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Autore: laylahsharriz    25/11/2012    3 recensioni
Emily sapeva che Doyle poteva essere dietro l'angolo, ma lei sapeva anche che senza di lui sarebbe stata una donna vuota.
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emily Prentiss
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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« Lauren and Valhalla. »




Emily era di nuovo su un aereo diretto in un posto a lei sconosciuto per nascondersi dalla sua minaccia più grande, ma che amava più di lei stessa. L'ultima volta che era salita su un aereo era stato un mese fa, era arrivata a New Delhi e aveva affittato una casa carina vicino un grande mercato. Le era dispiaciuto lasciare quella città, così grande e piena di colori, culture e tanti sorrisi di bambini, ma doveva farlo per la sua incolumità.
Molte volte sbagliava il suo nome, lo confondeva con quelli precedenti, e la gente la guardava stranita. Ovviamente lei diceva di avere tanti secondi nomi e non ricordava mai quale fosse il principale. Nonostante questo le persone cercavano di stare lontane da lei, come se avesse una maledizione dentro di lei, tra i suoi capelli corvini o nei suoi occhi profondi e malinconici. Era abituata a fare questa vita, erano ormai sei mesi che andava da una città all'altra, cambiava tutti i suoi documenti e bruciava i precedenti, ma la ferita che aveva nel cuore era profonda quanto il male. Nel vero senso della parola.
Sapeva che JJ e Hotch avevano mentito alla squadra dicendo che lei fosse morta: la sua bionda amica le aveva raccontato del funerale e della sua foto al BAU, e poi le aveva consegnato la busta dei passaporti augurandole buona fortuna. Sapeva che Reid, Morgan, Rossi e Garcia sarebbero stati male se l'avessero vista seduta al tavolo dove la tecnico-informatica presentava il caso alla squadra, mentre le voci di JJ e Hotch risuonavano nella stanza raccontando cosa fosse accaduto. L'aveva immaginato molte e molte volte, ma non aveva mai avuto il coraggio di farlo.
« Ultima chiamata. Ripeto, ultima chiamata per Dublino. » una voce metallizzata la svegliò dal lungo sonno durato forse dodici ore ed Emily, consapevole di quello che stava per fare, si alzò dal posto e andò verso la porta per uscire da quel mezzo di latta.
Scese la scale dell'aereo, aspettò mezz'ora per riprendere la valigia e poi potè finalmente respirare l'aria irlandese, la stessa aria che aveva respirato anni prima insieme al suo Doyle. Aveva pensato a tutto prima di salire su quell'aereo: aveva strappato e bruciato il biglietto per Bruxelles e ne aveva comprato uno per Dublino, solo per rivedere il locale dove tempo addietro si erano conosciuti. Aveva bisogno di rivedere quel posto, di sentire di nuovo il profumo che arieggiava lì, aveva bisogno di rivederlo di nuovo.
Emily sapeva che Doyle poteva essere dietro l'angolo, ma lei sapeva anche che senza di lui sarebbe stata una donna vuota. Camminava per le vie irlandesi con una sola direzione in mente, ripercorrendo quello che aveva fatto tanti anni prima. Ricordava bene lo sguardo affascinante di Doyle che le chiedeva armi di prima qualità e di come sorrideva ogni volta che anch'ella lo faceva. Ricordava di come si era poco a poco innamorata di lui, di quel trafficante di armi irlandese, chiamato da tutti Valhalla, ma solo lei poteva chiamarlo Ian.
Adorava quando la mattina presto arrivava in camera con la colazione pronta, un mazzo di fiori colti dal giardino in mano e un sorriso sulle sue labbra. E quelle stesse labbra baciavano dolcemente le sue ogni mattina, ogni pomeriggio, ogni sera per dimostrarle che anche lui l'amava. Ma poi, quando scoprì che Emily, o meglio, Lauren lavorava per l'Interpol tutto cambiò radicalmente. Divenne più freddo e ostile e lo divenne ancora di più dalla mattina quando i poliziotti li arrestarono nella loro residenza parigina.
Emily scostò i pensieri dalla sua testa ed entrò nel locale tanto desiderato, respirando profondamente e avviandosi verso il loro tavolo, lo stesso in cui si erano conosciuti. Non sentì le parole del cameriere, infatti non gli rispose, lei voleva solo rimanere lì nell'attesa di ritrovarlo di nuovo, sorridente e pieno di amore per lei.



Ok, premetto che questa è la prima One Shot che scrivo su Criminal Minds e la volevo dedicare tutta a Emily perchè adoro la sua storia con Doyle. Spero che vi sia piaciuta, recensite pure sia in posivito sia in negativo, non me ne faccio dei problemi :)
  
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