Ascoltatemi. Ascoltatemi tutti.
Sì, dico a voi. Tutti voi.
Voi, che cercate di cambiarmi.
Io sono così. Non mi rompete le
palle.
Volete cambiarmi, ma non ce la fate.
Io sono così. Cambio di mio.
Non vi voglio tra i piedi. Non siete
altro che rottami vari.
Non vi sopporto più. Nessuno di voi.
Amici che parlano.
Nemici che sparlano.
Troppe parole. Tante parole.
Ma nessuno vi ascolta.
O sì?
Io.
Io sono l’unica rincretinita che
ascolta le vostre lamentele assurde.
Oh sì. Perché sono sia lamentele, sia
assurde.
Oh! Una comincia a dirmi una cosa.
Bene, parla allora.
Non dice niente. Mi fa saltare i
nervi.
Tutti quelli che difendono la gente
senza sapere che fanno l’avvocato del diavolo.
Bah! Illusi.
Non provate a fare niente per
cambiare voi stessi
Ma volete cambiare me, che sono
l’ultima che cambierebbe voi.
No, è buffo, non trovate?
Beh, è così.
Chi vuole cambiare non cambia mai
Chi non vuole cambia
E chi vuole far cambiare
Si trova solo.
È questa la triste verità.
Verità.
Persone false che rompono.
Che rompono senza sapere di rompere.
E cosa rompono poi?
Le palle. Le palle.
Rompono con i loro problemi del
cavolo,
problemi che io forse potrei
risolvere
E poi?
E poi, arrivano loro. I salvatori del
mondo…
I genitori.
Non fare quello
Non dire quello
Non mangiare quell’altro.
Già, loro sono perfetti, vero?
No, non lo sono. Ma chi è perfetto?
Nessuno. Vero?
Stanchezza. Che ti prende. Ti
trascina nel mondo dei sogni
Stanchezza di tutto. Di tutti.
Di gente che giudica e poi si giustifica con cavolate.
Diamine, il coraggio? No.
Sono nervosa. Arrabbiata. Frustrata.
Non ce la faccio più.
Ma non sapete chi sono.
Arrabbiata... nervosa... frustrata...
l' ho già detto vero?
Il mio nome è Taylor. Taylor
McKessie.
Nervosa, arrabbiata, e frustrata.
Come non mi avete mai vista.