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Autore: _Trixie_    22/11/2012    2 recensioni
Una raccolta di FlashFic (e occasionalmente qualche One-Shot) che ritrae le più disparate coppie di Hogwarts all’ombra di particolare albero sulla riva del Lago Nero.
Nel primo capitolo troverete l’indice completo ;)
| Harry&Ginny | James&Lily | Andromeda&Ted | Frank&Alice | Bellatrix&Rodolphus | Lucius&Narcissa | Draco&Astoria | Hermione&Krum | MadamaMaxime&Hagrid | Ron&Lavanda | Lily&Severus | Draco&Pansy | Neville&Luna | Fred&Angelina | Remus&Gwenda (OC) | Sirius&Jane (OC) | Peter&Sandra (OC) | Percy&Penelope | Molly&Arthur | Ron&Hermione | Tom&Mirtilla |
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Arthur/Molly, Draco/Pansy, Harry/Ginny, James/Lily, Lucius/Narcissa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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La fortuna di incontrarlo
Tom Riddle & Mirtilla



Aspettava da giorni quell’appuntamento, ma non si era confidata con nessuno
Era briosa, allegra, eccitata alla prospettiva di trascorrere un pomeriggio con lui. Le sue compagne di dormitorio erano invidiose della sua felicità, alcune sospettavano persino che si fosse inventata un fantomatico appuntamento. 
A volte stentava a cederci persino lei, ma poi ricordava il suo invito, il suo profumo, il suo sorriso.
No, non poteva esserselo inventata!
«Mirtilla, giusto? Sei di Corvonero?» le aveva chiesto, appoggiandosi a uno scaffale della biblioteca.
Mirtilla alzò gli occhi dal libro che stava leggendo con espressione seccata. Odiava essere interrotta.
Ma quando lo vide, quando vide il suo sorriso e capì chi fosse a rivolgerle la parola, rimase sconcertata.
«S-sì, sono io, Mir-Mirtilla» balbettò.
«Piacere, io sono Tom, Tom Riddle, Serpeverde» e aveva sorriso. Un sorriso così candido e ammaliante. Metà delle studentesse di Hogwarts lo considerava il ragazzo più bello che quella scuola avesse mai ospitato, l’altra metà semplicemente non voleva ammetterlo.
E Tom Riddle stava parlando proprio a lei, la scialba Mirtilla.
«Ti vedo spesso, qui in biblioteca» aveva proseguito il ragazzo, senza lasciarle il tempo di rispondere.
«Già, sì, insomma, per studiare o anche solo per leggere».
Mirtilla arrossì violentemente.
«Credo che sia interessante, le ragazze che leggono molto, intendo, le trovo interessanti» proseguì Tom Riddle, sempre con quel suo sorriso mellifluo stampato in viso. «Sanno molte cose, non credi? Così, mi chiedevo se fossi disposta a fare una passeggiata, la prossima settimana, con me».
«Certo!» esclamò Mirtilla immediatamente. Il tono di voce fu insopportabilmente stridulo, ma lui sembrò non notarlo. Tom si voltò e si allontanò velocemente, silenzioso come era arrivato, lasciando Mirtilla sbigottita.
Qualche giorno dopo le aveva fatto avere un biglietto, che lei aveva trovato tra le pagine di un suo testo scolastico:
 

Giovedì, dopo le lezioni, sotto l’albero in riva al Lago Nero.
Non dirlo a nessuno, vorrei che rimanesse tra noi due, d’accordo?

Tom.

 

Così, ora si trovava seduta sotto l’albero che lui le aveva indicato, con un libro sulle gambe e troppi pensieri per la testa. Non stava leggendo, ma voleva che Tom la vedesse così, come se non le importasse affatto che lui rispettasse l’appuntamento o meno.
In realtà, continuava a pensare che la stesse prendendo in giro e che non si sarebbe mai presentato, aveva paura persino di sperare di vederlo, perché la delusione sarebbe stata insopportabile.
«Ciao».
Una voce pacata interruppe il filo dei suoi pensieri.
«Tom!» esclamò lei, visibilmente sollevata.
«Credevi che non sarei arrivato?» indagò lui, con un tono ironico che Mirtilla interpretò come un leggero rimprovero.
«No, io, ecco…»
«Non importa» tagliò corto lui, sedendole accanto. «Ora sono qua».
Passarono un paio d’ore a paralare di Astronomia, Aritmanzia, i diritti dei maghi sui Babbani, i diritti dei Folletti o degli Elfi Domestici.
In realtà, era Tom a parlare, esponendole le sue teorie e argomentandole punto per punto, mentre Mirtilla si limitava ad annuire ogni tanto, quando lui spostavo lo sguardo dal Lago Nero al volto di lei.
Le piaceva ascoltare la voce di Tom, così dolce e melodiosa. La irretiva e affascinava e così anche il profilo del ragazzo, che sembrava scolpito, inumano.
«… e così, mi sono imbattuto negli Horcrux. Ne hai mai sentito parlare, Mirtilla?»
La ragazza sussultò, sentendosi chiamata in causa per la prima volta da quando le si era seduto accanto.
 «Io… Come scusa?» si riscosse la testa, sistemandosi gli occhiali sul naso.
«Hai mai sentito parlare di Horcrux, tra tutte le tue letture?»
Mirtilla si concentrò, cercando di scacciare dalla mente ogni cosa che riguardasse Tom Riddle e che la distraeva in modo così profondo. Socchiuse gli occhi, si morse il labbro, aggrottò la fronte.
«Io… Sì, non è una parola nuova per me, ma non ricordo dove l’abbai letta! Aspetta…» continuò lei, scavando nei ricordi della sua mente. «Su un libro della Sezione Proibita, era nominato solo di sfuggita, stavo facendo una ricerca per Difesa Contro le Arti Oscure, qualche mese fa, credo».
«Interessante…» commentò Tom, tornando a fissare il lago.
Rimase in silenzio per qualche secondo, sembrava stesse rimuginando su qualcosa.
«Fa freddo, oggi, non trovi?» chiese allora Mirtilla timidamente, combattuta tra il desiderio di farsi mettere un braccio intorno alle spalle e quello di non interrompere i suoi pensieri, aveva un’espressione così assorta.
Tom sembrò riscuotersi e le rivolse uno sguardo che lei non riuscì a decifrare, tanto fu repentino il cambiamento.
La guardò con astio, odio e disprezzo, ma solo per una frazione di secondo, poi sorrise.
«Hai ragione, credo sia meglio tornare al castello» annuì lui, alzandosi prontamente.
Tom aspettò che anche Mirtilla lo imitasse, poi si diressero insieme al castello, nessuno dei due parlava, entrambi con molti, molti pensieri nella testa.
Lei non riusciva a capacitarsi della fortuna che aveva avuto e, anche se l’altro non aveva capito il chiaro invito ad abbracciarla, sorrideva all’idea che ci sarebbero state altre occasioni.
Tom, da parte sua, si era completamente dimenticato della presenza della ragazza al suo fianco, ora che gli aveva detto ciò che a lui interessava. Nella Sezione Proibita c’erano libri che riguardavano gli Horcrux e lui doveva escogitare il modo di leggerli senza destare eccessivi sospetti, non aveva tempo di occuparsi di quella stupida ragazzina. 



NdA: Non mi scuso nemmeno, sono imperdonabile, ma grazie per la pazienza, insomma, fossi in voi avrei cruciato l'autrice u.u 
(Non fatelo, devo ancora digerire la vittoria di Grifondoro su Pottermore, sono un po' alterata! XD )
Comunque, grazie a tutte per gli insulti che mi avete risparmiato, spero che il capitolo vi sia piaciuto :) 

   
 
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