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Autore: princess_serenity_92    24/11/2012    5 recensioni
"Devi sapere che noi uomini siamo molto abitudinari, è difficile che ci adattiamo ai cambiamenti. Ma tu dove vai vestita così? Sei molto carina" la ragazza a quelle parole arrossì leggermente abbassando un po' lo sguardo, Goten le aveva appena fatto un complimento.
"Devo andare in ufficio, ho delle pratiche da sbrigare e devo controllare gli ordini in arrivo, sai essere il vice presidente non è facile se ci mettiamo anche il fatto che molte volte devo fare il lavoro che non svolge mio fratello" enunciò prendendo un altro biscotto e inzuppandolo nel suo tè.
"Stasera vado al cinema con mia nipote e se riesco a convincerlo viene pure Trunks, vuoi unirti a noi?" chiese il giovane dai capelli d'ebano sfoderando un magnifico sorriso perfetto.
La giovane rifletté un po' anche se sapeva già la risposta, ma non voleva farsi vedere come una ragazza facile.
"Va bene, è da molto tempo che non vedo Pan sarà veramente piacevole passare una serata con lei" rispose dopo aver riflettuto.
"Perfetto l'appuntamento e per le sette e mezza davanti al cinema di Satan City" spiegò il Son.
"Allora siamo d'accordo esco dall'ufficio e vi raggiungo, allora a stasera"...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Trunks, Un po' tutti | Coppie: Bra/Goten
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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1 Piccoli problemi di cuore











Prologo










Era una tiepida giornata di fine Aprile, il sole brillava nel cielo e gli uccelli intonavano canti con le loro soavi voci.
Quella si poteva definire una mattina perfetta, o almeno così credeva la giovane Bra Brief.
Aveva lasciato l'adolescenza alle spalle ed era diventata una donna, una bellissima donna di ventidue anni, ma per il suo papà lei sarebbe rimasta sempre una bambina.
Si era svegliata da poco, e dopo essersi stiracchiata un po' si chiuse nel bagno adiacente alla sua camera.
Il getto d'acqua calda aveva risvegliato i suoi sensi ancora un po' assonati e riscaldato il suo corpo infreddolito.
Aveva poggiato la schiena al muro della cabina e chiuso gli occhi, quelle quiete e quel silenzio l'aiutava a riflettere.
Mille erano i pensieri che le passavano per la mente, ma uno solo era un chiodo fisso: Goten il migliore amico di suo fratello.
Tutto era successo qualche giorno fa, quando era venuto alla capsule per prendere Trunks, i loro sguardi si era incrociati solo per un attimo, eppure era bastato solo un momento per farle battere talmente tanto forte il cuore che sembrava quasi volesse uscirle dal petto.
Chiuse il rubinetto spegnendo così il getto d'acqua, afferrò il suo accappatoio fucsia e una volta indossato uscì dal bagno chiudendosi in camera sua.
Cominciò a pettinare i suoi lunghi capelli turchini cercando di togliere i nodi della notte, passava avanti e indietro il pettine su ogni ciocca cercando di far un buon lavoro.
Una volta asciugata la testa sfilò l'accappatoio asciugandosi la pelle ancora umida con un asciugamano pulito e asciutto.
Quando finì  si cosparse il corpo di una crema nutriente alla cannella, e poi cominciò a vestirsi.
Essendo Aprile la temperature era mite quindi optò per una camicetta bianca con ampai scollatura sul seno abbinata ad una giacca nera, il tutto sopra un bel paio di jeans a sigaretta molto stretti che fasciavano perfettamente le sue forme.
Mise le sue decoltè e poi scese per la colazione, appena varcò la soglia della sala da pranzo il suo sguardo incrociò quello di Goten intento a mangiare con molto gusto un croissant.
Si guardarono per un lungo istante, il silenzio regnava sovrano fino a quando ad interromperlo fu proprio il giovane Son.
"Stavo aspettando tuo fratello, sai oggi devo accompagnarlo in centro per acquisti, così durante l'attesa ho approfittato per mangiare qualcosa" disse facendo un enorme sorriso, il più bello che Bra avesse mai visto.
La ragazza li rispose sorridendo a sua volta e poi si accomodò sulla sedia difronte a lui.
I suoi genitori erano partiti per qualche settimana approfittando del bel tempo per farsi una bella vacanza rilassante lasciando i loro figli a casa soli, oramai erano grandi e se la sarebbero cavata alla grande.
"Spero non sia una cosa importante, sai Trunks si è addormentato nuovamente dopo che è venuto ad aprirti" rispose lei addentando subito dopo un biscotto ai cereali.
"L'avevo immaginato, tipico di Trunks, comunque rispondendo alla tua domanda non è una cosa importantissima, o almeno per me, sai deve comprare un regalo per farsi perdonare da Marron" rispose bagnandosi successivamente le labbra con un succo d'arancia.
" A parer mio perde solo tempo, dovrebbe lasciarla andare e trovarsi una ragazza più adatta a lui" rispose versandosi una bella tazza di tè bollente aromatizzato ai frutti di bosco ed insaporito da un cucchiaio di miele.
"Devi sapere che noi uomini siamo molto abitudinari, è difficile che ci adattiamo ai cambiamenti. Ma tu dove vai vestita così? Sei molto carina" la ragazza a quelle parole arrossì leggermente abbassando un po' lo sguardo, Goten le aveva appena fatto un complimento.
"Devo andare in ufficio, ho delle pratiche da sbrigare e devo controllare gli ordini in arrivo, sai essere il vice presidente non è facile se ci mettiamo anche il fatto che molte volte devo fare il lavoro che non svolge mio fratello" enunciò prendendo un altro biscotto e inzuppandolo nel suo tè.
"Stasera vado al cinema con mia nipote e se riesco a convincerlo viene pure Trunks, vuoi unirti a noi?" chiese il giovane dai capelli d'ebano sfoderando un magnifico sorriso perfetto.
La giovane rifletté un po' anche se sapeva già la risposta, ma non voleva farsi vedere come una ragazza facile.
"Va bene, è da molto tempo che non vedo Pan sarà veramente piacevole passare una serata con lei" rispose dopo aver riflettuto.
"Perfetto l'appuntamento e per le sette e mezza davanti al cinema di Satan City" spiegò il Son.
"Allora siamo d'accordo esco dall'ufficio e vi raggiungo, allora a stasera"si alzò dal tavolo fece un cenno con la mano per salutare il ragazzo e prese la borsa e si avviò all'ingresso per uscire di casa.

Parcheggiò l'auto nel posto a lei riservato, si guardo un'ultima volta nello specchietto che ripose subito dopo nella borsetta e scese dalla macchina.
Aveva appena attraversato la strade ed era entrata nel grande edificio dove tutti la salutavano "buongiorno signorina Brief", lei rispondeva semplicemente con un cenno del capo o con un sorriso.
Entrò dentro l'ascensore, le porte si chiusero quando schiacciò il pulsante con inciso il numero venti, il piano dove si trovava il suo ufficio.
Uscì da quella gabbia metallica e si diresse verso l'ufficio al fondo del corridoio proprio davanti a quello di suo fratello.
Abbassò la maniglia e aprì la porta chiudendosela alle spalle una volta entrata, si diresse alla scrivania e accese il suo portatile, la sua giornata di lavoro era appena cominciata.

La testa le doleva tremendamente, documenti da firmare, ordini da spedire e altri da archiviare, scrivere e-mail per i clienti e contattare i fornitori, era esausta, in momenti come questi capiva Trunks quando scappava dall'ufficio servandosi della finestra per non farsi vedere da nessuno.
Venne ridestata dallo squillare del suo telefonino, lesse il nome sul display, era la solita telefonata giornaliera di sua madre, la prima delle prossime venti, anzi era strano che avesse chiamato così tardi.
Rispose al telefono con il sorriso sulle labbra, voleva tanto bene ai suoi genitori e quando la madre le telefonava il buon umore le tornava sempre.
Era sempre la solita telefonata dove lei si assicurava che fosse tutto a posto e le faceva le solite raccomandazioni da buon genitore.
Chiuse il telefono e ricominciò il lavoro proprio li dove lo aveva lasciato. Il tempo era passato in fretta, il sole era tramontato da una buona mezz'ora finalmente sarebbe uscita da quella gabbia per matti.
Spense il pc e lo ripose nella sua borsetta, che sembrava quasi una valigia da quanta roba conteneva, chiuse l'ufficio e si diresse verso l'ascensore per scendere al pian terreno.
Si osservò nel grande specchio che vi era dentro, si aggiustò i capelli e diede una risistemata al trucco, adesso era pronta, era sicura che non sarebbe passata inosservata, specialmente a lui.
Uscì dall'ascensore non appena le porte si aprirono e con passò fiero si diresse fuori dagli uffici per andare verso l'appuntamento con i suoi amici, per andare da lui.






Devo premettere che questa è la prima volta che scrivo qualcosa su Goten e Bra, è una coppia che amo molto e dopo aver avuto una piccola ispirazione grazie ad una canzone che ho sentito proprio ieri,
ho deciso di fare questo esperimento, una long su loro.
Spero che non vi abbia annoiato, mi farebbe piacere ricevere i vostri pareri e se secondo voi dovrei continuarla.
Grazie anticipatamente e buona serata.

Princess_serenity_92

   
 
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