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Autore: pandamito    23/11/2012    3 recensioni
[Shaggy/Daphne]
Tac-tac-tac.
Il rumore delle scarpe che avanzavano, era sempre più veloce e sempre più vicino.
Tac-tac-tac.
Troppo vicino.
« Che diavolo stai facendo? » la voce squittante di Daphne ora ansimava e gli risuonò nelle orecchie.
Genere: Comico, Demenziale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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« Scooby-Doo! » continuava a chiamare come una cantilena. « Scooby-Doo, dove sei tu? »
Shaggy proseguiva a passi lenti per il corridoio, chiamando il suo amico mentre la voce e tutto il resto del corpo gli tremava. L'ultima volta che aveva visto il suo amico era in cucina, mentre addentava uno dei suoi super panini a venti strati, poi si era voltato un attimo in cerca della salsa piccante e quando era tornato il suo amico non c'era più e, cosa più grave, non aveva manco finito il suo panini! Shaggy era seriamente preoccupato.
Sentì dei passi che si avvicinavano velocemente.
Tac-tac-tac.
Oh no, pensò, quello era il mostro che era venuto a prenderlo. Immediatamente si guardò attorno, cercando un riparo e si nascose dietro un mobiletto con sopra un vaso di fiori, decisamente troppo piccolo per lui, ma tentò ugualmente. Chiuse gli occhi, magari se lui non lo vedeva, manco l'altro vedeva lui, o almeno così gli sarebbe piaciuto.
Tac-tac-tac.
Il rumore delle scarpe che avanzavano, era sempre più veloce e sempre più vicino.
Tac-tac-tac.
Troppo vicino.
« Che diavolo stai facendo? » la voce squittante di Daphne ora ansimava e gli risuonò nelle orecchie.
Balzò in piedi ed abbracciò l'amica, ringraziando tutti i santi del calendario che era lei e non qualche orribile mostro che gli dava la caccia.
« Ok, ok, lasciami andare! » ordinò la rossa, impaziente.
Il più alto allentò la presa, continuando a dirle quanto era felice di vederla, ma la ragazza non gli diede tempo e lo afferrò per una mano, iniziando a correre a più non posso verso non si sa dove. Dietro di loro si sentì un grido agghiacciante che sembrava provenire da qualche belva feroce. Subito Shaggy accellerò, superando Daphne e stavolta era lui che trascinava lei, prendendola addirittura in braccio - tutta adrenalina, si diceva Daphne, Shaggy non era mica così forte, eh! - e correndo a più non posso, svoltando non si sa quante volte e sentendo sempre quel boato che cercava di raggiungerli.
« Dillà! » la ragazza indicò una porta, appena svoltarono uno dei tanti angoli.
Ci si fiondarono dentro e la rossa calò al volo dalle braccia dell'amico, chiudendosi la porta alle spalle con la chiave. 
Ansimarono, cercando di riprendere fiato per un bel po' di minuti, restando in silenzio, in attesa di sentire qualche rumore. Ma, fortunatamente, non si sentiva più nulla.
Shaggy si guardò attorno, notando che l'amica l'aveva portato di nuovo in cucina. « Ottima scelta del posto, mi piace. » si complimentò, quasi ne fosse fiero. « Ed ora che si fa? » chiese subito dopo, fermamente convinto a non tornare dal quel... coso che li inseguiva.
« Ti travesti... » iniziò la signorina in viola.
« Ottimo, così non mi riconoscerà! Bel piano! » esclamò immediatamente lui, sorridendo compiaciuto del fatto che per una volta non dovevano affrontare il mostro, bensì scappare.
« ... e fai da esca. » 
« Ok, forse non è più proprio un bel piano. »
Shaggy ingoiò, mentre riceveva un'occhiataccia dal'altra.
Poi gonfiò il petto e si fece coraggio: « E perché dovrei farla io la donzella in pericolo? Tu di certo sei più adatta! » parlò, puntandole il dito su una spalla, il quale venne immediatamente stretto in una morsa provocata dalle dita di Daphne; il karate le aveva di certo insegnato qualcosa e Shaggy se ne rendeva conto mentre si contorceva a terra dal dolore. La ragazza lasciò la presa e l'altro non fiatò, limitandosi solo a soffiare sull'indice dolente.
« Il problema è in che modo travestirti, siamo in una cucina. » sospirò afflitta.
Il ragazzo si sollevò da terra, sentendosi leggermente meglio, forse perché pronunciare la parola 'cucina' gli faceva venir fame. 
Ridacchiò, quasi stupito. « Ti facevo più intelligente. » ed il commento non piacqua alla ragazza, che già stava per atterrarlo con qualche colpo, mentre lui si affrettava a prendere uno strofinaccio e a mostrarglielo. « Con questo possiamo farci un foulard per capelli! »
La rossa strabuzzò gli occhi, incredula. « Io invece ti facevo molto più stupido. »
Shaggy decise che l'avrebbe preso come un complimento, mentre Daphne avvolgeva attorno alla testa dell'amico lo strofinaccio, legadolo con un piccolo fiocco alla fine.
D'un tratto si sentì un boato provenire da qualcosa - o qualcuno - vicino la ragazza, che subito pensò che il mostro aveva trovato il modo di entrare, ma poi notò che era venuto dalla bocca di Shaggy, che ora ridacchiava, scusandosi.
« Rozzo. » commentò Daphne esasperata, scuotendo la testa, mentre andava verso la finestra, cercando di staccare la tenda.
Shaggy si avvicinò, aiutandola. « E dai, anche tu avrai mai fatto qualche rutto in vita tua, io ho appena mangiato. » Finalmente la tenda si staccò.
La rossa strappò la tenda verde e lilla, accorciandola. « Non sono affari tuoi, Shaggy. »
Lui spalancò la bocca. « Vuol dire che non li fai? Ma è normale! » esclamò, mentre quella gli stava legando il panno attorno alla vita, a mo' di gonna. « Non trovi che questa tenda abbia i tuoi stessi colori? » commentò e, sinceramente, la ragazza non sapeva se prendere quella frase come un complimento o come un'offesa.
Si tolse la giacca, dandola all'altro e sperando che gli entrasse, poi dalla tasca della gonna estrasse i suoi trucchi, che si portava sempre nei casi d'emergenza. Passò l'ombretto viola sulle palpebre del ragazzo, l'eyeliner che allungò ai bordi, il mascara, il blush ed infine anche il rossetto rosa sule labbra.
« Vuoi che ti metta lo smalto? » domandò infine, forse si era troppo calata nella parte dell'estetista.
Shaggy inclinò la testa, ma poi si affrettò a dire « No, grazie! » quando capì che la ragazza non stava scherzando. Il ragazzo prese lo specchietto che l'amica si portava sempre dietro e notò che quella aveva fatto un'ottimo lavoro. « Però, non avrei mai creduto che la tua passione per l'estetica sarebbe mai servita a qualcosa, invece... »
Daphne si disse che era meglio non starlo a sentire ed evitare le sue parole o avrebbe potuto atterrarlo con qualche mossa di karate, così, ignorandolo, si sfilò la sciarpa verde dal collo e la passò attorno quello del ragazzo.
« Ecco, così ti coprirà la barba. » aveva detto, premurosa, e l'amico le sorrise, anche se era difficile vederlo visto che la sciarpa gli copriva quasi tutta la bocca.
Ora ci mancava solo un piano ben dettagliato. Pensa, Daphne, pensa. Cosa farebbe Fred in questo caso? Ma la troppa pressione su di lei fece risalire qualcosa dal suo stomaco, che proseguì fino alla gola, per poi fuoriuscirle dalla bocca. Il ragazzo si voltò di scatto, rimanendo stupefatto da ciò che era appena successo, poi però si avvicinò ed abbracciò la ragazza, scompigliandole i capelli - cosa che urtò non poco la ragazza - ed iniziando a ridacchiare.
« Vedi? Te lo dicevo che tutti ruttano! »










"Quando ha incominciato a piacerti la Shaggy/Daphne?"
Ah, non lo so, non chiedetemelo!
Penso dal film di Scooby-Doo o qualcosa dle genere, sul serio, non lo so.
Sarà che oramai son la regina del crack, però boh.
Son carini assieme, tutto qui, poi io son di parte per la Fred/Daphne.
Mi stupisco anch'io di quanto in certi fandom sia attaccata al canon, quando in altri lo odio.
Alla prossima, tanto oramai certe sezioni me le dedicano.
Baci e panda, Mito.

   
 
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