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Autore: Sophrosouneh    22/11/2012    1 recensioni
[“È un’azalea”
La donna lo aveva fissato interrogativa, storcendo il naso dopo aver realizzato il significato del gesto.
Proprio lei che aveva ucciso il marito fedifrago, adesso piangeva da sola appollaiata sulla propria lapide.] [cit.]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Ss904 (Sophrosouneh su efp)
Titolo: Bifrons
Fandom: Originale/Sovrannaturale
Rating: Giallo
Genere: Angst, Introspettivo
Avvertimenti:Drabble
Introduzione: [“È un’azalea”
La donna lo aveva fissato interrogativa, storcendo il naso dopo aver realizzato il significato del gesto.
Proprio lei che aveva ucciso il marito fedifrago, adesso piangeva da sola appollaiata sulla propria lapide.] [cit.]
Note:  il protagonista della storia è Bifrons, per le cui caratteristiche riposto un estratto:cit.[Bifrons Demonio mostruoso, dà informazioni di astrologia e numerologia, conosce le virtù delle piante e delle pietre preziose. Lo si può scorgere di notte mentre accende i lumi sulle tombe.]
Il significato dell’azalea rossa è quello della vendetta, da leggere in riferimento alla vendetta compiuta dalla donna nei confronti del marito. È correlata, inoltre, ai poteri del demone che “conosce le virtù delle piante”.
Con “coloro per cui erano precluse le porte dei sogni” ovviamente intendo i morti che non hanno trovato la pace, e quindi rappresentati attaccati alla loro tomba, nella vana ricerca dell’amore dei propri cari.
Partecipante al primo turno del contest "Il gioco dell'oca" di adamantina (punteggio 11/12)

 

Bifrons

 
“È un’azalea”
La donna lo aveva fissato interrogativa, storcendo il naso dopo aver realizzato il significato del gesto.
Proprio lei, che aveva ucciso il marito fedifrago, adesso piangeva da sola appollaiata sulla propria lapide.
“Non la voglio.”
“Ti consiglio di accettarla. Una tomba nuda è tremendamente squallida.”
 
Il demone sorrise tra sé: compativa quegli esseri tanto vili.
Eppure si nutriva dei loro ricordi.
Parlava con i morti più di quanto facessero i vivi.
Portava con sé una lanterna, con cui disseminava lucciole incandescenti.
Trapuntava così le tenebre eterne di coloro per cui erano precluse le porte dei sogni.
 
Lo chiamavano Bifrons, ed era il cero sulla lapide della Morte stessa.


 

 

  
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