quel contatto e sorridere così come sorrideva prima di andare a scuola dopo la colazione, ma non può, perché lui è Midorima Shintaro e deve mantenere un certo contegno in pubblico.
Si stacca con calma e Takao ancora lo fissa sbalordito, dal basso, con un’incredulità negli occhi che quasi lo offende.
“Andiamo ora” decreta Midorima, sedendosi nel carretto “Passiamo da casa tua” aggiunge, più sottovoce. 
Basta quello per risvegliare completamente Takao che con un sorriso a trentadue denti inforca la bici e, con più energia del solito, comincia a pedalare lungo la salita con un solo pensiero in mente: le labbra di Midorima sanno di caramella allo zucchero.

 
-Fine- 
 
 
  
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