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Autore: Noth    22/11/2012    8 recensioni
Ciao Leo, immagino questo sia l'ultimo saluto.
Te lo scrivo perchè a voce è un po' difficile raggiungerti, ormai.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, Leo.

http://www.youtube.com/watch?v=h_L4Rixya64







Ciao Leo,

Ho pensato di scriverti perché ormai parlarti è abbastanza difficile. Problemi di collegamento tra un mondo all’altro, suppongo.
Oggi c’è stato il tuo funerale. Era il mio primissimo funerale e sono felice sia stato il tuo. Cioè, non è che io sia proprio felice, ora, ma hai capito cosa intendevo.

Mi prendevi sempre in giro perché scrivevo tanto per rispondere a domande qualsiasi, perché facevo papiri immensi e, ogni volta, mi rammentavi che bastava un qualcosa di sintetico. Bè, che ne dici di questa? Non risponde a nessuna domanda e non posso garantire che sarà sintetica, ma mi sa che questa volta non potrai lamentarti.

Ti diverti, ovunque tu sia ora, Leo? Ci sono i muri? Così potrai imbrattarli con le tue bombolette. C’è la musica? Immagino che se non c’era prima ci sarà sicuramente ora. La potresti creare. Sei da solo, Leo? C’è qualcuno con te? Immagino che ci sarà la fila, il tuo sorriso era – anzi, pardon – è contagioso, le tue battute riescono a risollevare l’animo di chiunque, ed è per questo che la gente ti vuole così tanto bene. Immagino che sarai sommerso dai pensieri, in questo momento, non c’è una persona che non ti abbia in mente, tra quelli che conoscevi. Siamo tutti chiusi nel silenzio.

Non potevo fare a meno di immaginarti, oggi, e suppongo che tutti quanti lo stessero facendo. Tu che salti, che sbuffi al prete, che gli fai il verso, che ridi, che sorridi, che ti diverti. Tu che eri energia. Tu che lo sei ancora.

Spero davvero che tu sia da qualche parte e che tu stia bene. Spero che tu possa sentirci, anche se, forse, dovremmo darti un po’ di tregua: non la smettiamo davvero mai di pensarti. Probabilmente ti scoppierà la testa. Ti chiediamo scusa.

Non riesco a fare a meno di immaginarti a gruppo, o al GR.EST. Ti vedo mentre rubi il quaderno a Pamela per scarabocchiare disegni assolutamente privi di senso e farla arrabbiare, o quando ci mettevi i voti abbozzando degli animaletti. L’altro giorno ci siamo trovati per ricordarci tutte queste cose. Eri veramente un bel tipo, eh. Ma era questo che ti rendeva speciale. Che eri tu, che non c’era nessun altro così e, sfortunatamente, ora non c’è proprio.

Spero che tu possa sentire quanto ti siamo grati di tutto, quanto ci manchi, quanto vogliamo impegnarci perché tu non venga dimenticato. Non lasceremo che il tuo ricordo vaghi invano per il paese o che ci sfugga di mano come fumo. Vogliamo lasciare la tua traccia ancora di più di quanto tu non abbia già fatto. Vogliamo che tutti possano ricordare la tua voglia di fare, il tuo altruismo, il tuo sorriso assurdo, la tua canotta e quel tuo fare da rapper.

Vogliamo ricordare questi tuoi 22 anni di vita che hai donato agli altri quasi più che a te stesso.

Eri così giovane, Leo, così giovane che stento a crederci.

Sono addirittura andata a messa per assistere al tuo funerale, sii fiero di me, non mettevo piede in una chiesa da anni. Ho pregato, anche. Eh sì, faccio le cose in grande come te. Ho pregato che non fossi solo e che fossi felice. Sono sicura che ci guardi, sono sicura che ci sei e magari ci cammini intorno col tuo sorriso sbilenco e quella faccia ben poco innocente.

Al GR.EST credo che sarà difficile non pensarti e non vederti in ogni attività. A gruppo sarà praticamente impossibile.
Vedere quella bara oggi mi sembrava un incubo. Continuavo a immaginare il tuo corpo, dentro, privo di tutta quella vitalità che ti rendeva il nostro animatore. È un’ingiustizia che tu non abbia potuto finire il tuo percorso, o forse doveva finire così e basta. Non è giusto, però, ma anche se lo dico e lo ripeto non cambierà niente.

Ci hai dato il meglio di te.

Lo hai dato a tutti.

Sei sempre stato il meglio.

Ed è così che voglio ricordarti, Leo.

Come il meglio possibile che abbia mai potuto ricevere.

Grazie per essere stato l’animatore di cui tutti noi avevamo bisogno, grazie per essere stato il coglione col cappellino e la bomboletta.
Come ci è stato detto oggi: è meglio che vai a imbrattare i cieli che ultimamente sono un po’ grigi, non trovi?

Com'è? E' abbastanza corta per te?

Arrivederci, Leo.

Anzi.

Ciao.


Elisa.

   
 
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