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Autore: FlaviaBat    22/11/2012    1 recensioni
Zayn è sempre stato il ragazzo impossibile dei miei sogni… è come la malattia e la cura allo stesso momento. Ma lui non sa nulla di me, non sa neanche che esisto. Penso molte volte che dovrei finire questa baggianata, soffrire per uno che non sa nulla di me, di quello che sto passando. Ma non ce la faccio, il solo pensiero che lui possa andarsene dal mio cuore mi fa star male.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi :) Non ho mai scritto una one-shot, non ne sono molto all'altezza, e ora volevo mettermi alla prova. Una cosa molto semplice... mi lasciate una piccola recensione? :3



Ed eccomi qui. Mi chiamo Emily, per gli amici Emy, ho 15 anni e sono innamorata di uno sbruffone. Sapete, uno di quelli che fanno gli spacconi davanti a tutti, che fumano per farsi fighi, che si fanno tutte le ragazze possibili e immaginabili. E’ sera, sono le 6:00 p.m. e io sono uscita per fare una passeggiata. Dopotutto, in autunno il panorama è fantastico. Gli alberi creano un panorama fatto di rosso, marrone e giallo, è tutto così romantico. Anche quando penso a “romantico” penso a lui, che è tutto il contrario, che schifo! Calcio una pietra che si schianta contro un cancellino, che si apre leggermente. Perfetto. Casa sua. Mi fermo, senza neanche sapere perché sono qui: di solito il mio tragitto di passeggiata è diverso. Scivolo contro il muretto che contorna il mega giardino e mi siedo a terra.
Zayn è sempre stato il ragazzo impossibile dei miei sogni… è come la malattia e la cura allo stesso momento. Ma lui non sa nulla di me, non sa neanche che esisto. Penso molte volte che dovrei finire questa baggianata, soffrire per uno che non sa nulla di me, di quello che sto passando. Ma non ce la faccio, il solo pensiero che lui possa andarsene dal mio cuore mi fa star male.
Alzo la testa, mentre le lacrime della speranza scivolano via, e ascolto il canto degli usignoli far eco in quel meraviglioso panorama di collina, la zona alta della città.
Si sta facendo buio, e se sto ancora un po’ qua potrei sembrare una maniaca…
Mi alzo, metto le mani in tasca e faccio per andarmene. Ma ad un tratto gli uccelli smettono di cantare, e intorno a me c’è il silenzio più totale che esista. Eppure… qualcosa ha preso il posto degli usignoli: è una voce maschile, calda… Zayn.
Il cancellino è aperto, eppure in casa non vedo nessuno. Solo quando attraverso il viale del giardino noto un grande albero, dal quale spunta una casetta fatta in legno. La voce si accompagna con una chitarra acustica… è meravigliosa. Cerco di non far scricchiolare molto le foglie sotto i miei piedi e mi avvicino sempre più all’albero. Quando sono proprio sotto la casetta, posso sentire anche le parole:

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if I do, it’s you, oh it’s you
They add up to, i’m in love with you
And all these little things


Sono parole dolcissime, eppure sta cantando Zayn, e lui non è molto dolce… o devo ricredermi?

You’ll never love yourself half as much as I love you
I’ll never treat yourself right darlin’
But I want you to
If I let you know i’m here for you
Maybe you’ll love yourself like I love you


Mi arrampico sulla scaletta pericolante, e finalmente arrivo di sopra. Sbircio dalla fessura della porta… è appoggiato al muro, seduto per terra, la testa rivolta in alto e gli occhi chiusi. E quella cos’era, una…lacrima? Ma sto sognando? Non può essere Zayn! Faccio scricchiolare troppo la porta e la canzone si stoppa bruscamente: Zayn si è girato verso di me, ed ha gli occhi arrossati. Spaventata, mi giro di scatto e faccio per andarmene, quando lo sento parlare: -Aspetta, Emy! Non te ne andare!-. Emy? Mi ha chiamata Emy? –S-scusa se mi sono ehm… permessa di entrare in casa tua, non succederà più, devo andare…- non faccio in tempo a mettere il piede nel primo piolo della scaletta che mi sento afferrare una mano: -Ti prego, resta.-. I suoi occhi caramellati si erano fissati sui miei, e io non riuscivo più a muovermi. D’un tratto arrossii violentemente e lui lo notò, perché abbuffò un sorriso. Mi coprii di scatto con il foulard davanti al viso. –Sali- disse, mentre mi aiutava con le braccia.
Entrammo nella casetta e lui si posizionò dov’era prima, battendo con la mano vicino a lui: -Siediti-. Le gambe mi tremano, ma faccio quello che mi chiede. Comincia a strimpellare un po’ la chitarra, mentre mi fa qualche domanda: -Allora… come ti trovi a scuola?- stranita, gli rispondo balbettando: -B-bene, grazie-. –Amicizie?- cioè non ci siamo mai parlati e ora… ma che sta succedendo? –Si Zay va tutto bene- oh cacchio. –Zay?- la strimpellata finisce, e lui mi guarda divertito. –Oh ehm… Zayn- arrossisco di nuovo e affondo il viso nel mio foulard, come sempre.
Ora tocca a me: -Ehm… va tutto bene?- -Si, perché?- -Prima ti ho visto…-. Dal sorriso di sghembo passa al triste. Abbassa lo sguardo, e io mi allontano. –Scusami…non volevo. Ora devo proprio andare…-. –E’ il mio ultimo anno a scuola, e mi sto rendendo conto delle stupidate che ho combinato in tutti questi anni. Ho cercato il divertimento con il bullismo, il piacere con il fumo e l’amore con le escort della scuola. E solo ora mi rendo conto di cosa mi sia perso davvero. Io non…- si blocca e si passa una mano nel suo ciuffo –non ho mai avuto una ragazza… non ho mai sentito cosa si prova davvero ad amare una persona. Ma ora ho la mia reputazione, a scuola mi considerano con le cose che ho fatto tempo fa, e questo mi da i nervi.-. Rimango paralizzata e cerco di consolarlo, quando vedo che i suoi occhi stanno cacciando delle altre lacrime. –Io non ti reputo un ragazzo come ti sei descritto prima, certo, non si poteva dire che non lo eri ma… ho sempre creduto che in te ci fosse qualcosa di… dolce. E la canzone che hai cantato?- -Ah, quella… sì molto romantica… beh l’ho scritta pensando a… una persona. Parla delle sue piccole cose, vere, che sono riuscito a vedere in lei.-. Mi avvicino di nuovo, e lui mi incolla con il suo sguardo. –Emy… io… sono innamorato di te. Questa canzone l’ho scritta per te.- -I-io…- non so che dire, un attimo prima vedo lo spaccone e un attimo dopo il romanticone. La testa comincia a girarmi. –Lo so, hai tutte le ragioni del mondo per allontanarti, non volermi vedere più, ma non riuscivo più a tenermi dentro una cosa del genere. Vorrei solo sapere… se magari provi anche tu qualcosa…per me-.
Potrei  dirgli tutto, dai miei sogni, alle mie ore passate a pensare a lui, alle mie fantasie più dolci che abbia mai fatto, ma preferisco che un bacio dica tutto. Tiene gli occhi chiusi, dai quali esce ancora una lacrima, che gli asciugo subito. Mi cinge con le braccia, e io gli accarezzo la nuca.
Non appena si è staccato, mi sussurra: -Sarai la mia nuova vita, ti giuro che sarai la ragazza più felice del mondo, non ti abbandonerò mai-.
   
 
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