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Autore: Allegra_    22/11/2012    10 recensioni
( Finale Alternativo Di Mi Mujer )
Assolutamente indipendente dalla storia originale, regalo per tutti coloro che mi sono stati accanto durante i primi due capitoli della saga di Para Siempre Mia.
Questo è il finale che tutti voi volevate, spero lo godrete.
E come potrei non dedicarvelo ??
Un grazie immenso
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marianella, Thiago, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Para Siempre Mia'
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<< Io sono quel qualcuno che ha qualcosa in contrario >>
Rama era balzato in piedi in mezzo alla chiesa, alzando la voce per farsi sentire.
Scossi una mano davanti i miei occhi come a convincermi che ciò che stesse succedendo fosse vero: non ci potevo credere, era troppo simile ai mille sogni che avevo fatto su quel dannato matrimonio, con l’unica differenza che in quelli era Thiago a parlare e non lui.
<< Prego ?? >> il parroco si schiarì la voce pensando forse anche lui di stare sognando.
<< Ho qualcosa da ridire su questa unione >> annunciò Rama serio facendosi avanti verso l’altare.
<< Rama che cavolo stai facendo ?? >> domandò Tacho a voce alta, tanto che riuscii a sentirlo perfino io.
<< Ciò che è giusto e che mi spetta >>  rispose semplicemente il biondo prendendo il microfono dalle mani del parroco.
Questo lo guardò a metà tra l’omicida e lo sconvolto, ma il mio ex migliore amico non si fermò minimamente a quelle occhiate, continuò anzi la sua recita fin troppo teatrale.
<<  Mar e Pedro non possono sposarsi, non sarebbe giusto né per loro, né tantomeno per lei, padre. >> lo guardò negli occhi sicuro, mentre io sentivo di dover fermare quella pazzia, ma senza fare nulla per riuscirci.
<< Perché due sposi devono amarsi reciprocamente e non è questo il caso. >> Pedro sembrava stranito almeno quanto tutti gli altri invitati, eppure nemmeno lui fece nulla per bloccare il flusso di quelle parole.
Avrebbe potuto urlare, sbraitare, perfino mettersi a ballare pur di attirare l’attenzione, ma non lo fece.
<< Mar >> Rama mi guardò dritta negli occhi e io abbassai lo sguardo incapace di fare altro << Mar guardami >>
Incrociai i suoi occhi azzurri per la prima volta dopo quando l’avevo sentito raccontarmi la verità sul tradimento di Thiago ed era veramente strano vedere come fossero sicuri e convinti quel giorno, invece della delusione e del dolore che ci avevo visto poco tempo prima.
<< Tu lo sai fin troppo bene di essere qui, oggi, soltanto per accontentarlo, per non farlo soffrire, per non farti giudicare una cattiva persona dalla gente >> stava parlando con me, ma grazie a quel tono esageratamente alzato tutta la chiesa stava avendo modo di ascoltare.
Scossi la testa come a negare ciò che stava dicendo, ma lui non si scompose minimamente, anzi sorrise per poi dire una frase, quella frase che fu la goccia capace di far traboccare il vaso.
<< Tu sei innamorata di Thiago >>
Una specie di < Ooooo >> si levò su per tutta la schiera di invitati, mentre Pedro al mio fianco s’irrigidì di botto.
Io, dal mio canto non potevo continuare a negare, così mi limitai a restare immobile, pregando che quell’incubo finisse.
<< Lo sei da sempre, da quando l’hai visto per la prima volta e lo sarai fino a quando lo vedrai per l’ultima. >> esclamò sicuro Rama guardando prima me e poi Thiago seduto su una panca al centro della chiesa.
<< E tu Pedro, devi fartene una ragione, proprio come ho dovuto anch’io >> si voltò verso il riccio lasciandomi spiazzata.
<< Tu credi che io non amassi Mar ?? Lei era tutto per me, ma ho capito quanto per lei il tutto fosse mio fratello.
E forse, anzi sicuramente, l’ho capito troppo tardi, perché se solo avessi fatto bene le cose, oggi non saremo qui a parlarne. >> non c’era bisogno di leggere tra le righe per percepire il senso di colpa provato dal biondo.
<< E poi dovresti vederli quando sono insieme >> Rama non aveva affatto intenzione di demordere, nonostante l’angoscia che sentisse voleva a tutti i costi convincere anche noi delle sue parole << Sprizzano amore da tutti i pori, sono così felici e sorridenti che emanano energia al solo guardarli. >>
Cercai lo sguardo di Thiago tra gli invitati e quando finalmente riuscii ad incrociare i suoi occhi smeraldo, la voce di Rama mi fece sobbalzare tanto da perdere il contatto.
<< Mar e Thiago sono fatti l’uno per l’atra, come due anime destinate ad unirsi, due corpi che si attraggono come calamite, due cuori che battono all’unisono … non si può separarli, non è giusto >> era talmente sicuro di ciò che diceva, che perfino gli invitati annuivano come d’accordo con le sue parole.
Rama guardò ancora Pedro mentre io continuavo a sperare di stare sognando, ma ormai tutti i pizzicotti che mi ero data sul braccio mi avevano più volte dimostrato il contrario.
<< E anche se oggi queste mie parole non serviranno a nulla e stasera porterete entrambi un’enorme fede al dito, lei non ti amerà mai, nel suo cuore non prenderai mai il posto di Thiago.
Bacerà te sognando di baciare lui, avrete un figlio mentre lei sognerà di vederlo fare il padre, lo incontrerete per la strada e Mar girerà lo sguardo diventando improvvisamente rossa ed agitata.
Non puoi dividerli Pedro, te lo dico da amico >> le mi amiche-damigelle se ne stavano impalate a stringersi le mani, forse speranzose che tutto andasse a finire bene.
<< Signore lei deve tornare a sedersi e lasciarmi continuare la mia messa >> lo bloccò ad un tratto il parroco ritornando tra noi.
<< Sto soltanto dicendo la verità padre, pura e semplice verità che conoscono tutti, ma che tutti si rifiutano d’ammettere >> rispose semplicemente il biondo guardandomi poi serio.
<< è la verità signorina Tallarico-Rinaldi, lei è innamorata di un certo Thiago e non del signor Vorg ?? >> mi spiazzò totalmente la domanda del parroco, così come fece anche con Pedro e il resto degli invitati: si girarono tutti a guardarmi in attesa, facendomi di colpo immobilizzare.


Deglutii pesantemente, mentre sentivo le corde vocali vibrare mute in attesa di poter finalmente emettere quel decisivo e sicuro suono.
Basta fare la cosa giusta, ormai non c’era tempo.
Basta provare ad essere migliore a tutti costi, mi andavo bene così com’ero, me stessa era molto meglio di qualche assurda e falsa caricatura.
Basta bugie, basta tradimenti, basta segreti bisbigliati a metà, basta con la ragazzina che preferisce scappare piuttosto che affrontare le situazioni.
Basta con Pedro, basta con il matrimonio, basta con tutto.
Adesso era semplicemente il momento di togliere quella pesante maschera e mostrare a tutti il mio vero volto.
Il momento di togliermi quel dannato vestito e lasciar vedere a tutti ciò che avevo nel cuore, chi avevo nel cuore.
Non sarei stata migliore, sarei stata semplicemente Mar, la ventiduenne piena di dubbi, preoccupazioni, paranoie e per nulla sicura di sé, ma nonostante questo migliore di chiunque altro si fingesse ciò che non era.
Migliore di quella che avevo mostrato di essere fino a quel momento.
<< Si padre, sono innamorata di Thiago Bedoja Aguero, il ragazzo qui ha ragione >> guardai Rama seria non potendo nascondergli un leggero sorriso di riconoscimento.
Il parroco indignato mi lanciò uno sguardo omicida, ma non ebbi tempo di rispondergli che vidi con la coda dell’occhio Pedro lasciare la sala per dirigersi correndo verso la sacrestia.
Gli andai dietro, era il minimo.
Corsi per un po’ fino a quando lo trovai all’in piedi, perso nei suoi pensieri mentre fissava un crocifisso.
<< Pedro >> esclamai ostentando la sicurezza che non avevo.
Non si voltò, continuò semplicemente a fissare il crocifisso senza nemmeno volersi accorgere della mia presenza.
<< Pedro, ascoltami >> provai a dire, ma le mie parole erano come bloccate da un muro di cemento pesante: non gli arrivavano, lui non voleva gli arrivassero.
Sospirai pesantemente per poi capire che ormai non avevo più nulla da perdere, tanto valeva tentare il tutto per tutto.
<< Ok, parlo da sola visto che non sembri volermi calcolare minimamente >> annunciai per poi improvvisare un discorso su due piedi, assolutamente non preparato.
<< Ho sbagliato, non c’è certo bisogno che qualcuno me lo dica, credo sia piuttosto palese come cosa.
Avrei dovuto dirti la verità dall’inizio, o almeno non arrivare fino a questo punto.
Il fatto è che fino a due mesi fa desideravo davvero sposarti, non dico che ti amavo perché non voglio più mentire, ma ti volevo davvero bene, ed ero pronta a compiere questo passo.
Poi ho rivisto Thiago e tutto è cambiato.
Io sono innamorata di lui da quando avevo 6 anni, pensa che addirittura mi ero fidanzata con suo fratello Rama pur di non pensare a lui, ma poi quando avevo 16 anni lui iniziò ad accorgersi dei miei sentimenti, e non so come né quando, s’innamorò di me.
Inutile che ti racconti di quanto eravamo felici insieme, ti dico solo che quando mi ha pseudo-tradita a New York ho sentito il mondo cadermi addosso >> una leggera lacrima scese lungo la mia gota a ricordare quei mesi d’inferno passati tra gelato al cioccolato e fazzolettini di carta mal arrotolati.
<< E lì sei arrivato tu. >> sorrisi nonostante lui fosse di spalle e non potesse vedermi.
<< Mi hai fatto tornare il sorriso e non finirò mai di ringraziarti per questo.
E ti giuro che quando Thiago è tornato a Buenos Aires ho fatto di tutto per evitarlo, ma poi ci siamo baciati e ho capito che era inutile continuare a mentire a me stessa.
Stavamo insieme in segreto e andava tutto bene, almeno fino a quando non ho capito di stare sbagliando.
E allora ho deciso di lasciarlo e di rimanere con te, perché ho anteposto la tua felicità a quella dell’uomo che amo, e soprattutto alla mia.
Ma Rama oggi ha parlato in chiesa, ha detto la verità ed io non ho più potuto rimanere in silenzio.
Oggi ho capito che non potrai mai essere felice con me accanto, perché io non sarò mai felice lontano da Thiago, e la mia infelicità trasformerà il tuo sorriso in lacrime. >> continuava a rimanere voltato, ma sentivo che le mie parole gli stavano arrivando davvero nel profondo, più di quanto volessimo entrambi.
<< Non ti dico di perdonarmi e neppure di giustificarmi, perché so che non ci riusciresti.
Ti dico soltanto di capire.
Capire l’amore che provo per Thiago che per quanto volessi è come una malattia infettiva, prende ogni parte di me fino a lasciarmi vuota se lui non mi è accanto, capire l’affetto che nutro nei tuoi confronti e gli sforzi che ho fatto per tentare di farti felice, capire il dolore che ho provato, le lacrime che ho versato, capire il perché di ogni mio gesto. >> gli poggiai una mano sulla spalla sussurrando poi quasi con le lacrime agli occhi.
<< Non condannarmi Pedro >>
Si voltò con lentezza scostando la mia mano dal suo corpo come scottato dal mio tocco.
<< Potresti scriverci un libro su questa storia, io lo comprerei >> ironizzò sforzandosi di sorridere, ma le lacrime che gli scendevano lungo le gote non lo aiutavano affatto.
<< E lo compreresti uno dove racconta del tuo perdono verso di me ??? >> gli domandai stando al gioco, nonostante l’espressione triste, mentre gli accarezzavo lentamente il volto con una mano.
<< Adesso no >> mi disse sincero socchiudendo leggermente gli occhi << Ma ti ho amata davvero, e continuo a farlo, quindi credo che con il tempo ci riuscirò >>
Lo guardai dolce provando un odio infinto verso di me che pur non volendo gli avevo tolto il sorriso, ma consapevole al contempo che il dolore gli sarebbe passato, e che un giorno sarebbe stato felice con qualcuno accanto che l’avrebbe amato come davvero meritava.
<< Magari questo servirà ad entrambi >> mormorai guardandolo con lo sguardo sognatore << Magari un giorno ci rincontreremo e rideremo pensando a questo momento, pensando che sarebbe stato tutto più facile se ci fossimo sposati oggi >>
<< Avremmo di sicuro evitato la figuraccia >> rise insieme a me seppur le lacrime gli scendessero lungo le gote.
Ed era strano e allo stesso tempo meraviglioso riuscire a scherzare con lui in un momento del genere, con i vestiti da sposi addosso e un matrimonio da buttare giù prima ancora che fosse nato.
La forza che stava dimostrando Pedro in quel momento era maggiore di quella che avevo avuto in tutta la mia vita, perché pensandoci se la situazione fosse stata all’inverso, io non avrei avuto neppure il coraggio di guardarlo negli occhi.
<< Sei una persona fantastica, lo dico davvero >> gli sorrisi sincera non riuscendo a trattenere quel pensiero che era fin troppo enorme nella mia mente.
Sorrise anche lui per poi aggiungere serio << Lo sono, ma non quanto lui >> e mi prese il volto tra le mani costringendomi a voltarmi.
Thiago era lì, stupendo come non l’avevo mai visto.
I capelli spettinati per lo stress, gli occhi smeraldo brillanti come due gemme, lo smoking attillato perfettamente al suo posto, se non fosse stato per la cravatta annodata al contrario.
Soffocai una leggera risata, poi guardai di nuovo Pedro speranzosa in un perdono che sapevo non sarebbe arrivato, almeno non quel giorno.
<< Io vado, è giusto che vi lasci da soli >> il ragazzo abbassò lo sguardo sconfitto prima di voltarsi a lasciare la sacrestia.
Mi voltai per fronteggiare Thiago, ma neppure il tempo di perdermi nei suoi occhi che sobbalzai voltandomi verso la porta.
<< Mar >> la voce di Pedro riecheggiò nuovamente dal corridoio dove si era allontanato, sorprendendomi.
<< Dimmi >> mormorai cercando di non lasciare che la mia voce apparisse più spezzata di come già era.
<< Lo spieghi tu a tutti i 200 invitati ciò che è successo davvero >>
rise guardando prima me, poi il ragazzo alle mie spalle.
<< Non preoccuparti, vai tranquillo e … >> lo guardai seria sorridendogli  << … perdonami per essere stata così orribile >>
Sorrise anche lui di rimando per poi lasciare la chiesa, e stavolta ero certa che non sarebbe davvero più ritornato.
<< Mar >> sussurrò Thiago al mio orecchio facendomi irrigidire di colpo.
Troppo simile era l’inclinazione della sua voce rispetto a quando mi ripeteva Ti amo dopo avermi baciato per ore e pur volendo non riuscivo a sopportarlo.
<< Mi dispiace per com’è andata a finire >> continuò parlandomi come ad una bambina, con voce calma e pacata, forse per cercare di non aumentare ancora di più la mia agitazione.
<< Pure a me … >> singhiozzai finalmente voltandomi a guardarlo.

<< E io ti giuro che era proprio ciò che non volevo >> come fermare le lacrime che involontariamente imperlavano il mio viso ??
In nessun modo, piuttosto semplice come risposta.
Mi accarezzò la guancia con una mano dolcemente, asciugandomi le lacrime con i polpastrelli e guardandomi carico d’amore.
<< Ho rinunciato a te per accontentare Pedro, e alla fine ho perso entrambi come un’idiota >> scossi la testa come a voler scacciare via quel pensiero che però era fin troppo stanziato in profondità.
Stop !! Dimentica.
E forse sarebbe anche stato facile se non avessi avuto indosso il mio bellissimo abito da sposa, ferma nella sacrestia della parrocchia centrale di Buenos Aires, con gli occhi pieni di lacrime che avevano visto Pedro uscire con un sorriso amaro e uno sguardo vuoto, e adesso si ritrovavano a perdersi in quelli di Thiago provando a cercare perdono.
Una richiesta muta, soltanto quello.
<< E se non fosse stato per Rama, probabilmente oggi non avrei avuto neppure il coraggio di dirlo a Pedro e sarei finita con un’immensa fede al dito che avrei odiato per il resto dei miei giorni >> commentai rancorosa.
Mi guardò in modo profondo e triste, portandomi subito alla mente le immagini di quell’infinito addio al nubilato in riva al mare.
Il giorno che aveva messo definitivamente fine al rapporto tra me e Thiago.
<< Ma dov’è finita la Mar che io conoscevo e che amavo ??
Quella che guardava in faccia la vita e che non aveva paura di sbagliare ??
La persona alla quale non importava nulla del giudizio altrui, ma soltanto del suo, quella che rideva invece di piangere e lottava contro tutti e tutto ??
 Sai che ti dico ?? Preferivo una 16enne agguerrita piuttosto che una 22enne immatura >> 

Quelle erano state le parole che mi aveva urlato contro, quelle che mi avevano lacerato l’anima e colpita fin troppo dentro, uccidendomi lentamente.
<< Avevi ragione quella sera >> gli dissi quando le lacrime sembravano ormai essere terminate.
Mi guardò interrogativo, ero in effetti stata fin troppo generica.
<< Quando hai detto che sono un’immatura e che preferisco scappare piuttosto che affrontare le cose di petto come avevo sempre fatto in passato. >> gli spiegai vedendolo annuire ricordando.
<< Ma io mi chiedo >> buttai giù sincera << Preferivi davvero la sedicenne che ero un tempo e che aveva paura di innamorarsi di te, alla donna che sono adesso e che, seppur immatura e stupida, è fin troppo consapevole di amarti con tutta l’anima ??
Davvero mi amavi di più quando non volevo neppure mi toccassi, rispetto ad ora che sono pronta a darmi a te in tutti i sensi ??
Tu pensi che ciò che provo per te non si sia amplificato in tutti questi anni ??
Pseudo tradimento e matrimonio compresi, ti amo sempre di più ogni giorno, e in sei lunghi e difficili anni non ho mai smesso neppure un giorno di pensare a te e a quanto avrei voluto riaverti.
E si, sono un’idiota, infantile e tutto ciò che vuoi aggiungere, ma sono anche cosciente e sicura di questo come non lo sono mai stata in tutta la mia vita.
Oggi su quell’altare sapevo soltanto quanto desiderassi te al mio fianco, per vedere finalmente compiuta la scenetta che da bambina progettavo con le bambole, da adolescente disegnavo sui libri di Storia, e che adesso immagino ogni qualvolta incontro il tuo sguardo. >> gli presi una mano intrecciando le sue dita con le mie, sentendo che quel contatto mi faceva rinascere ogni volta.
<< Ricordi quel giorno, nella campagna di Bariloche, quando facesti volare per me un aeroplano e mi chiedesti scusa per essere stato con Luna ?? >> gli domandai ricordando improvvisamente.
Annuì sorridendo, mente io sospirai profondamente per poi ripetere le promesse che ci eravamo scambiati quel giorno.

<< Ti perdonerò, ti curerò, ti staro accanto, ti bacerò, ti guarderò sbagliare, ti aiuterò a superare le difficoltà, ti vedrò piangere, ti scoprirò a fondo, ti consolerò, ti accarezzerò, ti coccolerò … ti amerò, sempre >>
E lui, proprio come quel giorno, ripetè le stesse identiche parole, lo stesso identico gesto, rendendomi come allora totalmente raggiante.
<< Sei tutta la mia vita, Mar >> mi sussurrò prima di fiondarsi sulle mie labbra e baciarmi come non aveva mai fatto.
E ancora una volta labbra contro labbra, mani intrecciate a mani, pelle su pelle, lingua stretta a lingua, battiti incrociati e cuori aperti e uniti.
Perché noi due eravamo caldo e freddo, forza e fragilità, sicurezza e dubbio, bianco e nero, dolcezza e passione, realtà e fantasia, tuono e fulmine.
E ci completavamo, in ogni senso.
<< Il nostro amore è come una fenice Thiago. >> gli sussurrai ad un centimetro dalle labbra tra un bacio e l’altro.
<< Come ?? >> mi domandò lui stringendomi forte.
<< Rinasce dalle proprie ceneri senza morire mai. >>

 

Piccolo Angolo Di Luce:
Eh si, questo missing moments c’è davvero !!!
Mi scuso tantissimo per il ritardo, ma dovendo potare avanti un’altra storia devo ammettere che l’ho lasciato un po’ da parte, fino ad oggi quando ho deciso che voi miei amati lettori avevate aspettato abbastanza.
Spero vi piaccia, mi sono impegnata molto per scriverlo.
Come vedete le parti in corsivo blu sono quelle prese dai capitoli originali di Mi Mujer, principalmente dall’ultimo capitolo in modo da poter fare un parallelismo tra i due tipi di finali (l’originale e quello alternativo che ripeto ancora una volta,
non c’entra nulla con la storia originale .)
Ringrazio tantissimo Aly (alias AnneMarieClaire) per aver creato la magnifica copertina che vedete in alto e che poi ha dato il titolo al missing moments.
Inoltre volevo dirvi di notare le frasi in grassetto negli ultimi righi, perché avranno un ruolo importante in Mi Esposa, e ho voluto anticiparvele come un piccolo extra.
Spero di trovarvi alla lettura dei prossimi missing moments e poi del prossimo capitolo della saga, se vi va posso avvisarvi io alla pubblicazione, basta che me lo diciate.
Con tutto l’amore del mondo <3
xoxo

   
 
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