Quel giorno di marzo, ancora freddo e piovoso, una ragazza decise di stare a casa, uscire con gli amici ormai era diventata una noia mortale, in quel piccolo paese dove vive si facevano sempre le stesse cose. Le mancava qualcosa, qualcosa per completare la sua giornata. Pensava sempre oltre, si faceva domande che nessuno si sarebbe mai fatto, eppure, le mancava qualcosa. Per esempio trovava stupido rifare i letti la mattina, perchè, 16 ore dopo ci sarabbe ritornata. Era sempre stata una ragazza simpatica, solare e divertente, eppure qualcosa nella sua monotona vita doveva cambiare. Premetto che non  è una ragazza "perfetta", chiunque potrebbe dire che la perfezione non esiste, anche se, lei non ha mai creduto a ciò. In ogni frase che diceva c'era sempre un doppiosenso, una parolaccia, e a volte qualche bestemmia. Non era una ragazza perfetta, non aveva mai avuto un sogno, mai avuto un idolo. Piangeva raramente, come se la lacrime non volevano uscire fuori dai suoi occhi. A volte era triste, ma quando usciva di casa la mattina, nulla le importava più, avrebbe coperto la sua tristezza con un sorriso. Non camminava mai a testa bassa, diceva tutto quello che le passava per la testa, non le mancava niente, aveva amici, genitori che le volevano bene, insumma tutto quello che una ragazza della sua età vorrebbe. Eppure, come ho detto prima, ormai niente colmava più la sua giornata. Aveva bisogno come di una spinta, per andare avanti, e non guardare il passato. Aveva un'iPhone in mano quel giorno. Quel semplice cellulare che le era stato regalato a Natale. Ormai ci era affezionata, non usciva mai di casa senza quell'iPhone che, dice ancora di averle cambiato la vita. E fu così. Stanca di ascoltare le stesse canzoni che conosceva a memoria, aprì la schermata di iTunes. "ONE DIRECTION" le apparì davanti. "IL NUOVO SINGOLO, WHAT MAKES YOU BEAUTIFUL" non ci pensò due volte, e in men che non si dica quelle bellissime parole le rimbombavano in testa. Armoniose com'erano non perse un attimo, e quella canzone, finì velocemente nella sua playlist. Ma come ho detto, Natale era già passato e con lui, tutte le feste natalizie più belle. Quella ragazza adorava il Natale, ma più di tutti adorava l'armonia che usciva dalle case della gente. Adorava passare il 24 dicembre con i pop corn in mano, rivedendo quei film, ogni anno, e non stancandosi mai di aveli visti per anni e anni. Ma il Natale aveva portato via con sè una pubblicità, no, non sono matta, una pubblicità. La pubblicità della Premium. Il fatto è che non si era mai chiesta di chi fossero quelle melodiose parole: it's gotta be you, only you.. Si maledice ancora mentalmente per non aver chiesto di chi fosse quella canzone. Non sapeva ancora di chi fossero quelle parole, ed era ignara ancora che la parola: ONE DIRECTION si stampò velocemente nel suo cuore. Ancora, come ho detto, era ignara del fatto che gli One Direction, ormai erano entrati nel suo cuore, aspettavano solo di uscire, e di mostrarsi al mondo. Ancora è pentita, pentita del fatto che non c'era, non c'era mai stata quando erano a Xfactor, nel 2010, quando avevano 17 anni e un sogno in testa. Non c'era nemmeno quando erano a Sanremo, quando ancora, nessuno conosceva la parola "One Direction". A mano a mano cominciava a scaricare foto su foto, canzoni su canzoni, fino ad imparare i testi a memoria. Le foto ormai erano tante, e aspettava ancora quel giorno, in cui si sarebbe stancata di vedere quei 5 visi, eppure, ancora quel giorno non è ancora arrivato. Condivideva questo amore per quei 5 "ragazzi" con persone, ragazze, provenienti da tutto il mondo. Parlava con ragazze australiane, russe, americane, e condivideva, questa passione per la musica. Imparò a vivere con una sola frequenza nella sua testa, e anche, nel suo cuore, la musica. Imparò a guardare in faccia le persone che li insultavano senza motivo, insultando anche lei, perchè, può sembrare una frase scontata ma il loro dolore, il più delle volte era anche il suo. Si emozionava ogni volta che li vedeva in TV, quando vincevano un premio, quando cantavano anche semplici testi di 3 minuti. Loro, sono il suo orgoglio. I poster affissi alle pareti della camera sono tanti, e ancora oggi, i raggi di sole entrano furtivamente dalla finestra, illuminado quei 5 visi, che non smetteranno mai di stancarla. 









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