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Autore: HippyQueen    22/11/2012    1 recensioni
Sono Abigail, ma la gente mi chiama Abby. Sono californiana, sono stata trasferita a Lima, Ohio. Sì, lo so benissimo: dalle stelle alle stalle. Eppure eccomi qua; l'unica cosa che mi manda avanti è la mia voce e sono prontissima a diventare la nuova Diva del Glee club del liceo McKinley. Rachel Berry non mi fa paura.
Ambientata all'inizio della terza stagione. Degli avvenimenti possono cambiare, anzi, cambieranno di sicuro. ^^
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Puck/Quinn
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardo un’ultima volta allo specchio prima di avvicinarmi, notando un’imperfezione sulla mia pelle altrimenti perfetta.
Ah, signore.
Esco di casa incurante di tutto ed entro in auto. Getto la borsa sul sedile del passeggero e respiro a fondo prima di accendere il motore e dirigermi verso il McKinley High, scuola superiore di Lima, Ohio.
Come cazzo ci sono finita qui?
Mio padre è stato trasferito da Los Angeles a questa cittadina sperduta nel nulla. Ed io si, mi sono opposta, ma figuriamoci, qui nessuno nella mia famiglia mi sta a sentire. Ma dico io, passare dalla California all’Ohio!
Certo, in questo modo visitare New York per la settima volta sarà più facile. Potrò tornare a Broadway più spesso.
Reclino la testa ed accendo l’autoradio, selezionando la mia traccia preferita del cd che sto ascoltando. Comincio a liberare la mia ansia attraverso la mia voce, l’unico modo che conosco per vincere lo stress.
In poco tempo raggiungo l’istituto e sono costretta ad uscire dal cubicolo dell’auto. Faccio un ultimo respiro profondo per poi decidermi ad aprire la portiera e mettere un piede dopo l’altro sul marciapiede.
Scruto i ragazzi che mi attorniano, e noto che le cheerleaders sono tutte belle, magre ed ordinarie. Qui nessuno esce dagli schemi, mi dico. Questa è una città piccola, e nessuno andrà mai contro l’ordinario.
Proprio mentre faccio questi pensieri, mi scontro con una ragazzina molto bassa, tanto che non mi ero nemmeno accorta di lei. Indossa la divisa bianca e rossa da cheerleader, ma quando alza gli occhi per incendiarmi con lo sguardo, mi rendo conto di aver giudicato troppo presto l’intera faccenda. Questa ragazza, io..
-          Scusa, scusami davvero; stai bene? – le chiedo, preoccupata.
-          Nessuno fa del male a Becky Jackson. – mi risponde lei, per stringere al petto i suoi libri, alzare il capo e proseguire per la sua strada.
Rimango qualche secondo a fissarla, per poi rendermi conto che la campanella è appena suonata ed io non ho idea di dove andare.
Senza voler fare la figura della sperduta, cerco di fermare una ragazza qualunque e chiederle indicazioni; ha un’aria simpatica, sta ridendo, ha la pelle scura ed è formosa. Anche se qui tutti mettono le mani avanti con gli sconosciuti, come la cheerleader mi ha appena dimostrato, se non altro questa qui è di buonumore.
-          Ehi? – le domando, mettendole una mano sulla spalla per catturare la sua attenzione. – Ho bisogno d’aiuto; sono nuova e non ho idea di dove andare. – piego la testa, per nulla imbarazzata. La ragazza sorride e mi tende la mano, che stringo con piacere.
-          Mercedes Jones. – si presenta. Non posso trattenermi dal sorridere a mia volta.
-          Abigail Madden. 
-          Oh, io sono Kurt Hummel. – un ragazzo dalla voce argentina si intromette tra noi sfoderando simpatia. Indossa un eccentrico impermeabile giallo e sfoggia un sorriso contagioso. Sento l’ansia placarsi almeno temporaneamente. – Mercedes ed io saremo davvero felici di aiutarti nell’orientamento in questa scuola!
Mi accompagnano a lezione di francese mentre questa giornata appare un po’ meno tremenda.
Noto che il mio nuovo compagno, Kurt, parla correntemente e mi aiuta volentieri, correggendomi la pronuncia oscena. Un po’ me la cavo in spagnolo, ma non posso vantarmi della padronanza della lingua.
Ogni tanto Kurt bisbiglia informazioni.
-          Vedi quel ragazzo seduto lì, in angolo? Si chiama Finn Hudson. È il quarterback della squadra di football della scuola. La sua ragazza si chiama Rachel Berry,  ma tra loro è un tira e molla assurdo. È peggio di Beautiful.
Ridacchia.
-          Oh! – spalanca gli occhi con fare eccitato. – Devi assolutamente iscriverti al Glee club! Sai cantare vero? Hai la faccia di una che sa cantare. Dimmi che non conosci Gene Kelly e non ti parlerò più. Con questo tuo fare teatrale devi aver visto Mamma mia! almeno trenta volte. Indossi la stessa camicetta di Rizzo in Grease! Devo ammettere che la tua è stata una scelta coraggiosa.. voglio dire, abbinare una simile camicia con quel paio di jeans! Ma tutto sommato non è così male..
Non riesco ad interrompere la sua parlantina se non con una risata, venendo poi ripresa dalla professoressa.
Lancio un’occhiata a Kurt.
-          So cantare. – esordisco, dimostrando sicurezza. – Posso raggiungere le note più alte. Ero la solista del Glee club, nella scuola che frequentavo prima di venire qui. – sospiro. In California, cantare equivaleva ad avere potere. La mia migliore amica era una cheerleader e nulla mi rendeva meno interessante di lei.
-          Ecco! Lo sapevo! Sapevo che sei brava! – sembra rattristato. – Uhm, più competizione allora, suppongo. L’anno scorso non è finita bene: Rachel Berry, la nostra diva, ha spedito in un covo di drogati una ragazza talentuosa che poi è finita per gareggiare con il nemico. Ora ci sono dei problemi in corso; il mio ragazzo, Blaine Anderson.. lo conoscerai presto, sai, è un junior ma è molto intelligente! Be’, ti dicevo, Blaine sta sottraendo un bel po’ di assoli e duetti al nostro macho, Finn Hudson. Ah, e se qualcuno mai ti dovesse dare fastidio.. perché sei nel Glee club, intendo.. tu non li ascoltare; prima o poi ti tireranno una granita addosso, ma ci siamo passati tutti, davvero! – mi rassicura. Alzo gli occhi allarmata.
-          Tirano granite addosso agli studenti?! – sono davvero impressionata. Non ho mai sentito una cavolata più grande di questa.
-          In effetti brucia un po’ all’inizio.. e non è il massimo per la pelle, sai, i coloranti.. ma il ghiaccio è piuttosto tonificante. Sii felice: niente più rughe! – batte le mani estasiato.
Le lezioni seguenti scorrono senza essere davvero degne di considerazioni. Rimango con Kurt e Mercedes finché non arriva l’ora di pranzo. Ci dirigiamo verso la mensa, dove raggiungiamo un tavolo affollato.
-          Bene ragazzi! Vi presento una nuova arrivata, quest’anno: Abigail.
-          Potete chiamarmi Abby. – aggiungo, salutando con la mano e appoggiando il mio vassoio accanto a una ragazza dai lineamenti asiatici e gli abiti scuri. Questi ragazzi mi accolgono a braccia aperte, tempestandomi di domande, ma Kurt li mette a tacere.
-          Datele il tempo di ambientarsi, avanti! Si unirà al Glee club. Era la stella più scintillante, in California. Ha vinto davvero tante cose.
-          Almeno lei ha gustato una vittoria! Dimmi, Amy, qualcuno si è mai sbaciucchiato sul palco durante una vostra esibizione? – una cheerleader dai capelli scuri si china verso di me, dall’altra parte del tavolo, socchiudendo gli occhi ed accennando con la testa al quarterback e alla ragazza al suo fianco.
-          Santana! – la riprende questa. Ha una frangetta che non le copre uno sguardo diretto e determinato. Siede retta sulla sedia e la sua voce è squillante. La ricollego a ciò che Kurt mi ha raccontato, e deduco sia Rachel Berry, fidanzata del quarterback e star del Glee club. – Nessuno ti ha chiesto di essere meschina.
-          Meschino? Ha qualcosa a che fare con il liquore? – domanda una cheerleader bionda, seduta accanto alla precedente, Santana. La bionda studia con attenzione una foglia di insalata prima di ingerirla. – Mi sono sempre chiesta perché dobbiamo mangiare queste strane orecchie della terra.
-          Cristo, Brittany. – Kurt scuote la testa. – Non puoi dire sul serio.
-          E tu non puoi indossare davvero un impermeabile del genere. - lo riprende, sull’attenti, Santana. Poi rivolge uno sguardo dolce e preoccupato alla cheerleader bionda. – Tutto bene BrittBritt, vero?  
-          Ehi. – mi dice la ragazza asiatica vicino a me. – Io sono Tina. Se hai bisogno di aiuto, sai, i primi giorni.. lo studio.. posso darti una mano volentieri. – sorride, socchiudendo gli occhi.
-          Certo.. grazie. – studio bene il suo volto, ma non so dichiarare la sua provenienza. Un ragazzo, asiatico anche lui, al suo fianco si rivolge a lei, sussurrandole all’orecchio; il modo in cui lo fa è intimo e segreto, ne deduco che stanno assieme. Lei sbotta dopo poco:
-          No! No, Mike, non verrò di nuovo alla mostra di arte asiatica! Ci siamo già andati l’anno scorso! Ne ho abbastanza di Asia, di Corea, di Cina, davvero Mike, non è possibile!
Scuoto la testa e cerco di non ridere. Mi pare tutto un grosso gruppo di schizzati. Però l’ora del Glee Club si avvicina ed io non vedo l’ora di dimostrare a questa Rachel Berry che in realtà sono io la nuova diva.
  
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