Let it burn.
Chapter
1
-Vai
a svegliare Zayn, sorellina.- Fulmino mio
fratello Harry cercando di non sputargli tutto il succo d'arancia che
stavo
bevendo addosso
- Scordatelo, io non ci entro in camera sua.- Rispondo riportando
l'attenzione
sulla mia colazione.
- Non era un consiglio Icy, devi andare altrimenti a scuola ci vai a
piedi! Sai
che Zayn non ti porta se non glie lo chiedo io, vero?!?- Dice
mettendosi a
sedere davanti a me
- Divertente, sei sempre così premuroso con me Harry, se
continui così lo dirò
alla mamma; è la seconda volta in una settimana che mi
ricatti con questa scusa
solo perché non hai voglia di muovere quel culo che ti
ritrovi!-
Mio fratello ghigna e comincia a leggere il giornale mentre io salgo di
sopra
contrariata e, senza bussare, entro nella stanza del ragazzo
più odioso
che io abbia mai conosciuto: Zayn Malik.
Come immaginavo la stanza
è un disastro; vestiti per terra, scarpe sparse qua e
là e bottiglie di birra vuote.
Tanto ci pensa mia mamma a pulire dopo, no?
Ebbene sì, mia mamma fa la cameriera in questo posto ed
è per questo, e anche
perché mio padre è l'autista del il signor Malik,
che abitiamo qui.
I Malik, infatti, quando mio padre e mia madre hanno trovato lavoro qui
ci
hanno offerto vitto e alloggio perché sapevano che avevamo
problemi economici e
anche perchè mio padre era un vecchio amico del signor Malik.
Sto attenta a dove metto i piedi, mi avvicino al letto e
trovo il ragazzo, con
solo dei boxer neri addosso, sdraiato supino sul materasso; arrossisco
un po'
ma poi mi ricompongo e evitando di guardargli il fisico mi avvicino al
suo viso
e urlo.
Il ragazzo apre gli occhi e, senza neanche darmi il tempo di alzarmi
dal letto,
mi afferra per un polso e mi blocca sotto di lui.
- Non si dovrebbe mai svegliare qualcuno così, Styles,
potresti finire nei
guai.- Mi soffia nell'orecchio.
Sento il suo corpo caldo premere contro di me; il suo petto contro il
mio, le
sue gambe fra le mie, i suoi occhi castani nei miei...
- Pesi Malik, levati da sopra di me!- Dico cercando con tutte le forze
di
spostarlo.
Dopo vari tentativi si sposta da solo e si mette a sedere sul materasso
permettendo a me di alzarmi.
- Malik, siamo in ritardo
perciò ti conviene muoverti. Avrei voluto lasciarti
qui ma mio fratello ha insistito tanto e non ha voluto sentire
ragioni.- Dico
scendendo dal materasso e aggiustandomi la divisa scolastica.
- Ehi Styles, perché non la smetti di essere
così acida? Dovresti fare una bella scopata ogni tanto, ti
posso
presentare uno dei miei amici se vuoi, a tuo fratello non dispiacerebbe
se scopassi un po' di più, ne sono convinto.- Ghigna
alzandosi e stiracchiandosi.
Arrossisco di botto e poi mi giro verso di lui pronta a mollargli una
sberla.
Mi trattengo dal farlo, è
già successo un'anno fa e sono stata in punizione per mesi.
- Il tuo è un pensiero fisso allora!
Perché invece di rompere le palle a me non vai a trombare
una delle tue amichette?- Dico guardandolo di sbieco.
Lui mi rivolge quel suo sorriso strafottente e poi mi risponde - Tua
madre non ti ha imparato a non dire le parolacce?! Ora dovrai lavarti
la bocca con il sapone.- Dice avvicinandosi a me.
Ho il suo viso a pochi centimetri dal mio, come poco prima.
Riesco a vedere ogni piccola sfumatura dei suoi
occhi, sento il suo respiro sul viso ma non demordo e per allontanarlo
gli pesto un piede.
Ulula dal dolore e poi mi guarda male; scoppio a ridere e, quando fa
per acchiapparmi, scappo urlando dalla sua stanza.
- Muovi quel culo e preparati! Non ho
intenzione di fare tardi per colpa tua!- Dico ancora ridendo quando
sono abbastanza lontana dalla sua camera.
Salve a tutti;
se in questo momento state leggendo vuol dire che siete riusciti ad arrivare fin qui e ciò significa che non faceva tanto schifo!
Comunque grazie di essere arrivato/a fino a qui, spero che vi sia piaciuto questo inizio.
E' la prima volta che scrivo su degli artisti musicali, so che la storia potrebbe essere un cliché, ma farò di tutto per renderla speciale...
Grazie dell'attenzione,
The girl with the fire inside