Libri > Mitologia norrena
Ricorda la storia  |      
Autore: 9Pepe4    25/11/2012    6 recensioni
Narfi e Vali.
Stralci della storia dei figli di Loki e Sigyn in sei drabbles di 100 parole.
Narfi ha un carattere aperto, solare.
Così come Vali, nell’aspetto somiglia a loro padre, ma ha la dolcezza e la forza della loro madre, e un pregio tutto suo che lo sprona a irradiarle ovunque.
[...] La faccenda ha un ché d’ironico, poiché, a quella sua indole calorosa, Narfi oppone una pelle sempre fredda, anche nei giorni più cocenti.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Freddo

***

Narfi ha un carattere aperto, solare.
Così come Vali, nell’aspetto somiglia a loro padre, ma ha la dolcezza e la forza della loro madre, e un pregio tutto suo che lo sprona a irradiarle ovunque.
Narfi è il fuoco, si dice Vali.
E senza dubbio la faccenda ha un ché d’ironico, poiché, a quella sua indole calorosa, Narfi oppone una pelle sempre fredda, anche nei giorni più cocenti.
«Non ti dà fastidio?» chiede Vali una sera, con uno sbadiglio.
Narfi fa spallucce. «No» risponde, infilandosi nel proprio giaciglio, «mi rende più facile sentire quanto sono caldi gli altri».

***

La prima volta che Sigyn li porta ad un banchetto, Narfi rispetta le raccomandazioni materne: rimane quieto, limitandosi a guardare attorno a sé con occhi brillanti.
Vali, al contrario, s’ostina a importunare i nobili Asi con le sue domande moleste.
«Silenzio!» sbotta un guerriero che non ne può più.
Spaventato, Vali si rifugia dalla madre e dal fratello.
«Ma che spettacolo» interviene Loki, indolente, forse beffardo, «i prodi Asi non sanno fronteggiare le curiosità d’un bambino».
Vali, confuso, capisce che suo padre lo sta difendendo; un’ulteriore sicurezza è l’aggrapparsi al braccio di Narfi, fresco e familiare.

***

Vali è stato contagiato dalla febbre.
È orribile: la sua testa pare sul punto di scoppiare, e lui ha caldo, caldo, un caldo devastante.
Sigyn gli è accanto e si occupa di lui, preoccupata ed affettuosa.
Per cercare di dargli sollievo, gli applica delle pezze bagnate sulla fronte, e Vali sente il profumo conosciuto della madre, che lo consola un po’.
Poi Narfi arriva, con aria seria, e accarezza il viso bollente del fratellino con le proprie mani fredde.
Per Vali, che si sentiva sul punto di annegare in un oceano incandescente, quel gesto è come una boccata d’aria.

***

Vali e Narfi stanno tornando da una gara di tiro con l’arco.
Vali è silenzioso. Narfi lo osserva, poi commenta: «E così ha vinto Ullr. Naturalmente».
«Era tutto fiero dell’arco che il suo patrigno Thor gli ha fabbricato» replica Vali, in tono pensoso. «Io non ricordo che nostro padre ci abbia mai fatto dei doni, eppure siamo suoi figli di sangue».
Narfi lo guarda. «Forse colmarci di trastulli non era il suo destino» suppone.
«Cosa ne sai tu, del destino?» chiede Vali, perplesso.
«Semplice» replica Narfi, «so che sono destinato ad avere una fronte fredda per l’eternità!»

***

C’è stata battaglia; Vali e Narfi hanno combattuto a fianco degli Asi, hanno vinto.
Ormai avvezzi all’accozzaglia dei banchetti, fanno scontrare i loro boccali d’idromele.
«La Valhalla ci accoglierà, fratello?» domanda Vali, guardandosi attorno.
«Per lei sarebbe un onore!» ribatte Narfi, con voce tonante.
«Ma scommetto che nemmeno là riuscirai mai ad avere le mani calde» aggiunge Vali, sorseggiando l’idromele.
Narfi sorride fugacemente, gli fa quasi l’occhiolino. «Lo scommetto anch’io».
Vali ricambia veloce il sorriso, prima di tornare ad immergersi nel proprio boccale.
Talvolta, è bello sapere che esistono cose che non cambieranno mai.

***

«No!» ringhia Loki, quando una litania riempie il silenzio della caverna. «No!»
Vali non capisce… Sinché un dolore atroce non lo piega in due, strappandogli un urlo. Tutto il suo corpo sussulta, ricoprendosi di una folta pelliccia.
Senza più nulla di umano, Vali si scaglia su Narfi, gettato inerme alla sua mercé.
Forse lo riconoscerebbe, se solo quel sangue fosse freddo com’è sempre stata la sua pelle… Ma il sangue è caldo, e il lupo non trova freno.
In lui, anzi, arde la rabbia, calda quanto i visceri che incateneranno Loki alla sua punizione.
Sino alla fine del mondo.

***


















Note:
Narfi e Vali. Li amo troppo.
Ho cercato di immaginarmi – a stralci – una vita loro in mezzo agli Asi, una vita che li vedesse alleati degli Asi...
E che credo mi abbia fatto sembrare ancora più ingiusta la loro morte (mitologia vuole che, per punire Loki per l’omicidio di Baldr, gli dèi abbiano preso i suoi figli e abbiano tramutato Vali in lupo, spingendolo ad uccidere Narfi. E le interiora di quest’ultimo verranno usate per legare Loki a tre pietre, mentre sulla testa del dio verrà affisso un serpente, il cui veleno colerà sul suo viso... A dargli un po’ di sollievo sarà sua moglie Sigyn, che raccoglierà il veleno in un bacile... Purtroppo, però, ogni tot di tempo lei deve allontanarsi per vuotare tale bacile, e nel frattempo il veleno bagna il viso di Loki).
In quanto a Ullr, è un figlio che Sif (moglie di Thor) ha avuto da un altro dio, e del quale si conosce soprattutto il talento nel tirare con l’arco.
E niente, spero di non aver scritto idiozie e di non aver rovinato questi splendidi personaggi.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Mitologia norrena / Vai alla pagina dell'autore: 9Pepe4