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Autore: meandmrjones    25/11/2012    1 recensioni
-Non posso crederci, l'hai rifatto!- sussurrò Allison guardando delusa l'amica -me l'avevi promesso, Megan.-
Megan, che fino a quel momento non aveva capito cosa realmente fosse successo, guardò dritta di fronte a sè.
Un corpo inerme giaceva lì davanti i suoi occhi. Una ragazza mora di circa quindici anni. Lo aveva rifatto, ci era ricaduta. L'avrebbe dovuto capire, lei è solo una pedina di questa maledetta vita. Non può farci nulla, ormai lei è cioè che è.
Rimase in silenzio per poi alzare gli occhi verso l'amica.
-Scusa, non so cosa mi sia preso- farfugliò passandosi una mano tra i capelli -non volevo Allison, perdonami.
Allison la guardò seria per poi addolcire lo sguardo alle parole di Megan.
Per Allison era quasi un miracolo sentir uscire dalla bocca di Megan delle scuse. Megan, la ragazza scontrosa, permalosa, misteriosa e menefreghista o almeno solo all'apparenza, si stava davvero scusando?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(date sfogo alla vostra immaginazione, a breve metterò il nuovo banner)



  


Dopo aver mangiato una fetta della sua pizza si alzò da tavola e si rintanò nella sua stanza.
Megan si sfilò la leggera canottiera che indossava e i jeans e si infilò nel suo letto.
I pochi e deboli raggi lunari lasciavano delle piccole strisce di luce sul piumone.
Si strinse a sé e sospirò.
Aveva sempre quel vuoto che si ostinava a bucarle lo stomaco.
 
 
 

La sveglia ricordò ad Allison che quella mattina sarebbero dovute andare a scuola.
Aveva passato la notte a disegnare, godendosi poi le prime luci di Wolverhamptom.
Era già pronta, si sistemoqualche ciuffo ribelle che usciva fuori dalla sua coda ed uscì dalla stanza.
-Megan, dobbiamo andare- disse aprendo la porta della stanza dell’amica.
Megan non c’era.
Notò subito la finestra aperta e corse al piano di sopra.
Chiuse gli occhi e cercò di capire dove fosse Liam ma non sentiva nessun suo pensiero.
Poi istintivamente aprì la prima porta che le si presentava a destra e lo trovò affacciato alla finestra.
Allison lo raggiunse e seguì lo sguardo di Liam .
Era lì in giardino, seduta per terra con la schiena appoggiata ad un tronco di un albero. Giocava con un piccolo coniglio nero. Tutto sembrava essere girato verso di lei, persino gli alberi. Eppure lei non si accorgeva di nulla, se ne stava lì ad accarezzare dolcemente il morbido pelo di quel coniglio con una sorriso amaro sulle labbra.
Ad Allison le si strinse il cuore. Posò dolcemente una mano sulla spalla di Liam e gli sorrise rassicurante.
-È come la mamma- sussurrò il ragazzo girandosi verso Allison.
La ragazza riportò gli occhi su Megan che intanto si era alzata e stava tornando in casa.
Liam scrollò le spalle e chiuse la finestra.
Allison sospirò e prima di uscire dalla stanza chiese a Liam di accompagnarle a scuola.
 
 



Scese dal davanzale della finestra e chiuse quest’ultima.
Si sfilò i pantaloni della tuta, sporchi di foglie, e indossò dei jeans chiari strappati e una maglietta larga con delle borchie.
Infilò le scarpe e raggiunse Allison in cucina.
Bevve una spremuta d’arancia e aspetto che l’amica e il fratello finissero di fare colazione.
Potrebbe essere un nuovo inizio pensò speranzosa.
 
 
 


-questo è il tuo orario- disse sorridente Liam porgendo un foglio ad Allison -e questo è il tuo- dando il secondo foglio alla sorella.
Megan sbuffò annoiata.
-ci vediamo a pranzo, fanciulle- esclamò Liam allontanandosi.
Allison lo guardò divertita -che hai in prima ora?
Megan diede una letta veloce al foglietto -letteratura.
-io biologia- disse con una smorfia disgustata Allison.
Megan le sorrise –a voi streghe dovrebbe piacere…
Allison si morse il labbro e guardò divertita l'amica - si da matti.
Megan corrucciò il labbro -mi accompagni in classe?
Allison scosse la testa in segno di negazione -fatti accompagnare da Zayn- commntò poi indicando con il volto il ragazzo.
Megan sgranò gli occhi e diede una gomitata sulle costole all’amica.
Allison scoppiò a ridere e poi mimò con un ‘sta venendo qui’.
La mora strinse la mascella nervosa e si girò.
Ciò che vide la spiazzò, la bellezza di quel ragazzo era incredibile.
Megan sentì i suoi organi interni contorcersi e in quell’istante odiò madre natura per essere stata così generosa con quel ragazzo.
-Buongiorno- disse semplicemente Zayn sfoderando uno dei suo migliori sorrisi.
Allison rimase interdetta anche lei per qualche secondo e poi lo salutò.
Megan si limitò a fare un cenno con la testa, fingendosi disinteressata.
Si è svegliato da poco, pensò Megan constatando la sua voce ancora un po’ assonnata e le lievi occhiaie che contornavano gli occhi oro del ragazzo.
Sempre se lui dormiva.
Quella frase balenò nella mente di Megan. In realtà la ragazza si era chiesta tutta la notte se lui era normale. Ma non riusciva a darsi spiegazioni: non sentiva i suoi pensieri e i suoi movimenti erano così tranquilli e mansueti.
-sai dov’è la classe di letteratura?-gli chiese Allison.
Megan la guardò confusa.
Ma Allie non aveva biologia?
-certo- le rispose il ragazzo.
-oh allora non ti dispiacerà accompagnare Megan!- esclamò entusiasta Allison –sai non ha un buon orientamento!
La mora tossì.
Io la uccido.
-ovvio che no- disse Zayn spostando lo sguardo da Allison a Megan.
Megan evitò di incrociare i suoi occhi e guardò Allison -buona biologia, strega!
Allison le fece un’ occhiolino e sgattaiolò via.
-perdonala, è eccitata perché è il suo primo giorno- commentò Megan con nonchalance.
Zayn scosse la testa sorridendo e iniziò a camminare per il lungo corridoio seguito dalla ragazza.
-e tu?- le chiese improvvisamente.
Megan lo guardò confusa -io cosa?
-tu- disse Zayn guardando gli occhi grigi della ragazza – sei felice di essere qui?
Quando incontrò gli occhi del ragazzo, si sentì così piccola e fragile. Non sapeva davvero cosa rispondergli. Il punto era che lei ormai non si sentiva più felice, si era persino dimenticata cosa si provasse ad esserlo.
Ingoiò a vuoto e si fece forza per guardare Zayn.
Quest' ultimo studiò i suoi occhi così vuoti, tristi e senza speranza, e senza che lei aprisse bocca, capì la risposta.
Si sentì nuda. Gli occhi di Zayn la lesserò come un maledetto foglio, lessero tutto di lei.
Non poteva permettersi di mostrarsi così debole.
Abassò lo sguardo e sospirò.
Zayn le sorrise dolcemente e le indicò l’aula di letteratura -è questa.
Lei annuì e prima di oltrepassare la porta, gli sorrise lievemente.
Il ragazzo si passò una mano dietro la nuca e sorrise al pensiero della ragazza.
Raggiunse anche lui la sua aula e si lasciò scivolare sulla sedia all'ultimo banco, convinto di non aver mai visto nulla bello quanto il suo sorriso.

sono davvero una stronza (anzi una bastadda), aspetto i vostri insulti.
scusatemi davvero.
avevo pensato 'ecco ora per farmi perdonare scriverò un bel capitolo!' e invece eccomi qui, dopo cinque mesi con queste insulse frasette scritte una dopo l'altra.
mi odiate, come biasimarvi?
la verità è che avevo perso la voglia di continuare questa storia, poi questa notte l'ho tipo sognata (?) e ora mi sono fatta una bella scaletta con tutti i capitoli!
vi giuro che il prossimo lo posterò subitissimo anche perchè non vedo l'ora che un personaggio (lalalala), che fino ad ora è apparso solo una volta, diventi molto importante in questa storia.
si parlo di Platinette ci avete azzeccato!
quindi bandiamo le ciance,
ho anche la faccia tosta di chiedervi se recensite, 
che bastadda!
bacioni,
-bastaddaandmrjones (meandmrjones) 
  
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