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Autore: sharing    25/11/2012    2 recensioni
Esisteva un confine, un qualcosa che sovrastava questo mondo.
Alcuni lo chiamavano dio, altri demoni, altri nomi gli venivano attribuiti da altre genti.
Tutti ormai credevano che quel qualcosa, quel qualcuno, fosse buono.
Nessuno sacrificava più vite umane, nessun sangue veniva più versato per queste entità,
e ora,
dopo millenni di attese,
quel qualcosa era venuto a prendersi il sangue che gli si doveva.
Genere: Guerra, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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La mattina si stava svolgendo come di consuetudine all'interno dell'abitacolo, mentre il sole tagliava le nuvole e colorava la carlinga con le classiche note arancioni e rosse, sebbene dopo decenni di servizio nel corpo dell'arma militare io abbia assistito a molte albe e a molti tramonti, devo ammettere che non potevo ogni volta sottrarmi dal rimanerne stupefatto.

Il volo procedeva secondo i piani depositati, vento calmo in direzione sud-ovest con raffiche di picco a 5 nodi, 35000 metri di altezza sopra uno sconfinato oceano pacifico e visibilità all'orizzonte che rallegrava e ci faceva pensare quanto fossimo fortunati a poter vedere quello splendore così spesso.

Nessuno, poteva immaginarsi cosa stava accadendo.


"Sono le 7 e 45, giornale orario" suonava una radiolina messa in sottofondo, con un po' di musica d'ambiente, "in america il presidente Obama ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel per discutere sulle nuove riforme che l'europa intende proporre agli stati membri, in arabia saudita è stato appena catturato uno dei pezzi gossi di al queida, come ci riferisce il nostro inviato..."

L'hostess mi posa davanti del caffè e una brioches, mentre sono intento a compilare delle carte di autorizzazione per la sostituzione dei vecchi carri armati con dei nuovi modelli a ricerca termica e semi-automatizzati, quasi non me ne accorgo.

"Signor generale, il caffè si raffredda.." mi rimprovera scherzosamente, appoggiandomi una mano sulla spalla e sottraendomi ai miei calcoli tattici ed economici.

"La ringrazio moltissimo Bella, sempre cortese lei, vero?" la guardo sorridendo anch'io, mentre con la mano poso la penna e afferro la tazzina, bollente, sorseggiando tranquillamente.

"Zucchero?" mi porge una bustina di zucchero di canna, alta qualità, che respingo con un gesto di mano, "lo sa che i veri uomini il caffè lo bevono come è fatto" ridacchio, facendomi seguire nella risata da lei.
"Speravo maturando lo apprezzasse, signore, infondo ha solo 22 anni, dovrebbe amare lo zucchero.." sottolinea lei, mentre scuoto la testa e ridacchio di nuovo, "Non si diventa generali a 22 anni se non si hanno sotto due..." esito, fermando la testa, "arnesi più che enormi".
Mi ricambia anche lei un sorriso, raddrizzandosi e andando a servire gli altri clienti, col suo solito scherzoso fare.

Finisco lentamente il caffè e con un paio di morsi la brioches, "devo distrarmi un po' dal lavoro o fondo.." penso tra me e me, posando la giacca e avviandomi verso la cabina di pilotaggio, schivando hostess e colleghi intenti a lavorare e facendomi largo fino alla cabina comando, inaccessibile ai più ma non fuori dal potere del mio grado, cosicchè la mia semplice faccia al monitor di sorveglianza induce l'operatore radio ad aprirmi senza neppure svolgere la procedura di autenticazione.

"Buongiorno ragazzi, come andiamo?" chiedo sorridendo mentre mi chino ed entro nella cabina, i due piloti si alzano agevolmente dalle sedie e si mettono sull'attenti, "bene signore!" rispondono sincronizzati, mentre richiudo la porta della cabina.
"Comodi, comodi.." mi siedo sulla sedia del comandante, anch'essi si riposizionano sulle rispettive sedie, mentre il copilota mi fornisce tutti i dettagli del corrente stato del volo.
"Bene bene", sospiro io, "e chi si occupa di C?" mi porgo in avanti, verso di loro, appoggiando i gomiti alle gambe e assumendo un'aria seria.
"C, signore..? non ci era stato riferito di nessuna C.. signore... non ci devono aver comunicato..." dice il pilota, controllando sul registro missione alla ricerca delle informazioni.
"Non serve che vi comunichino nulla, vedere il Culo dell'hostess vi dovrebbe bastare a capire la missione..", mentre pronuncio la frase non riesco a trattenermi e torno lentamente a ridere, "..o sete ricchioni ragazzi?", dicendo questo anche loro si rilassano e si rimettono a ridere negando con la testa, mentre mi rilasso sul sedile per qualche minuto, osservando l'immenso panorama di fronte a me, e perdendomici per più di una mezz'oretta ove, cullato dalle carezze del vento sul veivolo e provato da parecchie notti di lavoro, prendo sonno.

-==Angolo Autore==-

 

Ehm... boh, che dire, dopo aver visto oggi sia la demo di metro the last light che il film Final Destination 5, mi è venuta questa ispirazione...
Cosa ne pensate? sia se vi piace che nel caso in cui faccia (probabilmente) pena, vi invito a lasciare una recensione, fatemi sapere su cosa posso migliorare...
Alla prossima!
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